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COMUNICATO STAMPA  n. 940

 
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Regione: Documento economia e finanzia 2020, quadro stabile e risorse per 3,75miliardi nel triennio

Illustrato in Aula dal presidente della commissione Affari istituzionali Giacomo Bugliani (Pd)

 

di Ufficio stampa, 30 luglio 2019

 

Un quadro finanziario sostanzialmente stabile, con risorse in bilancio di circa 3miliardi e 750milioni nel triennio: 1,35miliardi nel 2019, 1,2miliardi nel 2020 e 2021.Cinque settori di intervento: il rilancio degli investimenti pubblici per infrastrutture, sanità e difesa del suolo; il sostegno agli investimenti privati per l’innovazione e l’economia circolare; la formazione per una migliore qualità del lavoro e per superare il mismatch tra domanda ed offerta; l’attivazione di varie misure per favorire l’accesso al credito delle Pmi (Garanzia Toscana); rafforzamento della competitività sui mercati internazionali (il marchio Toscana).
È lungo queste linee che si muove il Documento di economia e finanza regionale (Defr) 2020, illustrato dal presidente della commissione Affari istituzionali Giacomo Bugliani (Pd).
 
Nel Documento, dichiara Bugliani, si rileva il raffreddamento del ciclo economico globale. Le stime del PIL toscano sono +0,4 per cento nel 2019, +0,6 per cento nel 2020 e +0,8 per cento nel 2021. Preoccupa in modo particolare il crollo degli investimenti che, anche per la Toscana, cumulando i valori degli ultimi dieci anni, fa mancare qualcosa come almeno 50miliardi di euro nello stock di capitale. La battuta di arresto degli investimenti privati e pubblici è pari a -0,6 per cento nel 2019.
 
A fronte di questi scenari, continua il presidente della prima commissione, la Regione ha sottoscritto una larga intesa con le forze sociali per lo sviluppo della Toscana, favorendo in particolare l’inserimento dei giovani nel mercato del lavoro e puntando sulle politiche dei fattori produttivi che insistono nel territorio. Inoltre, la Regione intende perseguire l’obiettivo prioritario di una riduzione drastica delle emissioni puntando su una Toscana ‘Carbon Neutral’ al 2050 e, più in generale, procedere all’attivazione di processi di economia circolare.
 
C’è da registrare, continua Bugliani, un leggero aumento delle entrate sanitarie (+ 1,3 per cento), una riduzione fisiologica dei finanziamenti comunitari per la conclusione del ciclo di programmazione, la stabilità nelle entrate tributarie proprie. La riduzione dello stock del debito, sceso fino a 38milioni, sarà seguita da un aumento previsto di 131milioni nel 2019, di 115milioni e di 107milioni nel 2020 e 2021 per finanziare gli investimenti.
 
La Conferenza delle Regioni, nel proprio parere sul Def 2019, ha invitato il Governo a spingere sugli investimenti e ad anticipare l’utilizzo dell’avanzo di amministrazione, che adesso è possibile solo dal 2021. Un nuovo patto per la salute, la certezza delle risorse per il fondo nazionale trasporti e il recupero del mancato introito per la ‘rottamazione’ delle cartelle inferiori ai mille euro, sono gli altri temi sollevati da quel parere. Sarà con la notadi aggiornamento, che la Giunta regionale proporrà al Consiglio entro il mese di ottobre, che gli obiettivi programmatici dei 24 progetti in cui il Defr è articolato saranno meglio specificati.

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