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Archeologia ferita

Scatragli Enzo

Archeologia ferita
2002


Tipologia: scultura
Materia e tecnica: bronzo smaltato
Anno di acquisizione: 2011

Bella testa muliebre, con ricordi che partono da Piero della Francesca fino a raggiungere Francesco Laurana, solcata nel lato sinistro, dall’attaccatura dei capelli a fin sotto la guancia, da un rivolo di sangue rosso. Il senso della bellezza, più volte riproposto da Scatragli nelle Teste femminili, esprime il suo incessante moto contraddittorio tra il voler e il saper raffigurare il bello e sentirne tutta l’effimerità, partorita dall’insoddisfazione spirituale. Un’Archeologia ferita e mutilata nella parte superiore della calotta cranica, svuotata della propria capacità di vita e di raziocinio, fissata in ‘topos’ dell’autore: “…la natura è bella e a volte malvagia, proprio nel suo essere bella”.L’opera è stata esposta alla mostra “Enzo Scatragli”, ex Chiesa di San Filippo, Castiglion Fiorentino, 26 novembre 2000 – 14 gennaio 2001 e alla personale “Dalla placenta al sudario”, Consiglio Regionale della Toscana, 25 settembre - 12 ottobre 2002.

Giovanna M. Carli, da Opere d'arte della collezione regionale. Catalogo delle donazioni e delle opere in comodato, Vol. I, 2005