Covid-19: il dibattito sull’informativa e la replica di Giani
Gli interventi di Irene Galleti (M5s), Stefano Scaramelli (Italia Viva), Francesco Torselli (FdI), Vincenzo Ceccarelli (Pd), Marco Stella (Forza Italia) e Elisa Montemagni (Lega) e l'intervento conclusivo del presidente
di Ufficio Stampa e Paola Scuffi, 28 ottobre 2020
- "Quanto ci ha riferito il presidente Giani non è esattamente quello che mi aspettavo", dice la capogruppo del Movimento 5 stelle,
Irene Galletti. "Abbiamo bisogno di dati aggiornati su tutti gli aspetti della situazione, che è in continua evoluzione, al punto che sarebbe opportuno un aggiornamento continuo e una partecipazione di tutte le forze politiche a tutti i passaggi informativi. Parlo di domande che avrebbero già dovuto avere una risposta: a che punto siamo con le terapie intensive, anche in previsione, a breve, del picco dell'influenza stagionale? Ne va della vita e della morte delle persone. E ancora: le Usca dovevano essere già tutte operative in questo momento, perché non si è provveduto prima? Gli operatori ci dicono che le assunzioni sono bastate appena a colmare le quiescenze e le carenze già esistenti. Troppe persone si trovano sequestrate in casa per giorni e non riescono ad avere risposta dei tamponi per giorni". La consigliera chiede poi sui trasporti: “Alle Regioni sono demandate dalla Costituzione la gestione della sanità e dei trasporti. Il Governo nazionale ha erogato soldi: come sono stati spesi? E quanti soldi sono arrivati sul conto di Estar con le donazioni che noi come Movimento 5 stelle cercammo di promuovere?”
Il vicepresidente
Stefano Scaramelli, capogruppo di Italia Viva ringrazia Giani per "l'opportunità di essere informati su quanto sta accadendo: abbiamo voglia di dare un contributo, supporto e piena fiducia per quello che il presidente sta facendo insieme agli operatori sanitari e al mondo del volontariato". Quello che serve, ora, "è l'interfaccia con il mondo economico", perché, sostiene Scaramelli, "il Dpcm uscito domenica ha prodotto un cortocircuito molto pericoloso. Si doveva dare una stretta, ma si doveva e si poteva fare diversamente, anche avvalendosi di dati scientifici più puntuali". Quello che Italia Viva chiede a Giani è di "farsi carico in conferenza Stato-Regioni, con l'autorevolezza della Toscana e delle risposte che la nostra regione è in grado di dare, perché non possiamo permetterci la stretta sulle attività commerciali, bar e ristorazione". Quelli che soffrono in assoluto di pù, continua Scaramelli, "sono i nostri ragazzi, costretti a casa a studiare su un tablet. La misura della scuola a distanza al 75 per cento è irragionevole. Stiamo bruciando il futuro di una generazione. I nostri ragazzi possono essere responsabilizzati, la Regione Toscana deve pretendere la didattica in presenza".
Anche per il capogruppo
Francesco Torselli (Fratelli d'Italia), “l'inizio della sua guida della Regione, che l'ha visto in prima linea in piazza a fianco delle categorie produttive di chi vuole far sentire la propria voce, è un merito che non abbiamo problemi a riconoscerle e che rende orgogliosi anche noi che stiamo dall'altra parte in questo Consiglio regionale”. Restano due domande, prosegue Torselli: "Se è vero che salgono i contagi, non altrettanto sale il numero degli ammalati. E se siamo diventati così bravi a raccontare l'evoluzione di questo virus, perché non siamo stati così bravi negli ultimi sei mesi, quando sono è stato preso mezzo provvedimento sull'evoluzione della gestione di questo virus? Non esiste una evidenza scientifica che ci dica che nei bar, nelle piscine, nelle palestre e nei teatri c'è un contagio maggiore: chiudere questi settori è stata una boiata pazzesca, dopo aver chiesto da maggio interventi economici per scongiurare la chiusura". C'è un'altra evidenza, aggiunge Torselli: "Chi perde la vita per questa malattia sono persone anziane con almeno tre patologie pregresse. Se dobbiamo investire un euro, dobbiamo farlo per proteggere queste categorie". E sul piano politico: "Reputo un po' surreale ascoltare in quest'aula forze politiche che stanno al governo parlare e dire qui che i provvedimenti del governo sono vergognosi. Anche lei presidente - chiude Torselli - ci dica se sta col Governo o con i ristoratori".
