COMUNICATO STAMPA n. 1027
Teatro: in scena "Il Milite Ignoto" di Mario Perrotta
Giovedì 19 novembre, al Puccini "Il Milite Ignoto" di Mario Perrotta. Giani: "Non solo uno spettacolo teatrale ma l'omaggio della Toscana a ciò che avvenne 100 anni fa"
11 novembre 2015
Firenze – Il tentativo di raccontare in un solo corpo il dramma linguistico che si scatenò in trincea sul fronte italiano durante la prima guerra mondiale. Così
Mario Perrotta ha spiegato questa mattina il compito del suo lavoro “Milite ignoto quindicidiciotto” ai giornalisti in Consiglio regionale.
“Questo spettacolo – ha detto il presidente del Consiglio regionale
Eugenio Giani – è un omaggio della Toscana a ciò che avvenne cento anni fa”. “Si offre l’opportunità – ha aggiunto Giani - di parlare del centenario dell’ingresso dell’Italia nella prima guerra mondiale, nel 1915, un conflitto che sconvolse l’Europa. Scomparvero tre Imperi, il prezzo di questo rocambolesco cambiare delle geografie del mondo fu di 660mila morti che non morirono a difesa del proprio territorio ma tutti concentrati ai nostri confini. Un’intera generazione fu falcidiata, spesso senza sapere il perché”.
Il titolo ‘Milite Ignoto’ è stato scelto nel senso di dimenticato in quanto essere umano con nome, cognome, faccia e voce.Si tratta di uno spettacolo attento alle piccole storie, agli sguardi e alle parole di singoli uomini che hanno vissuto e descritto quegli eventi dal loro punto d’osservazione. “Voglio raccontare il dramma linguistico della gente – ha detto Perrotta - il fatto che molti soldati furono mandati in trincea ognuno con il suo dialetto, senza sapere dell’esistenza del resto d’Italia. Molti morivano perché non capivano gli ordini dei loro superiori”. “Il mio personaggio – ha concluso - da solo parla tutte le lingue d’Italia, intorno a lui sono morti tutti, lui ha perso coscienza di sé ma ha acquisito le vite degli altri morti”. “Il milite ignoto”che va in scena il 19 novembre al teatro Puccini di Firenze, fa parte di un dittico con “Prima guerra quattordici diciotto” che invece ha luogo a Certaldo il 18 novembre e che racconta il fronte austriaco in lingua italiana.
Lorenzo Luzzetti, direttore artistico del Teatro Puccini, ha parlato di una “riflessione sul dramma umano della guerra”. “Non vogliamo celebrare vittorie – ha detto – né parlare di sconfitte”. Luzzetti ha ricordato che saranno tre gli spettacoli dedicati al tema della guerra, dopo Milite Ignonto, in scena il 4 dicembre “L’ultima estate dell’Europa” di Giuseppe Cederna e il 21 aprile “Il soldato” con Marion d’Amburgo.
Stefania Costa direttore generale del teatro ha concluso parlando del coinvolgimento delle scuole e dell’avvicinamento dei ragazzi al tema della guerra.
La rappresentazione è tratta da “Avanti sempre” di Nicola Maranesi e dal progetto “La Grande Guerra, i diari raccontano” a cura di Pier Vittorio Buffa e Nicola Maranesi.
(bb)
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