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COMUNICATO STAMPA  n. 876

 
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Fondi europei: Recovery plan, il lavoro della Toscana per farsi trovare pronta

Il contributo alla definizione del Piano nazionale per la ripresa e la resilienza. Il presidente della commissione politiche europee Francesco Gazzetti (Pd): “Regione al lavoro con tempestività, c’è la volontà di non lasciare niente di intentato. Commissione in campo per realizzare le occasioni che la Toscana si trova di fronte”. Il vicepresidente Giovanni Galli (Lega): “Subito un atto di indirizzo unitario verso progettazione e gestione futura”

 

di Sandro Bartoli, 4 dicembre 2020

 

La nuova partita dei fondi europei e della loro gestione è appena cominciata e la Toscana è al lavoro per farsi trovare pronta. Il contributo che sta cercando di dare alla definizione del Piano nazionale per la ripresa e la resilienza, il cosiddetto Recovery plan, è stato illustrato dal direttore generale della Regione, Antonio Davide Barretta, questa mattina nella commissione politiche europee, presieduta da Francesco Gazzetti (Pd). Un passaggio che precede la comunicazione che il presidente della Regione Eugenio Giani farà in Consiglio Regionale sull’argomento entro la fine dell’anno. Tutte le Regioni sono impegnate ad avere un ruolo e dare un contributo effettivo per la gestione di parte delle risorse in arrivo. Le cifre sono note, l’importo del Recovery Fund destinato all’Italia “è di 191miliadi di euro, dei quali 63,8 sovvenzioni a fondo perduto, mentre 127,6 in prestito”, ha spiegato Barretta. Alla Toscana saranno riservati “circa 12,5miliardi di euro”. Risorse che andranno ad aggiungersi a quelle previste dal programma dei fondi europei 2021-2027, con la differenza, ha avvertito il direttore generale, che al contrario di quelle del programma ’21-’27, “è ancora molto incerto quante delle risorse in arrivo dal Recovery Fund saranno poi gestite direttamente dalle Regioni”. Il Piano prevede sei macro-missioni, a loro volta suddivise in cluster o insiemi di progetti omogenei atti a realizzare le missioni. La Toscana ha già messo a fuoco le sei macro-missioni.
 
“L’illustrazione ci permette di inquadrare il lavoro fin qui fatto per arrivare al Piano”, ha dichiarato il presidente Gazzetti. Un passaggio “tanto importante quanto utile, frutto anche della condivisione con il presidente del Consiglio, Antonio Mazzeo, e i capigruppo dell’assemblea regionale. Posso esprimere –aggiunge Gazzetti - apprezzamento per il lavoro messo in campo dalla Giunta regionale e la sua tempestività. C’è la volontà di non lasciare niente di intentato rispetto a questioni fondamentali. Quando si parla di fondi europei, la Toscana c’è e se chiamata in causa ha la possibilità di mettere in campo proposte, progetti e soprattutto una visione”. La rinnovata commissione per le politiche europee ha detto ancora Gazzetti, “è il luogo dove tutti i passaggi decisivi e le questioni inerenti potranno trovare casa, occasione di riflessione e confronto e possibile condivisione delle scelte”.
 
Il vicepresidente Giovanni Galli (Lega) ha dichiarato che “l’illustrazione del direttore generale non ci rasserena. Il quadro finanziario non è ancora certo, non si sa quando i fondi arriveranno e neppure chi ha deciso la ripartizione delle quote tra le varie Regioni.”E ancora, aggiunge Galli, “mi sembra che il Governo centrale si affidi più alle task force e ai tecnici piuttosto che ascoltare sindaci o presidenti di Regione”. Riguardo al ruolo della commissione, la proposta di Giovanni Galli è quella di “rispondere a un obbligo: preparare un documento per dare l’indirizzo, tutti insieme, verso una gestione e progettazione futura”. Proposta raccolta dal presidente: “Auspico che questa espressione comune possa davvero esserci: lavoreremo a un documento che auspico altresì possa essere unitario e che possa davvero mettere in evidenza come ci sia il sostegno alla volontà di realizzare le opportunità che si presentano per la Toscana. Mi auguro –ha concluso Gazzetti –che anche a livello europeo ci sia la capacità di capire che si tratta effettivamente, penso a Next generation come al Recovery Fund, di occasioni straordinarie che non possono subire rallentamenti per scelte o posizionamenti di singoli Stati”.
 
Nel corso della seduta, la consigliera Irene Galletti (Movimento 5 stelle) ha chiesto approfondimenti sulle missioni, “per le quali manca ancora l’indicazione dei cluster”. Dal consigliere Massimiliano Pescini (Pd), osservazioni sul “capitolo sulle aree interne e la progettualità per quelle aree, che potrebbe essere inserito come uno dei temi maggiori per il Recovery plan”. La consigliera Elisa Tozzi (Lega) ha chiesto dettagli operativi per perfezionare “la complementarietà tra Recovery fund e programma europeo 2021-27”.
 
La commissione tornerà a riunirsi venerdì 11 dicembre alle 10.30, con le audizioni del dirigente responsabile dell'ufficio della Regione a Bruxelles, Enrico Maria Mayrhofer, e del direttore di Irpet, Stefano Casini Benvenuti.
 

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