Per migliorare l’esperienza di navigazione delle pagine e la fruizione dei servizi online, questo sito utilizza cookie tecnici e analitici.
Questo sito permette inoltre l’utilizzo di cookie di terze parti per funzionalità quali la condivisione e la visualizzazione sui social media.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando su collegamenti nella pagina acconsenti all’uso di questi cookie.
Per informazioni sui cookie e su come eventualmente disabilitarli, leggi la Cookie policy dei siti del Consiglio regionale della Toscana.
11 settembre

Gennaioli Paolo

11 settembre
2007


Tipologia: quadro
Materia e tecnica: olio su faesite
Anno di acquisizione: 2011

La sua esperienza artistica si alimenta di rigore formale e ricerca innovativa, ma anche della bellezza e della solitudine che respira quotidianamente nei paesaggi di Bulciano, nella casa che un tempo fu di Papini. Un artista cresciuto sulle orme di Rosai e Soffici, ma che soprattutto traduce, tutto il suo e il nostro reale, in linguaggio universale. Della tragedia che ha scosso il mondo l’11 settembre 2001, a lui è rimasto nella mente, tra morte e orrore, un gelato rosa che, un momento dopo la distruzione delle due torri, campeggiava da protagonista sul teleschermo. Così conviviamo ora dopo ora, giorno dopo giorno, con contraddizioni scaturite da una società che va veloce e non si arresta neppure di fronte all’evento eccezionale e drammatico, ma continua, altresì, nel rispetto delle proprie, in questo caso crude, leggi di mercato.Vedendo la pittura di Paolo vengono alla mente le frasi di un libro molto bello dove sono raccolti alcuni saggi di Cristina Campo, la scrittrice “trappista della perfezione”. “Misterioso è il narratore di fiabe, come misterioso è il pittore, narratore di fiabe anch’esso. È un’esperienza preziosa caduta in sorte a un essere singolare, che può riflettere, come una coppa fatata, il sogno di una moltitudine…”. La sua pittura è come un campo magnetico dove convergono da ogni lato, a comporsi in figure, segreti inesprimibili della sua e dell’altrui esistenza. Gennaioli vive nella possibilità di potere e sapere raccontarci i suoi / nostri percorsi attraverso le varietà e le variazioni di eventi, sensazioni, emozioni.