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Commissione politiche europee e relazioni internazionali

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COMUNICATO STAMPA  n. 0355

 
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Next generation Eu: in commissione Europa sentiti Eugenio Giani e Antonio Tajani

Questa mattina in vista della redazione del Recovery Plan. Il presidente della Regione: "Il 30 aprile sarà presentata la cornice generale, le Regioni entreranno in gioco successivamente". L'europarlamentare e coordinatore nazionale di Forza Italia: "Disegnare un'Italia diversa. Chiediamo flessibilità, il quadro dei danni della pandemia non è ancora definitivo"

 

di Sandro Bartoli, 29 marzo 2021

 

Doppia audizione in commissione Europa, presieduta da Francesco Gazzetti (Pd), che ha sentito questa mattina, lunedì 29 marzo, l'onorevole Antonio Tajani, vicepresidente e coordinatore nazionale di Forza Italia, già presidente del Parlamento europeo e ancora oggi europarlamentare, e il presidente della Toscana, Eugenio Giani, per un aggiornamento sulla stesura del Piano nazionale di ripresa e resilienza che dovrà intercettare i fondi destinati all'Italia dall'Europa nel programma Next Generation Eu. L'incontro con Tajani giunge "a completamento delle riflessioni aperte con gli eletti dalla Toscana in Europa nella fase della redazione del Recovery Plan", come ha spiegato il presidente Gazzetti. In precedenti sedute, erano stati sentiti Susanna Ceccardi (Lega), Simona Bonafè (Pd), Nicola Danti (Italia viva), Daniela Rondinelli e Fabio Massimo Castaldo (Movimento 5 stelle). "Il Recovery Fund è una straordinaria opportunità, messa in campo da un'Europa che è, adesso, solidale. Bisogna innanzitutto tenere conto il motivo per cui questi soldi ci vengono dati: disegnare un'Italia diversa da quella attuale", dice Tajani. "Tutti i responsabili, anche a livello territoriale devono pensare di dare un contributo per una visione complessiva dell'Italia di domani, che sia in grado di utilizzare le opportunità europee, dopo il coronavirus, per cambiare rispetto al presente e al passato". Il piano nazionale "dovrà essere integrato nel più ampio sistema europeo, dal quale non possiamo uscire. Con 4milioni di piccole e medie imprese, dobbiamo essere in grado di presentare progetti che ci permettano di valorizzare al massimo il nostro tessuto imprenditoriale e rendere più competitivi i territori". Sistema digitale, turismo, pensando alla Toscana e facendo "uno sforzo per evitare l'abbandono delle aree interne" e attenzione allo sviluppo delle infrastrutture, pensando ai trasporti con un collegamento forte anche in direzione Tirreno-Adriatico: questo permetterebbe ai sistemi imprenditoriali dell'Italia centrale di rafforzarsi. Il turismo, in questa parte dell'Italia è sfruttato a non più del 40 per cento". Quanto agli aeroporti, "occorre ampliare la capacità di accoglienza, non credo che Pisa e Firenze siano alternativi". Poi l'ambiente: "Attenzione a scrivere un piano che ignori le esigenze del mondo agricolo – dice ancora Tajani –, così importante in Toscana. Sono favorevole a un cambiamento che ci porti a una riduzione delle emissioni di Co2 e al risparmio energetico: bisognerà ottenere il massimo dalla transizione energetica, non avere una visione ideologica ma puntare sulla qualità per una crescita della competitività dei nostri prodotti".

Tajani ribadisce la proposta che ha avanzato in questi giorni "un Recovery Plan flessibile: dato l'evolversi della situazione. Non sappiamo ancora quali saranno i danni effettivi della pandemia, dobbiamo pensare a piani che possano essere adattati ai cambiamenti della situazione tuttora in atto. Così come c'è flessibilità per gli aiuti di Stato, per il patto di stabilità e crescita, penso debba esserci flessibilità nella modulazione delle proposte anche oltre il 30 aprile". Sulla sentenza della Corte costituzionale tedesca, "ho qualche preoccupazione, ma non dobbiamo fermarci. Non penso possibile un blocco del progetto Recovery".

Il consigliere Marco Stella (Forza Italia) che aveva promosso l'audizione dell'onorevole Tajani, evidenzia il nesso "tra la rigidità della nostra burocrazia e la questione del personale della pubblica amministrazione, come già emerso e rilanciato dall'Assemblea dei sindaci di Anci Toscana. Con le norme di oggi, avremmo difficoltà a fare i concorsi e a spendere i soldi del Recovery, quando in Toscana dovrebbero arrivare tra i 12 e i 15miliardi di euro". Su questo punto, osserva Tajani, "credo che ci debba essere un superamento del Codice degli appalti. La riforma della burocrazia e la dotazione di personale qualificato è un tema fondamentale. Il nostro Codice degli appalti è obsoleto, credo che per l'applicazione del Recovery Plan si debba pensare a un controllo centrale, con la possibilità di intervenire per superare blocchi a livello locale".

Il vicepresidente della commissione, Giovanni Galli (Lega) chiede se "sarà possibile una gestione del 10 per cento delle risorse Nex generation Eu, come richiesto dai Comuni" e se la data del 30 aprile sia "una scadenza invalicabile per la presentazione del Recovery Plan o si possa pensare anche a interventi successivi". Secondo Tajani, "la scadenza è inderogabile, il piano va presentato entro quella data, ma noi chiediamo proprio che si preveda la possibilità di aggiustamenti in corso d'opera. Abbiamo presentato questa mia proposta al Governo italiano, che valuterà se farla propria".

