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COMUNICATO STAMPA  n. 1398

 
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Sport: Olimpiadi 2032, Firenze e Bologna si preparano per la candidatura

Lo ha detto il presidente del Consiglio regionale, Eugenio Giani, portando i saluti al convegno “I percorsi organizzati per i Giochi Olimpici”, promosso dal Cesefas, e tenutosi nella sala Gonfalone del palazzo del Pegaso. Il presidente del Coni, Giovanni Malagò: “Esprimerò la mia opinione dopo aver incontrato formalmente i sindaci Nardella e Merola”

 

di Ufficio stampa, 22 novembre 2019

 

 “Oggi ci confrontiamo con persone di grande competenza e ottima referenza scientifica, per fare il punto su che cosa significhi per un territorio, in termini di problemi e opportunità, ospitare i Giochi Olimpici. È un convegno che analizza casi del passato, ma che allo stesso tempo guarda al futuro. E in questo senso legittima la nostra candidatura di Firenze e Bologna per le Olimpiadi italiane del 2032”. Lo ha detto il presidente del Consiglio regionale, Eugenio Giani, nel suo intervento di saluto al convegno “I percorsi organizzativi per i giochi olimpici: Storia, sostenibilità, legacy e opportunità”, promosso dal Centro studi per l’educazione fisica e l’attività sportiva (Cesefas), che si è svolto nella Sala Gonfalone del palazzo del Pegaso. “Nel 2025 – ha aggiunto Giani – dovremo presentare il dossier per la candidatura e con i sindaci Nardella e Merola e i presidenti delle Regioni Toscana ed Emilia Romagna ci stiamo preparando a quel momento. Del resto, a differenza del passato, quando a candidarsi erano le grandi capitali del mondo, oggi, sempre di più, a proporsi come sede olimpica sono le realtà regionali, per lanciarsi verso il mondo”. Giani ha ricordato che l’idea di fondo è quella di rappresentare l’Italia intera, e perciò, come delineato da Romano Prodi qualche tempo fa, la proposta indicherà lo stadio olimpico di Roma quale sede della cerimonia inaugurale e delle gare di atletica e le regioni Toscana ed Emilia Romagna quali sedi degli altri eventi olimpici. “È una grande opportunità per trasformare la rete infrastrutturale e dell’accoglienza per entrambe le regioni – ha concluso, - e sarebbe la riaffermazione di un concetto basilare: lo sport è elemento fondante di ogni comunità”.
 
 “Questo di oggi è un appuntamento di grande interesse per la nostra città e la nostra regione e ci dà l’idea di quanto sia importante cominciare a programmare con largo anticipo le iniziative e i percorsi per gli eventi che abbiamo intenzione di organizzare”, ha sottolineato l’assessore allo sport del Comune di Firenze, Cosimo Guccione.
 
Sulla candidatura Firenze – Bologna non si è sbilanciato, invece, il presidente del CONI, Giovanni Malagò. “Sapevo che oggi, giustamente, si sarebbe affrontato anche questo tema – ha affermato - sul quale non ho ancora mai detto una parola. Ho sentito al telefono i governatori della Toscana e dell’Emilia Romagna, ma incontrerò i sindaci Nardella e Merola solo nei prossimi giorni. Non sarebbe giusto, e non solo per correttezza istituzionale, che esprimessi un’opinione prima di aver parlato con loro”.
 
Il convegno odierno, in realtà, era stato immaginato e organizzato da Cesefas prima che nascesse l’idea della candidatura di Firenze e Bologna per i Giochi Olimpici del 2032. “Il nostro intento – ha spiegato il presidente del Cesefas, Marcello Marchioni, - era quello di riflettere sulle passate esperienze di organizzazione dei Giochi, alla luce dei nuovi orientamenti del Cio che, con l’Agenda 2020, sono quelli di affidare l’organizzazione delle Olimpiadi solo in presenza di progetti percorribili, concreti, sostenibili, rispettosi dell’ambiente e capaci di lasciare un’eredità positiva sul territorio”.
 
Durante il corso dei lavori, Francesco Ricci Bitti, presidente di Asoif e membro della Giunta nazionale del Coni, è intervenuto proprio sul tema “Le nuove opportunità per l’organizzazione dei Giochi. Agenda 2020 e New Norm”. Gherardo Bonini, dell’Archivio storico della UE, Franco Cervellati, del Centro Studi Assi Giglio Rosso, e Teresa Gonzales Aja, dell’Università di Madrid, hanno analizzato rispettivamente i casi di Berlino 1936, Roma 1960 e Barcellona 1992. Di Olimpiadi e partecipazione dei cittadini ha parlato, invece, il sociologo dell’Università di Strasburgo, William Gasperini.
 
Prima delle conclusioni a lui affidate, Mario Pescante, membro del Cio e della Giunta nazionale del Coni, modererà la tavola rotonda alla quale parteciperanno: Diana Bianchedi, campionessa olimpionica di scherma e oggi membro del Coni e coordinatrice per la candidatura italiana ai Giochi olimpici invernali 2026 di Milano-Cortina; Mauro Checcoli, campione olimpionico di equitazione e oggi presidente Aoni; Rossana Ciuffetti, direttrice Scuola dello sport del Coni; Manuela Di Centa, campionessa olimpionica di sci di fondo e oggi membro del Cio e della Giunta nazionale del Coni; Rosella Frasca, storica dell’Università de L’Aquila e membro dell’Aoni; Roberto Fabbricini, del Coni; Gianni Gola, presidente Ansmes; Michele Maffei, campione olimpionico di scherma e oggi presidente Amova e membro del Consiglio nazionale del Coni; e Salvatore Sanzo, campione olimpionico di scherma e oggi presidente del Comitato regionale Coni della Toscana.

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