COMUNICATO STAMPA n. 0047
Asl 1: Scarafuggi in commissione d’inchiesta
L’ex direttore generale dell’Azienda sanitaria di Massa a colloquio con i commissari. Il presidente Ferri: “Attendiamo documentazione richiesta alla Giunta. Presto altre audizioni importanti”
25 gennaio 2011
Firenze – Le questioni di bilancio e contabili; l’organizzazione (complessa) di cinque presidi ospedalieri in un territorio fortemente differenziato come quello di Massa Carrara; i problemi di cassa già presenti prima “dell’immissione di liquidità” fatta dalla Regione nel 2006 nei confronti di tutte le Aziende sanitarie toscane. Sono molte le questioni di cui si è discusso oggi nella commissione d’inchiesta sulla Asl 1, nell’audizione di Alessandro Scarafuggi, direttore generale dell’azienda sanitaria di Massa dal 2002 fino ai primi del 2007 (oggi direttore generale dell’Asl di Pistoia). Un’altra tappa verso la ricostruzione e l’approfondimento di vari passaggi, come ribadito dal presidente, Jacopo Ferri (Pdl) che intanto annuncia: “Attendiamo la documentazione richiesta all’assessore Scaramuccia e anche il bilancio dell’Asl; ma il lavoro va avanti e sono imminenti importanti audizioni”.
Nell’incontro con l’ex direttore generale sono menzionate le cifre del bilancio dell’Asl per la quale il commissario De Lauretis ha parlato, in una seduta precedente, di un debito di oltre 224 milioni al 2009. Scarafuggi ha riferito ovviamente sugli anni della sua gestione, descrivendo l’andamento del debito e rispondendo su alcuni dei temi al centro dell’attenzione dei commissari (come quello della cosiddetta “gestione stralcio”: la fusione delle due Usl di Massa e Carrara, dal 1995 in poi, è in effetti uno degli ambiti sui quali l’organismo guidato da Ferri si riserva di fare approfondimenti).
In primo piano anche le anticipazioni di cassa per le quali l’azienda era in sofferenza per pagare fornitori e personale (specie con l’applicazione dei nuovi principi contabili, nel 2005). Un’azienda che, ha ricordato Scarafuggi, all’epoca faceva fronte anche alla onerosa gestione della Monasterio (divenuta autonoma solo nel 2007).
Molte le domande rivolte dai commissari sulla gestione del personale (medico e amministrativo), sul ruolo avuto dai sindaci revisori e sui sistemi amministrativi e di controllo interni dell’Azienda; sui rapporti della Asl e della Regione con soggetti esterni per la certificazione e la consulenza di bilancio. (Cam)
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