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Silvia Noferi (Europa Verde): “Approvata la mozione su Gaza: la situazione umanitaria a Gaza ci chiede di assumere una posizione chiara e decisa, perché non possiamo restare indifferenti di fronte a tanta sofferenza.”

Oggi in Consiglio regionale è stata approvata una mozione che ho sottoscritto insieme ai colleghi della maggioranza, una mozione che vuole essere un gesto di solidarietà ma anche richiedere un impegno concreto per condannare e contrastare l’orrore che si sta vivendo a Gaza.

L’obiettivo è sensibilizzare il Governo italiano e le istituzioni internazionali sulla drammatica situazione palestinese, chiedendo il riconoscimento della Palestina come Stato democratico e sovrano nel principio di “Due popoli, due Stati”; è un appello a non dimenticare che dietro ogni notizia ci sono persone, famiglie, sogni spezzati, bambini che muoiono sotto le bombe, per la fame e la mancanza di cure mediche.

Vogliamo sostenere l’impegno preso nel 2014 dal Parlamento Europeo, che ha riconosciuto lo Stato della Palestina, e spingere tutte le iniziative internazionali e multilaterali per fermare immediatamente questa guerra insensata: è fondamentale chiedere il cessate il fuoco, la liberazione degli ostaggi ancora nelle mani di Hamas e la protezione della popolazione civile di Gaza che sta pagando un prezzo altissimo.

Oltre alle prese di posizione verbali è giunta l’ora di atti concreti da parte del Governo Italiano, per questo abbiamo chiesto di sospendere subito la vendita di armi a Israele e di sostenere in sede europea sanzioni contro il governo israeliano, condannato anche dalla Corte Internazionale dell’Aia per le violazioni del diritto internazionale e umanitario.

Quello che sta accadendo a Gaza è un crimine di guerra. Si usano scuse come “Terroristi nascosti nelle scuole” per bombardare civili innocenti, si utilizza la fame come arma di guerra contro un popolo inerme, si distruggono scuole, ospedali, strutture vitali, uccidendo senza distinzione civili, operatori sanitari, giornalisti e le loro famiglie.

Tutto questo sta avvenendo nel silenzio, spesso complice, del mondo occidentale; è ora che le istituzioni si facciano portavoce di un messaggio forte di pace e giustizia; dobbiamo sostenere ogni iniziativa che possa fermare questa violenza insensata e lavorare per una soluzione duratura, rispettosa dei diritti di tutti.

L’Europa deve fare la sua parte, prendere quell’iniziativa che gli Stati Uniti ancora non hanno deciso di intraprendere.

È il momento di agire con cuore, con coraggio, perché dietro ogni sofferenza ci sono vite umane che meritano rispetto, dignità e speranza.