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COMUNICATO STAMPA  n. 0626

 
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Prs 2021-25: l’Aula approva risoluzione del Partito democratico

Condivisione del Piano e dettagliata serie di impegnative alla Giunta regionale

 

di Sandro Bartoli, 8 giugno 2021

 

Il gruppo del Partito democratico presenta una risoluzione con la quale “condivide i contenuti del Programma regionale di sviluppo (PRS) 2021-2025” e pone una serie di impegnative alla Giunta regionale. L’atto d’indirizzo è approvato dall’Aula a maggioranza. La Giunta viene chiamata a “procedere nella definizione del Programma regionale di sviluppo (PRS) 2021-2025”, per cogliere le opportunità di questa fase storica “con l’obiettivo prioritario di una Toscana più coesa, capace di superare i gap storici che hanno finora separato l’area centrale più ricca e urbanizzata, da quella della costa e dalle aree interne. Il tutto all’interno di un disegno di rilancio e di transizione verso un’economia sempre più sostenibile dal punto di vista ambientale e sociale, favorendo la digitalizzazione e la competitività del sistema produttivo e della PA toscana, mirando ad attestare la Toscana tra le regioni più avanzate del Paese e d’Europa”.
 
Il Prs dovrà essere “articolato, fin dalla prima stesura, come una cornice all’interno della quale concorrano le possibilità offerte dal prossimo ciclo di programmazione comunitaria 2021-2027 e le priorità indicate dalle sei missioni del PNRR, al fine di convogliare in un unico strumento di programmazione tutti gli obiettivi strategici e le linee di sviluppo regionali volte ad agevolare una ripresa duratura e sostenibile, in grado di coniugare l’innovazione ambientale, sociale ed economica con i valori solidaristici che da sempre contraddistinguono la storia della Toscana”.Si chiede di “attivare, quanto prima, d’intesa con il Consiglio regionale, un percorso di condivisione e di concertazione territoriale con i cittadini e con i principali stakeholders regionali”, predisporre “strumenti adeguati in grado di sfruttare a pieno le opportunità di crescita costituite da tali risorse comunitarie, valutando la predisposizione di una unità di coordinamento/struttura di missione presso gli uffici della Giunta Regionale per supportare, anche attraverso la costituzione di uno specifico fondo, i diversi livelli istituzionali della Toscana, comprese le aree interne, nell'attività di progettazione necessaria per poter cogliere gli spazi di crescita offerti dal PRS, dai fondi comunitari e dal PNRR nel loro complesso”.
 
La Giunta dovrà valutare “di prevedere una più ampia e sistematica azione di programmazione negoziata con i territori (es. accordi di programma) individuando con essi obiettivi e strumenti dedicati, al fine di valorizzare al massimo la ricchezza e le opportunità della cosiddetta ‘Toscana diffusa’ che è fatta di città d’arte, costa, aree rurali e montane, distretti produttivi e aree di produzione agricole di pregio, patrimonio naturale e artistico diffuso e estremamente vitale, mettendo in atto politiche di prossimità in grado di offrire servizi adeguati alle esigenze delle diverse comunità toscane”. È chiamata ad “attivarsi affinché venga garantito un adeguato livello di risorse provenienti dagli strumenti comunitari – sia PNRR che nuovo settennato – per lo sviluppo delle aree interne della Toscana almeno proporzionale al peso che tali territori rappresentano complessivamente per la Toscana, ovvero circa un terzo dell’estensione complessiva del territorio regionale”.
 
Con riguardo alla cultura, sarà necessario approfondire e sostenere il ruolo delle imprese culturali, anche attraverso la valorizzazione di tali esperienze nella prossima programmazione europea, in quanto ‘infrastrutture’ fondamentali per creare benessere in maniera diretta, incidendo sull’innovazione sociale e generando occupazione di qualità, specie giovanile”.
 
La mozione contiene anche precise indicazioni sulle linee di sviluppo regionali, con la proposta di una “riflessione sui tempi delle procedure di valutazione di impatto ambientale e dei pareri delle Soprintendenze, proponendo una interlocuzione coi Ministeri competenti, al fine di velocizzare l'installazione di infrastrutture digitali qualificate ed efficienti, in linea con gli obiettivi del PNRR”. Si dovrà valutare “un aggiornamento di quanto previsto dalla legge regionale 27 dicembre 2011, n. 68 (Norme sul sistema delle autonomie locali), con particolare riferimento al sistema delle Unioni dei Comuni, quale forma di governance sovra comunale che dovrà essere sempre più capace di costruire e programmare politiche per i rispettivi territori di riferimento, anche nell’ottica di perseguire una gestione maggiormente efficace delle funzioni e dei servizi loro affidati”  e avviare una “riflessione concernente lo sviluppo del sistema degli organismi strumentali della Regione al fine di renderli sempre più sistemici nella loro azione”.
 
