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La consigliera regionale M5s Irene Galletti: "Codice innovativo ma con criticità evidenti. Categoria edicolanti deve essere trattata con normativa a parte"


La consigliera regionale della Lega Luciana Bartolini: "Tra gli aspertti negativi l'abusivismo e la vendita dei giornali anche nei bar"


La consigliera regionale del Gruppo Misto Toscana per tutti Monica Pecori: "Appreziamo lavoro e sforzo fatto per armonizzare settore così vasto"


Il consigliere regionale Pd Simone Bezzini: "Grande lavoro di confronto con istituzioni locali, associaizoni e categorie economiche"


Tommaso Fattori (Sì-Toscana a sinistra): "Testo complesso migliorato in commissione. Forti perplessità su vendita stampa quotidiana e periodica"

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COMUNICATO STAMPA  n. 1200

 
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Economia: in aula nuovo Codice toscano del commercio. Il dibattito

Gli interventi di Irene Galletti (M5S), Luciana Bartolini (Lega), Tommaso Fattori (Sì-Toscana a sinistra), Marco Niccolai (Pd), Francesco Gazzetti (Pd), Monica Pecori (Gruppo misto-Tpt), Simone Bezzini (Pd)

 

di Ufficio Stampa, 7 novembre 2018

 

Il nuovo testo unico del Commercio, secondo Irene Galletti (M5S), “rappresenta un tentativo di agire in un settore per quanto è possibile a livello regionale;  anche se è necessario intervenire ad altri livelli in un’ottica di miglioramento generale, considerando quanto i commercianti, soprattutto i piccoli, siano stati messi in difficoltà da fenomeni come quello della globalizzazione e dall’e-commerce”. La legge, ha proseguito la consigliera, presenta lati positivi, come “aver cercato di dare spazio a nuove tipologie di commercio, per esempio i temporary shop, aver superato alcuni profili di illegittimità, aver tentato di alleggerire il peso delle pratiche burocratiche. Certo, molto dipenderà da come tutto questo si realizzerà concretamente con il regolamento attuativo”. Galletti, dopo aver annunciato la presentazione di emendamenti che introducono una clausola valutativa “per testare gli effetti della legge e consentire eventuali rimodulazioni” e per includere nella concertazione le associazioni rappresentative del territorio, ha chiesto lo stralcio della questione degli edicolanti: “argomento delicato, che il nuovo governo ha intenzione di affrontare non considerandoli più una mera categoria commerciale ma tutelandoli, come presidio per garantire la pluralità dell’informazione”.
 
Luciana Bartolini (Lega) ha commentato che “questa legge presenta più aspetti positivi che negativi”. Tra gli aspetti positivi ha elencato “gli incentivi allo sviluppo dei centri commerciali naturali, le esenzioni e la riduzione delle imposte ai commercianti in zone problematiche, perché la presenza di negozi costituisce elemento di sicurezza, la regolamentazione delle sagre”. Tra gli elementi negativi la consigliera ha, invece, citato “l’eccessivo spazio dato al commercio diffuso, perché ad esempio la vendita di giornali nei bar può mettere in difficoltà le edicole e la vendita ovunque di bevande e alimenti creare vere e proprie guerre”. Bartolini ha, poi, annunciato la presentazione di un emendamento per regolamentare i mercatini degli hobbisti.
“Una legge complessa, con elementi positivi e qualche problema, ma che si pone obiettivi in larga parte condivisibili”. Questo il commento di Tommaso Fattori (Sì-Toscana a sinistra), che ha giudicato positivamente “il tentativo di porre argine alla grande distribuzione e alla liberalizzazione delle licenze”. Bene anche, ha proseguito, la semplificazione burocratica e il limite massimo alle dimensioni dei punti vendita, “il sostegno ai luoghi di fragilità commerciale o degradati, perché la sicurezza si fa molto di più con strumenti del genere che con altre iniziative” e “il fatto che sia stato finalmente recepito l’aumento dei punti di distribuzione di carburanti eco-compatibili, una nostra vecchia battaglia”. Perplessità, infine, sull’eccessiva liberalizzazione della vendita di periodici e quotidiani.
 
Per Marco Niccolai (Pd) “siamo davanti a un provvedimento importante, che sostituisce il testo unico del 2005. In 13 anni molto è cambiato, e questo nuovo testo unico è arrivato dopo un lavoro approfondito e un lungo confronto”. Niccolai ha sottolineato alcuni contenuti dell’articolato, a partire dalla “copertura normativa alla possibilità di sostenere i negozi di vicinato e funzionali in zone marginali e disagiate”, per arrivare alla “possibilità concessa ai Comuni di limitare la distribuzione di alimenti e bevande per tutelare il territorio e i centri urbani” e, infine, aver recepito che “i Comuni possano fare progetti di qualificazione della rete commerciale, per valorizzare alcune zone con produzioni di pregio, o combattere il degrado e la desertificazione”.
“Con quest’atto diamo un segnale di attenzione nei confronti di un comparto fondamentale, decisamente in difficoltà negli ultimi anni - ha detto Francesco Gazzetti (Pd) -. Il nostro obiettivo è continuare su questa strada, non ci vogliamo fermare qui, ma proporre ulteriori miglioramenti”. Anche Gazzetti ha sottolineato l’importanza del ruolo delle edicole, “presidi importanti per garantire la libera circolazione delle idee la pluralità delle informazioni”.
 
Monica Pecori (Gruppo misto-Tpt) ha sottolineato che “è stato fatto un grande lavoro di armonizzazione e sono stati fatti passi avanti rispetto alla legislazione precedente, riconoscendo il ruolo dei centri commerciali naturali, strumenti per far rivivere quartieri abbandonati o degradati”. Questo “induce a una valutazione positiva” anche se restano alcuni aggiustamenti da fare, come “la maggiore tutela degli edicolanti”, togliendo la possibilità di vendere giornali ovunque.
Simone Bezzini (Pd) ha spiegato che “assistiamo a un approccio positivo non usuale in questa fase, e con questo testo unico registriamo anche un segnale politico”. Cioè quello “di aver affermato che c’è un ruolo delle politiche pubbliche, che devono intervenire non in maniera ideologica e invasiva, ma con grande equilibrio, perché il mercato, a cui va dato valore, da solo produce storture e squilibri. Anche i nuovi fenomeni non devono essere demonizzati, ma dobbiamo provare a governarli”. “Con questo testo unico – ha proseguito il consigliere – si riconosce al settore del commercio un valore che va oltre il discorso puramente economico: il commercio gioca un ruolo e condiziona la progettazione del territorio”. Bezzini ha, poi, illustrato l’ordine del giorno da lui presentato assieme ad altri consiglieri del Pd, che “spinge la Giunta regionale a dare rapidamente attuazione ad alcuni articoli del testo unico, come quello sull’ulteriore sviluppo dei centri commerciali naturali, quello sugli strumenti dati ai Comuni per intervenire in aree giudicate di particolare interesse, quello per creare presidi in aree di rarefazione estrema delle presenze commerciali”. (segue)

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