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COMUNICATO STAMPA  n. 0064

 
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Accorpamenti istituti professionali: il caso Pistoia in Consiglio

Respinta dalla maggioranza una mozione di Giovanni Donzelli (FdI) che chiedeva di lasciare autonome le scuole

 

20 gennaio 2016

 

Firenze– Respinta dall’aula una mozione che chiedeva di ripensare l’accorpamento dell’Istituto tecnico agrario “D. Anzilotti” di Pescia, l’Istituto professionale per l’agricoltura e l’ambiente “B. De Franceschi” di Pistoia e l’Istituto professionale per l’industria e l’artigianato “A. Pacinotti” di Pistoia. L’atto, presentato da Giovanni Donzelli(FdI), chiedeva di rivedere la deliberazione del Consiglio provinciale di Pistoia, che prevedeva la fusione degli istituti con la creazione di un’unica autonomia scolastica con sede presso l’attuale Istituto “B. De Franceschi” di Pistoia. Donzelliha spiegato che “gli istituti agrari devono esser riconosciuti autonomi a prescindere dal numero degli studenti iscritti, per la complessità organizzativa che comporta la gestione dei lavoratori didattici e dei macchinari e per il forte intreccio di relazioni con il mondo produttivo e le associazioni di categoria”. Questo tanto più in una realtà dove il florovivaismo è un settore trainante.
Massimo Baldi(Pd) ha annunciato voto contrario del suo gruppo spiegando che l’accorpamento è l’unica strada “per garantire a questi istituti una dirigenza stabile, senza riconsegnarli a una reggenza”. Irene Galletti(M5S) ha annunciato voto favorevole, invitando “a riprendere in mano la questione perché un approfondimento può favorire le scelte migliori, anche nel caso di un accorpamento”. Anche Roberto Salvini(Lega nord) ha annunciato voto favorevole “perché è un controsenso mettere insieme scuole che si occupano di agraria con quelle che si occupano di industria; sono scuole in cui si deve insegnare al meglio il mestiere”. L’atto è stato respinto con i voti contrari della maggioranza. (cem)

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