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Galli (Lega): “Cinquanta coadiutori amministrativi della sanità che erano in graduatoria saranno assunti nelle prossime settimane. La nostra mozione ha avuto un effetto positivo”

“Cinquanta coadiutori amministrativi del sistema sanitario regionale della graduatoria stilata da Estar saranno assunti nelle prossime settimane. La nostra mozione sulla proroga delle stesse, presentata in Consiglio e trasferita alla Terza Commissione ha portato ad un primo positivo risultato”. Così i Consiglieri regionali Andrea Ulmi, di Merito e Lealtà, e Giovanni Galli, della Lega, commentano con soddisfazione quanto comunicato oggi nel corso della Commissione dall’Assessorato alla Sanità. “Già nei mesi scorsi – ricordano Ulmi e Galli- in occasione dell’approvazione della proposta di Legge per la proroga delle graduatorie degli operatori socio-sanitari, avevamo chiesto che la stessa fosse estesa a tutte le altre categorie del settore sanitario che si trovavano nella medesima condizione. A livello normativo dall’ufficio legislativo è emerso come la norma fatta per gli Oss non possa essere estesa in analogia alle altre categorie del settore sanitaria le cui graduatorie erano in scadenza. In particolare nelle ultime settimane si era palesata la problematica dei coadiutori amministrativi, la cui graduatoria sarebbe scaduta il prossimo 8 giugno, e per questo ci eravamo spesi con una mozione in consiglio regionale, che, dopo un approfondimento in aula era stata portata in Commissione. Oggi la notizia da parte dell’Assessorato che delle 107 persone su 373 idonee rimaste in graduatoria, cinquanta saranno assunte nelle prossime settimane da destinare alle Cot, le Centrali Operative Territoriali”. La soddisfazione di Ulmi e Galli è quella di essere riusciti a dare una prima risposta a cittadini che, dopo aver studiato, essersi impegnati ed essere risultati idonei, temevano di veder vanificato il loro lavoro. “Il nostro intervento – concludono i due Consiglieri- è stato sicuramente decisivo per riproporre il problema e giungere ad una prima soluzione. Ribadiamo comunque la nostra posizione, cioè che ci sia una programmazione. Da parte dell’assessorato e delle Asl, affinché non siamo costretti ad intervenire con urgenza sulle varie situazioni specifiche”.