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COMUNICATO STAMPA  n. 1372

 
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Urbanistica: pianificazione di area vasta, il dibattito sulla legge (2)

Interventi di Maurizio Marchetti (Forza Italia), Serena Spinelli (gruppo misto), Leonardo Marras (Pd), Paolo Marcheschi (FdI) e la replica dell’assessore Vincenzo Ceccarelli

 

di Ufficio stampa, 19 novembre 2019

 

Firenze – Secondo Maurizio Marchetti (Forza Italia) la legge originaria aveva un taglio, dettato dall’allora assessore Marson, che successivamente è stato cambiato a più riprese. A suo parere, in riferimento ai percorsi partecipativi per gli atti non soggetti a Vas (Valutazione ambientale strategica), sarebbe opportuno chiarire definitivamente quali atti lo siano e quali no”. Pagare gli oneri per un cambio di destinazione nella stessa categoria funzionale è un balzello eccessivo –ha affermato –Come pure andare ad interpellare la Commissione paesaggistica anche per le zone non soggette a vincolo mi sembra un eccesso, non facilmente comprensibile”, A suo parere occorrerebbero norme più semplici e leggibili, ad esempio quando si parla di ‘Scia in sanatoria’, e lo stesso articolo 61, “fondamentale per la pianificazione”, risulta non del tutto chiaro, perché da un lato si inseriscono le attività agricole, dall’altro non si mettono quelle ricettive. Marchetti ha poi osservato che per i sottotetti “non c’è niente da dire” e c’erano già comuni che si erano attrezzati autonomamente. “Forse questi cinque anni potevano essere utilizzati per confezionare qualcosa ispirato da principi diversi. Principi  che oggi avete difficoltà a rinnegare, ma che di fatto rinnegate con le modifiche introdotte”, ha concluso.
 
Serena Spinelli(gruppo misto) ha dichiarato di essere contraria a tutta la parte relativa ai sottotetti: “In una città come Firenze in cui il loro utilizzo riguarda circa duemila appartamenti senza prevedere che non possano essere riutilizzati a fini ricettivi, si rischia di dare la stura ad uno svuotamento ulteriore“. Tuttavia, visto il complesso delle norme, la consigliera ha annunciato voto di astensione.
 
“Nel 2014 è stata approvata una nuova legge, nel solco di una tradizione che ha visto la Toscana locomotiva delle Regioni e che negli anni Novanta ha introdotto una fortissima semplificazione –ha affermato il capogruppo Pd, Leonardo Marras –In Toscana esiste il primato del piano pubblico e la capacità di vedere il territorio nella sua interezza. È evidente che i comuni devono procedere ad adeguarsi. Prima di avere una posizione ideologica sulla legge, abbiamo detto con chiarezza: usiamola. Ha funzionato, perché abbiamo introdotto il divieto di utilizzo di nuovo suolo agricolo. I comuni definiscono il perimetro urbano. È un confine ideale e di principio straordinario”.

Paolo Marcheschi (Fratelli d’Italia) ha ricordato che l’assessore Riccardo Conti affermava spesso di volere che i comuni facessero da sé, ma mai da soli. Poi, però, con l’assessore Anna Marson “la musica è cambiata totalmente” e si è dovuto centralizzare di nuovo perché alcune situazioni erano scappate di mano: Monticchiello, Castagneto Carducci, la cementificazione selvaggia. Questa è una legge che ha messo tante toppe, ma a tutti sfugge il quadro d’insieme. La stessa questione dei sottotetti lo dimostra. Molti comuni avevano fatto da sé” ha concluso  Marcheschi, annunciando voto contrario.
 
“Quanto fatto risponde all’obiettivo di sanare le contrapposizioni attorno alla legge e renderla irreversibile. I ritocchi sono frutto dell’ascolto e della concertazione con Comuni e soggetti interessati. Sfido chiunque a trovare una legge, così complessa, perfetta sin dalla sua prima stesura”. È la risposta dell’assessore all’Urbanistica Vincenzo Ceccarelli, che al termine del dibattito ha più volte ribadito: “La legge regionale 65 e il Piano paesaggistico non hanno mai voluto essere un freno, ma sono una evoluzione coerente alla pianificazione che la Toscana ha sempre espresso e che a livello nazionale viene presa come modello”. Ceccarelli ci tiene a rispondere punto per punto alle critiche mosse dalle opposizioni e in particolare, cita il nuovo sistema informativo, definendolo una “vera rivoluzione: saremo in grado di vedere l’impatto di consumo di suolo preventivamente ad una realizzazione”, e sugli ampliamenti nei sottotetti invita a guardarli come una opportunità per “famiglie che si allargano e che cambiano esigenze”. “Avevamo detto che questa legislatura sarebbe stata di attuazione del governo del territorio. In cinque anni abbiamo semplificato, migliorato e sanato incongruenze”, spiega ancora Ceccarelli, che ribadisce: “Sono aggiustamenti, non stravolgimenti”.

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