COMUNICATO STAMPA n. 0022
Riordino Province: il dibattito (3)
Gli interventi di Vanessa Boretti (Pd), Ivan Ferrucci (Pd), Paolo Marini (Rc/Ci), Pieraldo Ciucchi (Gruppo Misto). La replica dell’assessore Vittorio Bugli
13 gennaio 2015
Firenze – “Quello fatto è stato un lavoro difficile e non finisce certo oggi. Il mio giudizio sulla riforma Delrio è sempre stato abbastanza severo perché nato sulla scia di un’onda emotiva”. Così Vanessa Boretti (Pd) che sul riordino delle Province ha detto “si poteva fare un ragionamento più ampio. Occorreva affrontare la riforma, necessaria, con meno superficialità ed entrando più nel merito e nel concreto”. Sulla comunicazione resa dall’assessore Bugli la consigliera ha dichiarato come la Regione “si stia assumendo responsabilità. Occorre darne atto”. “Mi auguro – ha concluso – che il Governo possa ripensare le decisioni prese come quella, spinosissima, delle risorse. Il nostro faro dovrà essere quello di dare una garanzia di avvenire ad ogni forma di lavoro”. “Questo consiglio regionale ha avuto il coraggio, e certo non in tempi sospetti, di porre la questione della governance e del rapporto con gli enti locali”. Così il capogruppo Pd Ivan Ferrucci che sul tema ha dichiarato: “Occorre una riflessione ampia senza che i lavoratori siano le ‘vittime’ di riforme necessarie”. “Si è accelerato lo svuotamento delle Province” ha detto toccando anche il nodo di quelli che “erano chiamati a svolgere funzioni esternalizzate e che sono i primi a soffrire”. “Ben vengano i passaggi annunciati dalla Giunta. Da parte nostra, invitiamo l’assessore ad andare avanti” ha concluso. “Il riordino delle Province qualche danno lo ha già prodotto ed è irreversibile. Mi riferisco ai lavoratori a tempo determinato che hanno preso il lavoro o che lo stanno perdendo”. Così Paolo Marini (Rc/Ci) che riguardo alle funzioni svolte dall’ente locale ha dichiarato essere “frutto di professionalità acquisita negli anni”. “Se non c’è un cambiamento di opinione da parte del Governo – ha detto – non esiste alcuna soluzione. Occorre essere chiari, non possiamo girarci attorno”. Ed ha inoltre evidenziato che la Regione è diventata il “front office di responsabilità che stanno altrove”. “Dobbiamo aprire una discussione sui temi veri. Non voglio essere corresponsabile di quello che succederà nei prossimi mesi” ha concluso. “Il riordino istituzionale è corso parallelamente al tema della rottamazione. Si sono messi i vecchi contro i giovani, le donne contro gli uomini fino a mordere pezzi dell’ordinamento istituzionale senza avere la visione dell’organizzazione che si stava prospettando”. Così Pieraldo Ciucchi (Gruppo Misto) nel corso del dibattito che ha seguito la comunicazione di Giunta. Il consigliere ha detto che il tema di oggi si “inserisce in un contesto in cui si discute, tra l’altro, di un nuovo sistema dell'ordinamento, con un Senato non eletto, e una nuova legge elettorale”. “Tutto questo è destinato a franare e franerà – ha avvertito – perché non reggerà la prova delle sfide che saremo chiamati ad affrontare nei prossimi anni”. E sul nodo dei lavoratori delle Province ha domandato: “Quando mai si è visto un processo di riforma che mette in discussione i dipendenti? Li invito a restare allarmati ma li invito anche ad andare a Roma. Quello è l’indirizzo giusto” ha concluso affermando che “senza una visione di Paese, non andremo da nessuna parte”. Nel corso della sua replica l’assessore Vittorio Bugli ha ringraziato l’Aula per il dibattito: “faremo tesoro di quanto emerso”. Quindi ha ribadito la volontà di inviare “in tempi brevi” la proposta di legge al Consiglio. (f.cio) – FINE -
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