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COMUNICATO STAMPA  n. 0188

 
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Parlamento studenti: insieme per il futuro sulla strada della legalità

Incontro a Palazzo Panciatichi con don Luigi Ciotti e Giancarlo Caselli. Saluti istituzionali di Giuliano Fedeli, Daniela Lastri e Andrea Cappelli

 

5 marzo 2013

 

 Firenze – “Tutti uniti per la legalità. Ricorda coloro che caddero lottando per costruire un’altra storia e un’altra terra”. Questo il mega striscione del Parlamento degli studenti che questo pomeriggio ha colorato l’Auditorium di Palazzo Panciatichi, per accogliere don Luigi Ciotti, presidente nazionale di Libera, e Giancarlo Caselli, procuratore di Torino.
Sulla strada della partecipazione, per non essere “cittadini a intermittenza”, il Parlamento regionale degli studenti, istituzione rappresentativa e democratica delle scuole della nostra regione, ha acceso i riflettori sulla legalità.
“Vogliamo mandare un messaggio forte da questa nostra bella regione – ha esordito il presidente del Parlamento Andrea Cappelli – Chiediamo alla politica di assumere un ruolo guida in tutti i campi, a partire dalla legalità. Il futuro è nelle mani di tutti noi, partiamo dalle nostre vite e dai nostri cuori, uniamoci tutti insieme e diamo slancio al nostro bisogno di riscatto”.
Nei saluti istituzionali il vicepresidente del Consiglio regionale Giuliano Fedeli aveva parlato di giornata bella e importante, caratterizzata dalla legalità e soprattutto dalla speranza. “Siete il  nostro futuro – ha affermato rivolgendosi ai ragazzi del Parlamento – aiutateci a costruire un mondo migliore, nelle scelte di ogni giorno, per dare corpo alla libertà e alla democrazia”.
“Alle istituzioni il compito di tenere alta l’attenzione contro le mafie, che sono tra noi in modo consistente e in modalità nuove”, ha affermato Daniela Lastri, consigliera dell’Ufficio di Presidenza dell’Assemblea toscana, ricordando la strage dei Georgofili venti anni fa ed i recenti arresti degli appartenenti al clan dei Casalesi. “E’ indispensabile – ha detto Lastri – promuovere tra i giovani la cultura della legalità, attraverso incontri come questo e anche partecipando il 16 marzo a Firenze, alla giornata della memoria e dell’impegno per le vittime delle mafie”.  
Un percorso da condividere insieme mettendosi davvero in gioco e “graffiando le coscienze degli uni e degli altri in modo chiaro, pulito e trasparente”, come ha sottolineato don Luigi Ciotti, ispiratore e fondatore dapprima del Gruppo Abele, quindi dell’associazione Libera contro i soprusi delle mafie in tutta Italia.
“Grazie a voi per la vostra lettura dei problemi, la vostra fantasia e il vostro impegno – ha detto il sacerdote rivolto ai giovani – Nella difficile situazione di oggi siamo chiamati a non scappare dal presente, quindi ad abitarlo insieme dando ragione alla speranza, unendo ciò che le mafie vogliono dividere, partendo dalla ricerca della verità e diventando capaci di riconoscere e valorizzare il bene, attraverso una nuova forza generatrice tra giovani e adulti, per una politica al servizio del bene comune”. “A tutti noi il compito di costruire una società responsabile, e quell’elenco interminabile di vittime, che un giorno l’anno viene letto, deve scavare le nostre coscienze, ma non basta commuoversi occorre muoversi – ha concluso – perché la spina dorsale della democrazia è la responsabilità, che dobbiamo chiedere alle istituzioni ma anche a ciascuno di noi”.
Sulla stessa lunghezza d’onda il procuratore Giancarlo Caselli, che ha ricordato come la storia della mafia affondi le proprie radici lontano nel tempo e solo nel 1983 si arrivi a prevedere il reato di mafia e la conseguente aggressione ai patrimoni mafiosi. “Combattere la mafia è nell’interesse di tutti – ha affermato – più legalità e meno corruzione si traduce in maggiore qualità della vita; essere in tanti il 16 marzo prossimo vuol dire lavorare insieme per il futuro”. (ps)
 

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