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COMUNICATO STAMPA  n. 0785

 
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Regionalismo differenziato: approvate proposta di risoluzione Pd e Art.1–Mdp e mozione Lega

I documenti votati dall’assemblea al termine del dibattito. La risoluzione approvata con il voto favorevole di Pd e Art.1-Mdp e l’astensione delle opposizioni. La mozione con il voto favorevole di Pd e Lega, astenuti tutti gli altri gruppi

 

di Camilla Marotti e Paola Scuffi, 17 luglio 2018

 

Approvati al termine del dibattito sul regionalismo differenziato due atti presentati all’assemblea. La proposta di risoluzione firmata da Leonardo Marras, Pd e dal capogruppo di Art.1-Mdp, Serena Spinelli,  è stata votata dai gruppi firmatari con l’astensione delle opposizioni. La mozione presentata dalla Lega, e firmata da Marco Casucci e da Elisa Montemagni, è stata votata anche dal Pd con l’astensione di tutti gli altri gruppi.
 
La risoluzione condivide e approva il contenuto della comunicazione della Giunta, con particolare riferimento alle materie individuate per l’attribuzione di maggiori forme di autonomia.
 
L’atto impegna l’esecutivo toscano nell’azione intrapresa per l’attribuzione della maggiore autonomia, così da portare avanti i relativi passaggi procedurali per l’intesa con il Governo, propedeutica per la legge parlamentare di attribuzione dell’autonomia differenziata. 
 
La Giunta regionale è impegnata, al contempo, ad attivare il coinvolgimento degli enti locali mediante il Consiglio delle autonomie locali e il tavolo di concertazione istituzionale, nonché delle parti sociali e delle rappresentanze della società civile, anche mediante lo svolgimento di consultazioni del tavolo di concertazione generale.
 
Infine, l’esecutivo regionale deve assicurare il pieno coinvolgimento del Consiglio regionale nel prosieguo delle procedure per l’attribuzione dell’autonomia differenziata, effettuando a tal fine periodiche comunicazioni in merito all’andamento del procedimento.
 
Il regionalismo differenziato, precisa la risoluzione, consente alle regioni più virtuose di “realizzare appieno le proprie potenzialità, massimizzando, in termini di efficienza, il proprio valore aggiunto”, e sotto diverso profilo può “spingere le altre regioni a migliorarsi in termini di efficienza, per ottenere le medesime forme di autonomia”.
   
La risoluzione, che muove comunque dagli indirizzi espressi dal Consiglio con la risoluzione presentata dal Pd e votata dall’assemblea il 13 settembre 2017, prende quindi in esame le materie per le quali la Regione intende avviare il negoziato con il Governo per giungere all’intesa di cui all’art. 116 co.3 della Costituzione: salute, governo del territorio, ambiente, beni culturali, lavoro, autonomie locali, accoglienza dei richiedenti asilo e rifugiati, istruzione, formazione, coordinamento della finanza pubblica e porti.
 
La mozione della Lega, ricordato l’obiettivo di ottenere una maggiore autonomia regionale, prende atto dei contenuti della comunicazione della Giunta. L’atto impegna il governo toscano “ad avviare, in una fase antecedente la consultazione con gli enti locali, un confronto serrato con il Consiglio regionale, attraverso la costituzione di un gruppo di lavoro partecipato da tutte le forze politiche del Consiglio regionale e da un membro della Giunta delegato, allo scopo di integrare e perfezionare ulteriormente la richiesta di ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia, individuando meglio le materie oggetto di tale richiesta”.
 
 
 
 

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