COMUNICATO STAMPA n. 1277
Aeroporto Peretola: in Aula risoluzione per variante automatica al Pit (2)
Gli interventi di Andrea Pieroni (Pd), Irene Galletti (M5S), Jacopo Alberti (Lega), Nicola Ciolini (Pd), Antonio Mazzeo (Pd), Elisabetta Meucci (Pd)
di Ufficio stampa, 21 novembre 2018

“Nessuno ha mai messo in discussione che sull’aeroporto di Firenze dovessero essere fatti gli interventi necessari a renderlo sicuro per i cittadini, i piloti, gli operatori – ha sottolineato
Andrea Pieroni (Pd) – Chiedo al mio presidente di portare in tutte le sedi la voce della Toscana, così come è stata sintetizzata nella risoluzione approvata il 25 novembre 2015. Assicuriamo così non solo un aeroporto adeguato e sicuro a Firenze, ma garantiamo a tutta la Toscana un balzo in avanti del suo intero sistema infrastrutturale”. A suo parere il sistema aeroportuale toscano deve svilupparsi in modo coerente con le funzioni specialistiche svolte dai due scali, con Firenze ‘city airport’ legato a un traffico
business e Pisa un aeroporto intercontinentale legato soprattutto a un traffico
low cost. In questo quadro dovrà essere monitorata con attenzione la qualità del nuovo lavoro che verrà creato.
“Non è soltanto una nuova pista, si tratta di un nuovo aeroporto. Questo percorso doveva essere abbandonato molto tempo fa, perché non è sostenibile” ha replicato
Irene Galletti (M5S), che ha dichiarato di avere molta fiducia nelle valutazioni che saranno fatte in sede ministeriale in termine di costi e benefici. “Non potete illudere i cittadini su uno sviluppo che Pisa non vedrà, se Peretola andrà avanti sul proprio percorso”.
L’abbandono dell’aula al momento del voto è stato annunciato da
Jacopo Alberti (Lega), contestando il “mandato in bianco” dato al presidente Rossi per la modifica al Pit. “E’ veramente anomalo - ha osservato - che una maggioranza chieda il voto delle opposizioni su uno strumento di variante urbanistica”.
“Arriverà un momento in cui ci direte come la pensate e una responsabilità ve la prenderete” ha replicato
Nicola Ciolini (Pd), sottolineando inoltre la necessità di inserire i sindaci della piana nell’Osservatorio ambientale per favorire la partecipazione.
“Non prendete in giro i cittadini toscani. Oggi c’è da fare una scelta chiara. Dare al presidente Rossi oppure no la possibilità di andare avanti in un’opera strategica per il futuro della nostra regione” ha dichiarato
Antonio Mazzeo (Pd). A suo parere la centralità di Pisa passa attraverso lo sviluppo dell’intero sistema integrato, indispensabile per dare risposte occupazionali a quel territorio e allo sviluppo di tutta la costa.
“Siamo ad un puntoin cui c’è già stata la Via e si valuta il rispetto delle prescrizioni – ha osservato
Elisabetta Meucci (Pd) – Forse il dibattito politico dovrebbe cambiare e tenerne conto, senza scendere in chiacchiere da bar sul fatto che gli aeroplani devono scendere in sicurezza”. Meucci ha rilevato inoltre che la risoluzione non incide sulla disciplina dei beni sottoposti a vincolo paesaggistico e che l’investimento è pari a 520 milioni, di cui poco più di cento sono a integrazione delle risorse private. “Sembra avere più importanza il fosso Smeraldino che 1100 abitanti con il passaggio degli aerei a 150 metri sulla testa – ha aggiunto – La nuova pista ne toccherà settanta”.
Responsabilità di contenuti, immagini e aggiornamenti a cura dell'Ufficio Stampa del Consiglio regionale della Toscana