Per migliorare l’esperienza di navigazione delle pagine e la fruizione dei servizi online, questo sito utilizza cookie tecnici e analitici.
Questo sito permette inoltre l’utilizzo di cookie di terze parti per funzionalità quali la condivisione e la visualizzazione sui social media.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando su collegamenti nella pagina acconsenti all’uso di questi cookie.
Per informazioni sui cookie e su come eventualmente disabilitarli, leggi la Cookie policy dei siti del Consiglio regionale della Toscana.
» Ufficio stampa » Comunicati » Comunicato Indietro

COMUNICATO STAMPA  n. 1186

 
dal   
  al     
 

Arte: alla scoperta di ‘Fonderie e Ferriere dell’Alta Maremma’ con i disegni di Dino Petri

Inaugurata la mostra in sala Gonfalone di palazzo del Pegaso. Giani: “il lavoro di ricerca di Petri spinge a creare un vero e nuovo valore per la Toscana”

 

di Paola Scuffi, 5 novembre 2018

 

 Quaranta disegni realizzati dal vero da Dino Petri, per scoprire e apprezzare il patrimonio di archeologia industriale delle Colline Metallifere e della Val di Cornia, in una suggestiva riconciliazione tra due realtà antitetiche, ovvero ‘Fonderie e Ferriere dell’Alta Maremma’, mostra inaugurata questo pomeriggio – lunedì 5 novembre – in sala Gonfalone di palazzo del Pegaso.
 
“Mi immagino Dino Petri viaggiare per l’Alta Maremma, fermarsi a scrutare con occhio sapiente questi luoghi che per i più non hanno niente da dire e iniziare a disegnare pezzi di archeologia industriale e mineraria che il suo tratto rende poetici – ha commentato il presidente del Consiglio regionale, Eugenio Giani – Questa esposizione non è come le altre: essa porta con sé il sapore di una Toscana molto antica, che però ha dispiegato i suoi effetti fino al secolo appena passato, raccontandoci una parte importantissima della nostra storia locale”.
 
“Alcuni degli edifici ripresi da Petri sono oggi ristrutturati, come nel caso dell’attuale Fonderia Leopolda, conosciuta come il Teatro di Follonica; altri invece sono ancora dei ruderi”, ha continuato il presidente, parlando della mostra come di un’occasione unica per riflettere sul recupero, la valorizzazione e la gestione dei siti di archeologia industriale, che coinvolge differenti soggetti: dalla Regione alle amministrazioni locali, dagli enti parco alle associazioni sul territorio.
“Grazie al lavoro di ricerca di Petri – ha concluso Giani – la sua arte ci spinge a creare un vero e nuovo valore per la Toscana”.
All’inaugurazione della mostra, che potrà essere visitata fino al 16 novembre prossimo (da lunedì a venerdì 10.00-1200 e 15.00-19.00; sabato 10.00-12.00), sono intervenuti, oltre all’autore, Oris Carrucoli, presidente del Centro studi storici ‘Agapito Gabrielli’, Luisa Dallai dell’Università di Siena e gli amministratori delle aree delle Colline Metallifere e della Val di Cornia.

Responsabilità di contenuti, immagini e aggiornamenti a cura dell'Ufficio Stampa del Consiglio regionale della Toscana