Il capogruppo del Partito democratico,
Vincenzo Ceccarelli, ribadisce che "la prima emergenza è fermare il virus, perché senza salute non c'è ripresa economica. Nella prima fase, la nostra Regione ha dato risposte efficaci e non ho dubbi che riuscirà ancora a farlo, per quanto questa ondata potrebbe essere ancora più difficile da contrastare". Pieno supporto "a quello che la Regione sta facendo e che dovrà essere rafforzato", in previsione di una "fase assolutamente impegnativa". Sulle terapie intensive, "se debbo fare una raccomandazione, è vedere come le postazioni sono distribuite, perché in alcune città mi risulta che sono già esaurite. Bene il rafforzamento delle Usca e assunzione di nuovo personale". Tutto quello che si può garantire in presenza, osserva ancora Ceccarelli, "deve avere priorità per la scuola e per il lavoro. I trasporti sono partiti alla riapertura della scuola con 233 mezzi aggiuntivi, mezzi privati prestati al tpl". Il capogruppo annuncia un atto collegato alla comunicazione del presidente, "a supporto della sua azione, per chiedere la massima celerità al ristoro delle categorie economiche e per un protagonismo in conferenza Stato-Regioni per tornare ad allentare alcune restrizioni, qualora la curva pandemica lo consentisse".
Anche
Marco Stella (Forza Italia) elogia "la modalità di rapporto e di confronto nuova con questa aula legislativa, che dà la possibilità anche alle forze di opposizione di portare un contributo. Vederla rapportarsi con le forze produttive e dialogare con loro è una esperienza di buona politica che penso debba rendere orgogliosi tutti i consiglieri regionali". Sarebbe semplice, "fare un discorso distruttivo", prosegue Stella, "ma ci dobbiamo chiedere perché il trasporto pubblico non è stato organizzato, perché le terapie intensive non sono state organizzate", fino a "perché non si è pensato di proibire la mobilità verso l'estero o a chiudere la movida in estate, a tutelare gli anziani e i malati cronici, tenendoli a casa?". Stella chiede anche se "è vero che i tamponi li contiamo due volte?". Infine, una richiesta specifica alla Regione: "Per favore, togliamo il click-day per i bandi regionali: dire che per partecipare ad un bando in un momento come questo bisogna partecipare per primi è la cosa più aberrante".
Pe la capogruppo della Lega,
Elisa Montemagni, "il tema attuale sarebbe da dividere in due: da una parte il punto di vista sanitario, dall'altro il punto di vista economico, senza contare che bisogna pensare anche a tutti coloro che avranno bisogno di cure al di fuori dell'emergenza Covid. Bisogna liberare il più possibile i reparti per dare un servizio efficiente a tutti i cittadini che ne avranno bisogno, anche in considerazione delle liste di attesa, che sono ancora troppo lunghe". Sull'epidemia, "c'è da pensare a un rafforzamento fatto di test rapidi, soprattutto nelle Rsa e nelle scuole. Il sistema di tracciamento è ancora troppo lento, così come siamo indietro nell'assunzione di nuovi medici. I vaccini anti influenzali sono carenti, anche per chi ha più di 75 anni. E i medici di base hanno bisogno di Dpi, che scarseggiano". Sulla scuola: "Ci sono aree della nostra regione che non hanno ancora la connessione adeguata per le lezioni a distanza. Dobbiamo adoperarci per garantire l'istruzione in presenza". Infine, una richiesta al Consiglio: "Quest'assemblea deve dare mandato preciso al presidente Giani per andare da Conte a dirgli chiaramente che questo Dpcm va rivisto, perché non basta il sostegno alle manifestazioni, bisogna portare in maniera forte e decisa le istanze dei nostri cittadini sul tavolo romano".
“Grazie per questo dibattito costruttivo e incalzante”. Così il presidente della Giunta regionale,
Eugenio Giani, è intervenuto nella replica al dibattito sulla situazione emergenziale in corso. Come richiesto da alcuni consiglieri, “cercherò di dare maggiore conto dei dati, contando sul supporto fondamentale della nostra Agenzia regionale di Sanità”. E passando in rassegna i vari settori, Giani ha assicurato un occhio di riguardo in particolare alla scuola, quindi alla didattica a distanza, e all’impegno della Regione per potenziare la connettività anche utilizzando le risorse europee. “Il recente Dpcm non contiene misure irrazionali, al contrario si pone l’obiettivo di evitare un generalizzato lockdown”, ha proseguito il presidente della Giunta regionale, “e sta a noi calibrarne i diversi interventi nel modo più efficace”. “Cercherò di essere all’altezza del ruolo come presidente di tutta la Regione”, ha affermato ancora Giani rivolgendosi ai consiglieri di opposizione, invitandoli a continuare ad essere di stimolo, “nella convinzione che potremmo fare un pezzo di strada insieme, anche perché ho la netta percezione che questo Consiglio regionale è pronto a farsi carico delle responsabilità, in un momento così difficile”. “Il prossimo fine settimana, che coincide con la ricorrenza dei defunti”, ha concluso Giani, “sarà un momento delicato nel quale occorreranno comportamenti responsabili da parte di tutti, per evitare che la curva dei contagi diventi senza controllo”.
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