Lega Toscana - Salvini Premier - 15 aprile 2025
Meini (Lega)Canoni livellari: da Pd e M5S nessuna soluzione, ma solo propaganda elettorale
La vicenda dei canoni livellari, una gabella medievale che è piombata nelle case di circa 300 famiglie cascinesi, è approdata in Consiglio regionale con la mozione a firma della capogruppo della Lega Elena Meini e la proposta di legge al Parlamento presentata dal Movimento 5 Stelle. Se per quest’ultima l’iter prevede la discussione in commissione e poi in aula, la mozione ha avuto un percorso inverso: discussa in aula e rinviata più volte, è stata nuovamente trattata in Commissione Attività produttive nella seduta odierna e bocciata a causa del voto negativo del Pd e del M5S.
“Una decisione inspiegabile, che risponde a soli interessi politici del centrosinistra e non a quelli delle famiglie, chiamate a pagare cifre non irrilevanti. Da un lato bocciano il mio atto che chiedeva alla Giunta di perorare il ritiro della delibera della Asl Nord Ovest all’origine di questa assurda vicenda; dall’altro hanno approvato una proposta di legge al Parlamento farlocca, perché dispone l’equiparazione tra canoni livellari ed enfiteusi. Peccato che sia già così, e a dirlo non sono io, ma le norme vigenti e sentenze della Cassazione e del Consiglio di Stato”, attacca Meini.
“Di fronte a un testo che niente cambiava avevo proposto un emendamento sulla base della ‘legge Veneto’ che di fatto estingueva i canoni livellari. Proposta che non è stata neanche presa in considerazione”, puntualizza la capogruppo della Lega in Consiglio regionale.
“Non contenti per l’approvazione di un atto di fatto inutile, Pd e M5S hanno pensato bene di respingere anche la mia mozione, che chiedeva il ritiro della delibera, e quindi sulla richiesta dei pagamenti, poggiando su alcune anomalie", prosegue la consigliera.
"Innanzitutto non c’è l’atto di trasferimento dei canoni dal Comune alla Asl, quindi a pretendere il canone, al massimo, dovrebbe essere l’amministrazione comunale e non l’Azienda sanitaria. Inoltre non è stato preso in considerazione il fatto che negli anni c’è chi ha affrancato il livello, senza opportune verifiche. E l’onere di dimostrare l’affrancamento è in capo a chi ha ricevuto la richiesta di pagamento: famiglie che stanno perdendo tempo e soldi in ricerche presso la Conservatoria per dimostrare che la Asl non ha niente da pretendere. Elementi incontestabili per un atto di buon senso, che il Pd e il M5S hanno pensato bene di bocciare. Evidentemente le logiche elettorali pesano più degli interessi delle famiglie”, conclude Meini.
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