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COMUNICATO STAMPA  n. 1207

 
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Sanità: fibromialgia, mozione unanime per aiutare i malati

L'atto presentato dalla Lega Nord. La consigliera Montemagni: "Malattia fantasma e invalidante". Servono permessi da lavoro per chi si deve curare ed esenzione dal pagamento dei ticket

 

2 dicembre 2015

 

Firenze – L'aula ha approvato all'unanimità la mozione presentata dalla Lega Nord per il riconoscimento della fibromialgia come malattia invalidante. Ad illustrare l'atto la consigliera Elisa Montemagni, firmataria con il capogruppo Manuel Vescovi, che ha parlato di "una malattia fantasma, che costringe a letto per alcuni periodi dell'anno, e che non riconosciamo". La fibromialgia è una complessa malattia reumatica cronica che, come richiamato in mozione, causando dolori fortissimi determina una condizione di invalidità che può compromettere notevolmente la qualità della vita. "Colpisce solo nel nostro paese quasi 4 milioni di persone, per il 90 per cento donne adulte", ha detto ancora Montemagni. La mozione approvata impegna la Giunta ad attivarsi perché a livello nazionale siano approvate le norme per riconoscimento della malattia: la patologia è riconosciuta dall'organizzazione mondiale della sanità dal 1992 e considerata dal parlamento europeo, fin dal 2009, malattia rara e di non facile diagnosticabilità. Il presidente Rossi e la Giunta sono cioè impegnati ad adoperarsi per il riconoscimento di permessi di astensione dal lavoro per la cura della sintomatologia e per l'esenzione dal pagamento dei ticket e dei farmaci eventualmente prescritti. La mozione impegna poi a costituire un registro regionale; a promuovere lo sviluppo per programmi di raccolta dati e percorsi nelle strutture sanitarie regionali; a provvedere all'assegnazione di un codice di esenzione regionale per le prestazioni fruibili da pazienti affetti da fibromialgia riconosciuta. Prevista una corretta campagna informativa rivolta anche ai medici di base. Infine, la mozione approvata fa riferimento anche ai risultati di uno specifico gruppo di lavoro costituito presso il Consiglio sanitario regionale, per lo studio di modalità diagnostiche e di percorsi terapeutici che migliorino l'accesso alla diagnosi e nelle Asl dei pazienti fibromialgici. Andrea Quartini, M5s, ha parlato di "patologia dove non è facile identificare parametri di diagnosi certa" e che in casi gravi può dare forti sofferenze. Dal consigliere alcune notizie: "si fanno anche terapie a base di cannabis, ma solo a Careggi; c'è poi Siena, ma qui sono riservate solo a chi vive in quel comune". Quartini ha anche ricordato la mozione sulla fibromilagia approvata dal Consiglio lo scorso anno, con un richiamo ad attuare quanto previsto in quall'atto. La consigliera Serena Spinelli (Pd), annunciando il voto positivo, ha invitato a tenere presenti occasioni e sedi importanti, come ad esempio "la Conferenza Stato-Regioni, per aggiornare i Livelli essenziali di assistenza". Oltre la mozione del 2014, Spinelli ha ricordato il parere del 2015 del Consiglio: "E' una sensibilità presente nella regione Toscana; giusto potenziare l'attenzione sui percorsi formativi e sanitari". (Cam)

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