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COMUNICATO STAMPA  n. 622

 
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Premio architettura toscana: i vincitori della seconda edizione

Arsenali della Repubblica di Pisa, nuova illuminazione di Santa Croce, Foresteria del pellegrino di Siloe, Shelter #1 a Prato, Podere Navigliano e Casetta nell’oliveto: questi i sei progetti che si sono aggiudicati il premio rivolto alle opere realizzate tra il 2013 e il 2018. Oggi pomeriggio alle 18, alla Palazzina Reale, la cerimonia di premiazione e l'inaugurazione della mostra delle opere

 

di Paola Scuffi, 30 maggio 2019

 

Sfida al contemporaneo e sguardo al futuro. Questa l’anima del Premio Architettura Toscana, giunto alla seconda edizione e presentato oggi, giovedì 30 maggio, alla Palazzina Reale a Firenze. L’iniziativa, organizzata da Consiglio regionale, Ordine degli Architetti di Firenze, Federazione degli Architetti della Toscana, Ordine degli Architetti di Pisa, Fondazione Architetti Firenze e Ance Toscana, con il patrocinio del Consiglio nazionale degli Architetti, è nata per stimolare la riflessione intorno all’architettura contemporanea, quale elemento determinante della trasformazione del territorio e della qualità dell’ambiente.
 
Sei i progetti che si aggiudicano il premio nelle cinque categorie previste– opera prima, opera di nuova costruzione, opera di restauro o recupero, opera di allestimenti o interni, opera su spazi pubblici, paesaggio o rigenerazione – per cui hanno concorso sia singoli architetti che gruppi di professionisti o imprese. Primi nella categoria ‘Opera prima’ arrivano, ex aequo, il Podere Navigliano (a San Giovanni d’Asso – Si), progetto realizzato da Ciclostile architettura e la Casetta nell’oliveto (a Serravalle Pistoiese – Pt), ad opera di Hipnos/Nicola Brembilla. Vincitore della categoria ‘Opera di allestimenti o interni’ è stata la nuova illuminazione della Basilica di Santa Croce (Firenze), realizzata da Microscape, mentre il primo premio della categoria ‘Opera di nuova costruzione’ è andato alla Foresteria del pellegrino di Siloe (Cinigiano – Gr) di Edoardo Milesi & Archos. A conquistare la categoria ‘Restauro o recupero’ sono stati gli Arsenali della Repubblica di Pisa, ad opera di Fabio Daole e Mario Pasqualetti, mentre la categoria ‘Spazi pubblici’, paesaggio e rigenerazione è andata al progetto Shelter #1 a Prato, realizzato da Ecòl.
 
Come ha affermato il presidente del Consiglio regionale, Eugenio Giani, “è importante valorizzare giovani talenti nella terra della creatività, che da sempre si è distinta per il segno inconfondibile dell’Architettura, elemento chiave per una trasformazione sostenibile e qualificata del paesaggio”. “Il mio auspicio è che il Premio diventi un punto di riferimento sempre più radicato per la cultura architettonica a livello nazionale, andando a costituire un repertorio di buone pratiche, in grado di valorizzare la sinergia tra professionisti del settore”, ha concluso il presidente. E su questa strada l’impegno dell’Assemblea toscana non mancherà, come ha assicurato la consigliera regionale Elisabetta Meucci: “L’architettura è l’elemento determinante per una reale trasformazione sostenibile e qualificata del territorio e del paesaggio, fondamentale per la qualità ambientale sia degli spazi pubblici che di quelli privati. Il Premio, inoltre, è in linea con le politiche messe in campo dalla Regione Toscana in tema di governo del territorio, dal contenimento del suolo al recupero edilizio, guardando al futuro, grazie al talento e al percorso di crescita di tanti giovani professionisti toscani”.
 
Sull’architettura come valore determinante nella ricerca di un equilibrio tra spazi urbani e natura è intervenuta anche Silvia Moretti, presidente della Fondazione Architetti Firenze, che ha parlato anche a nome di Serena Biancalani, presidente dell’Ordine degli Architetti Firenze: “Il Premio ci può aiutare a capire se noi, come collettività, stiamo lavorando bene oppure male, se stiamo curando o trascurando il nostro territorio. L’edizione 2019, attraverso le opere selezionate e realizzate sul territorio toscano, evidenzia come l’architettura mantenga intatto il rapporto tra le persone e il proprio contesto di vita, in un rinnovato dialogo tra senso d’appartenenza e identità che risponde alle attese profonde dell’essere umano, ossia il bisogno e desiderio di bellezza e di qualità”.
 
Sulla progettualità e qualità dell’impresa si è concentrato il presidente di Ance Toscana Stefano Frangerini: “La seconda edizione del Premio testimonia come, nonostante gli anni di profonda crisi che attraversa il settore delle costruzioni a livello nazionale e conseguentemente toscano, la nostra Regione riesca comunque a dimostrare una vitalità di fondo accompagnata da un alto livello di qualità della progettazione e della costruzione”. Di cui beneficia la società civile e l’ambiente, come ha ricordato il coordinatore della Federazione Architetti PPC Toscani Daniele Menichini:  “Grazie alla ricerca e all’uso di materiali poveri e ‘primari’ (e non solo ecocompatibili), che guardano all’essenziale, ci troviamo di fronte a opere capaci di raccontare la qualità e la maturità progettuale”.
 
Un risultato importante, quindi, come è stato sottolineato dai diversi interventi, che si deve al lavoro continuo del Comitato organizzatore del premio, presieduto da Tommaso Barni, che ha ringraziato tutti per il lavoro.“Le prime due edizioni del premio hanno messo in luce che, a fianco di una generazione di progettisti di comprovate capacità, ne sta crescendo una nuova perfettamente in grado di interpretare il nostro tempo lavorando con gesti minimi e materiali poveri – ha affermato – e il dato confortante è che tre vincitori su sei sono giovani studi, progettisti sotto i quarant’anni”.
 
A valutare le opere è stata una giuria nominata dal Comitato Organizzatore, composta dall’architetto Massimo Alvisi, dal professore e sociologo Giandomenico Amendola, dall’architetto Fabrizio Barozzi, dal professore e architetto Luca Molinari e dalla professoressa e architetto Francesca Torzo.
 
La cerimonia di premiazione è in programma questo pomeriggio alle 18 alla Palazzina Reale di piazza Stazione, sede di Ordine e Fondazione Architetti Firenze, quando verrà inaugurata anche la mostra dei progetti vincitori e delle opere menzionate e selezionate, che rimarrà allestita fino a venerdì 21 giugno.
La mostra, poi, sarà itinerante, toccherà tutte le province toscane.

Responsabilità di contenuti, immagini e aggiornamenti a cura dell'Ufficio Stampa del Consiglio regionale della Toscana