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COMUNICATO STAMPA  n. 0299

 
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Tav Firenze: interrogazione Sì-Toscana sullo stato del progetto

Lo scavalco di Campo di Marte, la stima aggiornata dei costi complessivi, il rischio di danni agli edifici tra quesiti posti alla Giunta regionale

 

11 aprile 2018

 

Firenze– Nodo Alta velocità di Firenze: è stato l’assessore Vittorio Bugli a illustrare all’aula la risposta della Giunta regionale all’interrogazione di Sì-Toscana a sinistra. I dettagli del progetto dello scavalco di Campo di Marte, la stima aggiornata dei costi complessivi dei lavori per il nodo fiorentino dell’alta velocità, il rischio di danni al “patrimonio edilizio e monumentale” di Firenze e la presenza di adeguate coperture finanziare. Questi i punti dell’interrogazione presentata da Tommaso Fattori e Paolo Sarti, con una conclusiva richiesta in merito alla disponibilità a una “sostanziale revisione della gestione nel nodo AV di Firenze, valutando soluzioni alternative”.
Nella riunione del 10 marzo, ha spiegato l’assessore Bugli, Rfi, “oltre a impegnarsi a mettere a punto soluzioni di breve periodo, ha fatto presente di avere in corso uno studio per ulteriori interventi infrastrutturali”. Tra questi, “lo scavalco di Firenze Campo di Marte, finalizzato a eliminare i conflitti oggi esistenti fra i treni regionali in direzione Arezzo e l’alta velocità”. L’accordo del 2011 “dovrà essere aggiornato e rivisto, anche alla luce dello sviluppo del sistema delle tranvie”. Presto, nel mese di aprile, si terrà un nuovo incontro con Rfi (Rete ferroviaria italiana), dopo la conclusione dell’iter autorizzativo per l’utilizzo delle terre di scavo. Quanto alle stime dei costi complessivi, “dai dati del monitoraggio previsto dall’accordo di programma quadro stipulato con il ministero delle infrastrutture e dei trasporti, questi risultano pari a 1miliardo e 612milioni di euro, con un avanzamento dei lavori al 49,97 per cento: 805milioni e 500mila euro per opere già realizzate, altri 806milioni e 500mila euro per opere ancora da realizzare”.
In relazione agli aspetti ambientali, si è previsto “un ampliamento sulla fascia di subsidenza”, inizialmente individuata da un minimo di 50 fino a 90 metridall’asse delle gallerie. Ampliamento che ha portato ad aumentare di 71 unità gli edifici e le infrastrutture monitorate, “da 206 a277”. Sono state aggiunte, ha spiegato ancora Bugli, anche modalità di monitoraggio radar e satellitare a quelle topografiche già previste. L’assessore ha quindi fatto riferimento all’articolo 49 della convenzione Rfi-Nodavia e alla polizza assicurativa attualmente vigente, quella “con la compagnia Swiss Re, con un massimale di 5milioni di euro per evento e 20milioni di euro per durata, integrata per massimale per evento fino a 20milioni di euro”.
Quanto alla intenzione di valutare soluzioni alternative per l’alta velocità, la Giunta ricorda il tentativo, fatto da Rfi nel 2016, di proporre una nuova ipotesi di soluzione, con il mantenimento dell’alta velocità su Santa Maria Novella e Campo di Marte e la realizzazione del solo sottoattraversamento Rifredi-Campo di Marte. Dal confronto che ne è scaturito, “con il Comune di Firenze, i comuni limitrofi e Rfi”, si è arrivati alla “soluzione progettuale condivisa, che conferma la realizzazione del passante sotterraneo, la centralità della stazione di Firenze Santa Maria Novella e la realizzazione della stazione Foster secondo il progetto originario, prevedendo modifiche alle aree esterne alla stessa stazione, atte ad una più funzionale integrazione modale tra ferro, gomma e tranvia”.
Risposta insoddisfacente, secondo il capogruppo Tommaso Fattori: “Nessuna volontà di valutare soluzioni alternative, assoluta vaghezza sui progetti di scavalco e sottoattraversamento, costi spaventosi e con gli interventi aggiuntivi si va verso i due miliardi di euro. E si capisce che non ci sono sufficienti coperture assicurative”. Questo in un contesto “complicato”, spiega Fattori, “con Condotte sull’orlo del fallimento, gli operai in sciopero”. Fattori ha ricordato il punto di vista del gruppo “sull’inutilità di questa opera e l’utilità di una soluzione di superficie, che costerebbe infinitamente meno e avrebbe gli stessi effetti in termini di efficienza”. (s.bar)
  

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