Dalla vicepresidente Anna Paris (Pd), "l'apprezzamento per le parole riguardo al centro Italia: se ne parla poco nel Recovery Plan, così come si dovrebbe parlare anche del Sud della Toscana, con le sue strade, il pessimo collegamento con Firenze, la necessità di un collegamento Est-Ovest nel centro Italia. In Toscana ci sono zone che sono simili alla Sicilia". E infine,la consigliera chiede "anche a Tajani attenzione alla questione delle donne: è necessaria, il problema c'è".

Da Massimiliano Pescini (Pd) una valutazione "riguardo all'effettiva necessità di semplificazione, che è un po' il filo conduttore che lega le tante audizioni di questa commissione" e un approfondimento "riguardo alla specificità toscana riguardo al settore agricolo. "Un esempio su tutti – risponde Tajani –: digitalizzazione, per accrescere la qualità, e green". Il consigliere Andrea Vannucci (Pd) si sofferma sulla sentenza della Corte costituzionale tedesca, "che crea qualche preoccupazione, sebbene già in altra occasione, sul 'bazooka' di Draghi, non ha sortito effetti pratici". La Corte tedesca "è sempre stata molto conservatrice – risponde Tajani –, quasi sovranista. Tutela molto il diritto della Germania, anche contro il governo Merkel. Credo che alla fine dovranno cedere, ma deve esserci una spinta politica per accelerare". Il consigliere Gabriele Veneri (FdI) sollecita l'esigenza di "metodi più efficaci per aprire un canale più spedito tra Bruxelles e i territori".

L'audizione del presidente Eugenio Giani arriva ad aggiornamento di quanto già discusso in commissione all'inizio di febbraio. "L'approccio del nuovo Governo Draghi sulla gestione del Recovery plan non è cambiato molto rispetto a quello del Governo Conte: gestione molto centralizzata, con la presidenza del Consiglio dei ministri e i suoi collaboratori che elabora la cornice generale da presentare all'Europa", dice Giani. "Come Regioni, non l'abbiamo ancora avuto un incontro ufficiale col Governo e una procedura di progetti regionali da inserire nel Recovery plan non c'è. Mi devo attenere a quanto detto con Amendola, ministro del governo Conte e oggi sottosegretario all'Europa nel governo Draghi: entro il 30 aprile il governo proporrà all'Europa la schema generale. Con il governo Conte erano 157 pagine, oggi sono una cinquantina, ne abbiamo letto copia. Vi è però un documento in lingua inglese che è più del doppio e che sarà molto probabilmente quello che verrà presentato il 30 aprile. Non ci sono previsioni dirette per la Toscana, come per nessuna Regione – spiega Giani –, a parte quelle del Sud, che hanno un canale molto privilegiato e avranno più risorse, secondo un criterio sganciato dalla proporzionalità". Solo successivamente, prosegue Giani, "avremo possibilità di azione per progetti di interesse regionale, comunale, o comunque territoriale", seguendo "le sei 'mission': innovazione tecnologica e valorizzazione del patrimonio culturale; ambiente, la più corposa; infrastrutture e trasporti, che non consente interventi stradali, ma solo ferroviari, ciclabili e comunque ancorati a una concezione molto stretta di sviluppo sostenibile; istruzione e lavoro; equità sociale; salute e sanità". In generale è "fondamentale una legge nazionale di accelerazione delle procedure", aggiunge Giani.

La Toscana dovrà "essere pronta con i progetti per partecipare ai quaranta-cinquanta bandi che si attiveranno dopo la presentazione del Recovery plan. È importantissimo il rapporto con i singoli ministri. Con Cingolani ho avuto un cordiale colloquio di oltre un'ora e mezza: per la transizione ambientale, la chiave è l'abbattimento della Co2: economia circolare, tranvie, collegamento Firenze-Prato con metrotram, tratte ferroviarie Lucca-Viareggio, mentre per il finanziamento della Granaiolo-Siena attiveremo il fondo strutturale Fesr". Ci sarà "molto spazio per l'edilizia sanitaria, penso all'ospedale di Livorno, alla ristrutturazione delle Scotte a Siena, all’ampliamento di Cisanello a Pisa". Il presidente punta "con molta forza ad arrivare ai 50-60milioni necessari per garantire l'asilo nido gratis a tutte le famiglie con reddito inferiore ai 40mila euro, con l'inserimento di un progetto nella quinta mission". E per la cultura, "sarà molto importante far accogliere il progetto degli Uffizi diffusi in Toscana".

Sarà fondamentale, insiste, "che ognuno di noi pressi sui singoli ministri. Vedo con piacere che il ministro delle Regioni, Gelmini, ci è molto vicina". C'è una forte interlocuzione anche "con il ministro Giovannini, con il quale ho insistito molto". E a margine delle discussioni sul Recovery, "siamo giunti a quello che credo sarà un salto di qualità per la Tirrenica, con la richiesta di sviluppo semplificativo del passaggio di concessione tra società autostrade e Anas per la Tirrenica, tanto che mi fa essere fiducioso che possa essere sbloccato questa aspetto della Tirrenica e nominato il commissario". Infine, sulla questione che riguarda "la trasformazione della raffineria di Livorno in bioraffineria, ho avuto un apprezzabile incontro con il ministro Giorgetti. Molto dipenderà dal rapporto che il Governo vorrà avere con i grossi soggetti privati, a cominciare da Eni".

Nella prossima seduta, la commissione Europa avrà all'ordine del giorno l'approvazione di un proposta di risoluzione, frutto degli elementi emersi nelle audizioni con Anci e Upi, che sarà dedicata alla tema della Pubblica amministrazione nella sfida del Next Generation Eu.

Responsabilità di contenuti, immagini e aggiornamenti a cura dell'Ufficio Stampa del Consiglio regionale della Toscana