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Anselmi: "Nuovo Codice del commercio strumento moderno a disposizione della comunità toscana"

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COMUNICATO STAMPA  n. 1196

 
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Economia: commercio, nuovo Codice toscano verso l’approvazione

La proposta di legge è stata illustrata dal presidente della commissione Sviluppo economico Gianni Anselmi (Pd): “Nuova normativa pone la nostra regione in una posizione non di retroguardia”. Nella seduta di domain, 7 novembre, il dibattito e il voto finale

 

di Ufficio stampa, 6 novembre 2018

 

Codice del commercio: il Consiglio regionale della Toscana ha avviato, in chiusura di seduta, l’esame della proposta di legge che procede al riordino della normativa e domattina, 7 novembre,  sarà oggetto del confronto in Aula e della definitiva votazione. Il complesso articolato del nuovo testo di legge è stato illustrato dal presidente della commissione Sviluppo economico, Gianni Anselmi (Pd). Un testo frutto di un “approfondito lavoro svolto in commissione sulla proposta originaria della Giunta regionale, che aveva presentato un impianto già molto buono, largamente misurato e condiviso con il tessuto sociale”. Quello che sarà sottoposto all’approvazione del Consiglio nella mattinata di domani, ha proseguito Anselmi, consentirà di “mettere a disposizione dei territori regionali una normativa di assoluta consistenza, che colloca la Toscana in una posizione non di retroguardia in materia di governo delle attività commerciali. La migliore dimostrazione della qualità del nuovo testo legislativo –ha osservato il presidente –è comunque ciò che induce all’interno della società: lavoro, qualità, opportunità per le imprese, tutela per i lavoratori ed equilibrio dei luoghi dove il commercio si fa e dove le persone ne fruiscono”.
 
Il nuovo Codice disciplina l’intera materia, individuando in due settori merceologici, alimentare e non, gli ambiti nei quali può essere esercitata l’attività commerciale, sia all’ingrosso che al dettaglio, e includendo anche le manifestazioni fieristico-espositive. Il riassetto normativo complessivo si è reso necessario per garantire organicità e coordinamento alle disposizioni e inserire gli adeguamenti necessari, anche in seguito alle recenti norme nazionali che introducono novità nel settore della stampa quotidiana e periodica e nella distribuzione di carburanti e che prevedono un adeguamento regionale.
  
In particolare, il nuovo Codice introduce alcune innovazioni come lobbligo di applicazione dei contratti collettivi di lavoro nazionali; sul commercio in sede fissa, per le medie e grandi strutture di vendita si prevede l’insediabilità solo in aree per commercio al dettaglio, con l’obbligo di contestualità tra autorizzazione amministrativa e titolo abilitativo edilizio; per le grandi strutture, invece, la decisione è demandata alle valutazioni di sostenibilità. Si introduce la disciplina dei temporary store, intesi come esercizi di vicinato per attività di vendita, della durata non superiore a 90 giorni, anche effettuate da aziende di produzione di beni, interessate alla vendita diretta dal produttore al consumatore e alla promozione del proprio marchio, anche in occasione di eventi particolari e per la medesima durata dell'evento.

Sulla qualificazione e valorizzazione dei luoghi del commercio: si delineano percorsi di promozione e sostegno della rete commerciale in aree comunali o di particolare interesse per valore e pregio o, viceversa, per fragilità commerciale o degrado urbano. Si concede ai comuni la possibilità di intervenire su queste aree con percorsi di rigenerazione urbana o programmi di qualificazione della rete commerciale. Ai Comuni è data anche la possibilità di prevedere esenzioni o riduzioni dei costi dei servizi e della fiscalità.
Per la somministrazione di alimenti e bevande: si disciplina la somministrazione temporanea durante sagre, fiere, manifestazioni a carattere religioso, culturale, tradizionale, politico, sindacale, sportivo o di eventi locali straordinari, sottoponendola a SCIA, vietando che l'attività possa essere affidata in gestione a soggetti diversi dagli organizzatori. Definite le sagre come manifestazioni per la promozione delle tradizioni enogastronomiche regionali e dei prodotti alimentari tipici, nelle quali si privilegiano la stagionalità e la filiera corta dei prodotti, si prevede la possibilità, per i Comuni, di promuovere la collaborazione tra organizzatori e imprese del territorio.
 
Relativamente al commercio su aree pubbliche: si introduce l'obbligo, per il Comune, di utilizzare procedure di evidenza pubblica per individuare i soggetti cui affidare l'organizzazione e la gestione di mercati, fiere o fiere promozionali. Per le attività economiche che si svolgono su area pubblica si prevede un'apposita disciplina per le attività commerciali, quali edicole, chioschi e simili, che si svolgono su area pubblica previa concessione comunale. Si è introdotto un inasprimento delle misure sanzionatorie in caso esercizio abusivo del commercio su aree pubbliche.
 
Sui centri commerciali naturali: si prevedono programmi di azione finalizzati alla qualificazione e promozione di luoghi e attività, predisposti dai Comuni con le associazioni imprenditoriali del commercio e gli organismi di gestione del centro commerciale naturale.
 
Sulla distribuzione di carburanti: i principali obiettivi sono l’aumento dei punti di rifornimento dei carburanti eco-compatibili, per ridurre le emissioni di CO2, per tutelare l’ambiente e per razionalizzare il sistema di distribuzione anche al fine dell'incremento della concorrenzialità del mercato dei carburanti e la diffusione al consumatore delle relative informazioni.
 
La legge tende alla semplificazione dei procedimenti. Si individua nello Sportello unico per le attività produttive l'unico punto di accesso per richiedere informazioni sui procedimenti amministrativi e si prevede l'istituzione di centri di assistenza tecnica alle imprese e se ne definiscono le funzioni.
La legge contiene la disciplina dell’attività fieristico-espositiva, la sospensione volontaria, le variazioni, il sub-ingresso e la cessazione delle attività di commercio, la disciplina degli orari delle attività commerciali, della pubblicità dei prezzi, delle vendite straordinarie e promozionali, di attività di vigilanza e le sanzioni, compreso il sequestro di beni abusivamente posti in vendita su aree pubbliche.

Responsabilità di contenuti, immagini e aggiornamenti a cura dell'Ufficio Stampa del Consiglio regionale della Toscana