Indicazioni puntuali anche rispetto ai progetti regionali previsti dal (Prs): dovrà essere garantita la copertura da segnale radiomobile e da connettività in banda ultra larga di tutte le zone della Toscana”; si dovrà porre “particolare attenzione sul tema della digitalizzazione e della piena copertura con banda larga delle scuole toscane, ovunque ubicate” e “particolare rilevanza al tema della semplificazione amministrativa, in buona parte correlato al tema della digitalizzazione della PA”. Ancora: sostegno alle opportunità di mobilità verso i Paesi esteri a fini formativi e professionali dei migliori ricercatori toscani, affinché possano concorrere, una volta tornati, allo sviluppo delle eccellenze della Toscana; realizzazione e sviluppo di centri specifici per la robotica a livello regionale; sviluppo di un circuito regionale delle Terme sia come strumento di attrazione turistica e sviluppo economico sia come strumento di recupero sanitario anche post pandemia. Per la transizione ecologica, si ribadisce “l’impegno di arrivare ad una società a impatto climatico zero entro il 2050” e si indicano le seguenti priorità: “Arrivare ad un nuovo piano dei rifiuti sia urbani che speciali, con adeguata dimensione impiantistica, in grado di coniugare i principi di sostenibilità e circolarità; sviluppare i temi della riduzione dei consumi energetici, anche attraverso modalità innovative come le comunità energetiche, così come definite anche nel PNRR; prevedere uno spazio per il tema della geotermia, per il quale occorre coniugare ambiente e sviluppo nelle aree geotermiche, che rappresentano anche un potenziale ambito di sviluppo turistico”.
 
Su mobilità sostenibile, infrastrutture e logistica: completare e implementare “gli investimenti nelle infrastrutture strategiche per migliorare la mobilità interna al territorio regionale e i collegamenti con le grandi direttrici nazionali e con le reti europee Ten, in materia di viabilità, linee ferroviarie, sistema aeroportuale, portualità e logistica necessari per rendere la nostra Regione moderna e competitiva sul panorama europeo e internazionale”; sostenere il rinnovo dei mezzi del trasporto pubblico locale, “rafforzando gli investimenti in nuovi mezzi pubblici sostenibili, dando piena attuazione ai contratti di servizio recentemente firmati per il tpl su rotaia e su gomma”; proseguire con lo sviluppo della rete regionale delle ciclovie e delle vie e dei cammini della Toscana; dare spazio “alla necessità di far rivivere i principali corsi d’acqua della Toscana rendendoli navigabili”.
 
Sul progetto riferito al “Successo scolastico, formazione di qualità e educazione alla cittadinanza”, parte centrale delle politiche regionali deve essere “l'obiettivo di arrivare quanto prima a servizi educativi gratuiti per la fascia 0-6, anche al fine di sostenere concretamente la parità di genere e la crisi della natalità che investe la Toscana, così come le altre società occidentali avanzate”. Si chiedono specifiche azioni di sostegno alle Città universitarie in tema di accoglienza e permanenza della popolazione studentesca e, all’interno del progetto Giovanisì, “la sfida dei prossimi anni” deve essere quella di dotare i giovani “di strumenti in grado di poter sviluppare in loco le loro energie, i loro talenti, le loro potenzialità, al fine di costruire una Toscana sempre più terra di opportunità”.
 
Per quanto riguarda le politiche per la salute, si ribadisce “l'assoluta centralità di un sistema sanitario nazionale pubblico” e si chiede di “rafforzare gli investimenti per la sanità già previsti in materia di: potenziamento e valorizzazione del personale sanitario (anche valutando di proporre al Governo l’istituzionalizzazione del ‘training on job’ sperimentato durante l’emergenza sanitaria), edilizia sanitaria, digitalizzazione dell’assistenza medica ai cittadini”. Viene considerato “prioritario”, come indicato dal Pnnr, “lavorare per definire una nuova rete sanitaria territoriale” che integri presidi sanitari e presidi soaili e sociosanitari. In rapporto sinergico tra aziende ospedaliero-universitarie, presidi ospedalieri maggiori e piccoli ospedali, si dovrà “puntare a una valorizzazione di quest’ultimi che si sono confermati strutture fondamentali nella gestione della pandemia, specie per quanto attiene alle aree periferiche e marginali.
 
Si dovranno inoltre “prevedere azioni volte a dare continuità e rafforzare le iniziative sin qui intraprese sul tema della sicurezza del lavoro, della diffusione della buona occupazione e per la formazione dei lavoratori.
 
Servirà poi prevedere “adeguati strumenti finalizzati a promuovere la cultura della legalità e a contrastare ogni forma di criminalità organizzata, anche mediante un ruolo proattivo nei confronti dei diversi settori della società.
 
Infine, la Giunta dovrà “presentare al Consiglio, quanto prima: la comunicazione sulle ipotesi di priorità per il nuovo ciclo delle politiche di coesione, e i piani di settore indicati dal PRS, con particolare riferimento al Piano Sanitario e Sociale Integrato Regionale, al fine di rendere coordinate tutte le politiche regionali con l’attuale quadro di programmazione europeo e con le opportunità offerte dal Piano nazionale di ripresa e resilienza”.

Responsabilità di contenuti, immagini e aggiornamenti a cura dell'Ufficio Stampa del Consiglio regionale della Toscana