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COMUNICATO STAMPA  n. 0118

 
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Geotermia: ecco la nuova legge per coniugare sviluppo sostenibile e sociale

Il presidente della commissione Ambiente e consigliere Pd Stefano Baccelli: “Testo è vero salto di qualità”. Il vicepresidente e consigliere del M5S Giacomo Giannarelli: “La proposta della maggioranza segue logiche del passato”

 

di Ufficio Stampa, 29 gennaio 2019

 

AULA–“Con questa proposta, credo che la Toscana faccia davvero un salto di qualità. Siamo riusciti a coniugare valori fondamentali quali l’utilizzo della risorsa, la mitigazione ambientale, lo sviluppo sostenibile e sociale”. Così il presidente della commissione Ambiente in Consiglio regionale, Stefano Baccelli (Pd), nel corso dell’illustrazione sulla nuova legge per la geotermia in Toscana.
 
Nelle premesse e prima di ricordare le varie fasi della proposta prima dell’arrivo in aula – le consultazioni e il gruppo di lavoro interno alla commissione guidato dallo stesso Baccelli che alla fine hanno portato alla redazione di un testo coordinato (in origine anche il Partito democratico aveva presentato una sua proposta di intervento legislativo) – il presidente ha voluto precisare alcuni punti. “Le molte e anche legittime aspettative verso queste nuove disposizioni normative, non devono distogliere dal fatto che esistono paletti precisi”. “La Regione - ha spiegato - non ha competenza legislativa sull’attività mineraria e sull’ambiente ci muoviamo su un terreno in cui la nostra attività di disciplina non è libera”. “Il nostro orizzonte è limitato ma ciò non vuol dire che non abbiamo saputo costruire una disciplina innovativa” ha detto ancora il presidente citando alcuni “elementi di rilievo”. Tra questi quello dedicato all’indotto economico e a quei “meccanismi virtuosi” per la stabilizzazione dell’assegnazione dei canoni da parte della Regione, fino alla parte che si occupa della governance grazie all’ingresso, da parte della stessa amministrazione, nel Consorzio per lo sviluppo delle aree geotermiche (Cosvig) che il presidente auspica possa diventare “strumento di accompagnamento nel territorio”. “Questa – ha concluso – è una normativa coerente con i cittadini, con l’ambiente e con lo sviluppo. Una legge a misura della toscanità nella sua migliore accezione”.
 
La legge della maggioranza per il vicepresidente della commissione Ambiente e consigliere del M5s Giacomo Giannarelli, “non è la migliore possibile per la Toscana. Segue logiche del passato”. Riconoscendo la peculiarità della geotermia, presente solo nel nostro territorio, il vicepresidente ha parlato della risorsa come una “opportunità da cogliere tanto a livello regionale che nazionale” e illustrando la proposta di legge presentata dal Movimento ha parlato di una “grande opportunità da cogliere: siamo vicini alla scadenza delle concessioni in capo ad Enel. Dovremmo sfruttare al massimo questa opportunità nel rispetto del decreto ministeriale” (22/2010 ndr) ha chiarito e citando l’articolo 9 (Riassegnazione di una concessione di coltivazione), Giannarelli ha sottolineato il passaggio in cui l’autorità indice una  “gara ad evidenza pubblica”. Secondo il vicepresidente, l’articolo 2 della proposta di legge della maggioranza (Rilascio delle concessioni e delle autorizzazioni)  contiene “profili di grande incertezza normativa” in quanto parla solo di “prerequisiti per il rilascio”. “La geotermia è una risorsa rinnovabile e strategica. Occorre però fare tutto il contrario di quanto fatto fino ad oggi” ha detto ancora il vicepresidente della commissione che ha parlato del disegno di legge del Movimento 5 stelle come una “proposta di buon senso, rispettosa delle norme, dei lavoratori, dei player”. “Il nostro testo accanto al Fondo per le energie rinnovabili 2 di prossima emanazione e pensato per erogare incentivi a impianti che guardano all’innovazione tecnologica, ci proietterebbe nel futuro” ha concluso.
 
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La proposta di legge in sintesi
La proposta di legge ha lo scopo di sviluppare un modello capace di coniugare e implementare esigenze ambientali e sviluppo socio economico ed occupazionale dei territori interessati dall'attività geotermica.
In questo senso viene introdotta la necessità di approfondire, nel rispetto della normativa statale di riferimento, nella documentazione presentata insieme all'istanza di autorizzazione di nuovi impianti, caratteristiche progettuali che garantiscano un progetto calato nelle esigenze di sfruttamento sostenibile, di tutela e valorizzazione della risorsa, assicurando ricadute positive sul territorio.
 
L'obiettivo della mitigazione ambientale è perseguito attraverso l'utilizzo delle migliori tecnologie e modalità di gestione disponibili per limitare le ore di non funzionamento degli impianti geotermoelettrici ma anche, fatto salvo quanto previsto dalla normativa statale e dalle disposizioni regionali vigenti, prevedendo disposizioni finalizzate alla riduzione delle emissioni di gas inquinanti. Tali disposizioni sono contenute negli allegati A e B alla proposta di legge. Il testo prevede inoltre disposizioni finalizzate a garantire la massima utilizzazione possibile dell’energia geotermica residua nel rispetto dei criteri dell’economia circolare, uno dei principi comunitari di riferimento, e recentemente inserimento nell'ordinamento regionale attraverso una specifica modifica dell’articolo 4 dello Statuto. La proposta prevede, inoltre, che la Giunta, con deliberazione annuale, assegni il gettito dei canoni geotermici annuali (di cui all’articolo 16, commi 1, 2 e 3 del d.lgs. 22/2010) a Cosvig (Consorzio per lo sviluppo delle aree geotermiche partecipato da soggetti pubblici). Ai sensi di quanto già previsto dall'articolo 7 della legge regionale 45/1997, i Comuni delle aree geotermiche sono attualmente i soggetti delegati dalla Regione a riscuotere i contributi derivanti dallo sfruttamento delle risorse geotermiche e hanno riscosso, già da tempo, tramite il Cosvig che provvede, poi, ad utilizzare le risorse per finalità ambientali delle aree geotermiche. A partire dal 2017, la Regione ha acquisito quote di partecipazione del Consorzio. Per assicurare la gestione complessiva di tutte le risorse derivanti dallo sfruttamento della risorsa geotermica, la proposta di legge prevede che sia i canoni (di cui all'articolo 16, commi 1, 2 e 3 del d.lgs.22/2010) assegnati annualmente dalla Giunta al Cosvig, sia i contributi (di cui all'articolo 16, comma 4, lettera b del d.lgs.22/2010) siano gestiti dal Consorzio con gli stessi criteri e modalità.

Responsabilità di contenuti, immagini e aggiornamenti a cura dell'Ufficio Stampa del Consiglio regionale della Toscana