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COMUNICATO STAMPA  n. 0059

 
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Emergenza neve: la comunicazione della Giunta, il dibattito

Gli interventi: Diego Petrucci (FdI), Mario Puppa (Pd), Marco Niccolai (Pd), Vittorio Fantozzi (FdI), Federica Fratoni (Pd), Elisa Montemagni (Lega), Alessandro Capecchi (FdI) e Luciana Bartolini (Lega)

 

di Benedetta Bernocchi e Sandro Bartoli, 26 gennaio 2021

 

“Occorre assicurare ai comuni, indipendentemente da quello che farà il governo nazionale - ha detto Diego Petrucci (FdI), intervenendo nel dibattito sulla comunicazione dell’assessore Monni - le risorse necessarie per far fronte ai soldi spesi per le somme urgenze.  In dieci giorni è caduta tanta neve quanta non ne cade in un intero inverno e questo ha comportato spese abnormi. La fotografia dei danni ad oggi non è attuale, quei danni aumenteranno quando la neve si scioglierà”. Petrucci ha evidenziato che il problema è stato la caduta di migliaia di piante sulle strade e che “la corrente elettrica è mancata per la caduta degli alberi che hanno tranciato i cavi” e anche “le frazioni che sono state isolate e le strade chiuse per il pericolo di caduta di piante sulle auto”. Petrucci ha ribadito che “questo enorme disagio non è dovuto alla neve in sè ma alla mancata manutenzione rispetto al taglio delle piante” e che “occorre anche un intervento strutturale che obblighi gli enti preposti a mettere in sicurezza le aree vicino alle linee elettriche”.

 
“Questi eventi straordinari hanno un loro appesantimento, che è l’abbandono del territorio - ha detto Mario Puppa (Pd) -. Questi danni vanno ristorati, le popolazioni e le imprese vanno sostenute, perché da soli non ce la farebbero, la Regione ha questo impegno istituzionale e anche morale”. Puppa ha aggiunto poi che “c’è un problema legato alla normativa forestale che va rivista. Occorre la messa in sicurezza delle infrastrutture stradali, poi la messa in sicurezza delle linee elettriche e telefoniche con una manutenzione straordinaria”. Da affrontare anche “la partita del dissesto idrogeologico che si evidenzia  quando la neve si scioglie” e infine, il problema creato dalla caduta delle “piante che vanno nel reticolo idrografico e fanno dighe creando rischi”. Puppa ricorda che “la revisione normativa dovrà consentire di mettere in sicurezza le infrastrutture viarie , le linee elettriche e telefoniche, di alleggerire i versanti boschivi nelle aree a rischio dissesto idrogeologico e di ripristinare i dissesti idraulico forestali”. Il consigliere ribadisce la necessità di “un tavolo regionale con Anci e Upi per un confronto che porti alle migliori soluzioni”.
 
Marco Niccolai (Pd) ha aggiunto: “C’è la questione dei ripetitori della telefonia mobile, molti dei quali cessano di funzionare in caso di black out. I gestori dovrebbero assicurare l’approvvigionamento elettrico di queste infrastrutture essenziali”. Secondo Niccolai occorrono approfondimenti anche sugli interventi di Anas. “Sull’emergenza in sé - conclude -  va detto che la colonna mobile è stata fondamentale per sbloccare la situazione e senza di essa la viabiità avrebbe avuto difficoltà ad essere riavviata”. Niccolai ha ringraziato tutte le persone che si sono mosse da più parti del territorio: “Abbiamo una straordinaria ricchezza, fondamentale sia nel supporto alle popolazioni e alle imprese, ma anche per affrontare le difficoltà dei piccoli comuni”.
 
“Non si può negare l’enorme fragilità del territorio - è intervenuto Vittorio Fantozzi (FdI) - Una nevicata non può rappresentare un’emergenza di questa entità, l’emergenza è la politica. Un’attenzione effettiva al territorio, che non c’è stata, avrebbe evitato che un evento di questo genere causasse effetti così gravi”.
 
Federica Fratoni (Pd) ha ricordato l’impegno della Regione su molti fronti, a partire dal sostegno a molti comuni. “Posso dire, avendo vissuto l’emergenza del 2015, la tempesta di vento - ha detto - che Enel in questi anni ha migliorato la capacità di relazione con le istituzioni, ma c’è ancora molto da fare per arrivare ad un miglioramento sostanziale del proprio sistema infrastrutturale nelle zone montane”. “Ben venga - ha aggiunto - il tavolo di confronto. A Enel potremmo chiedere di rivalutare, in alcune zone, un’infrastruttura datata e di iniziare a investire in questa parte della Regione come si fa intorno alle grandi città”. Riguardo alla revisione delle politiche dei tagli, ha concluso, “credo che a questo tavolo dovrebbero sedere anche le Soprintendenze, perché molte di queste zone sono a vincolo paesaggistico”.

“Grazie all’assessore Monni per la dettagliata comunicazione che ha voluto dare di propria spontanea volontà”, ha dichiarato Elisa Montemagni (Lega). “Personalmente mi sono messa a disposizione, perché c’è da fare un grande lavoro. Resto a disposizione: ritiro il mio atto, ho presentato un emendamento alla mozione presentata da Puppa e chiedo di poterla firmare. Ora – ha proseguito Montemagni, resta al centro la questione della cura del territorio. Penso alle persone colpite, agli anziani che sono rimasti 48 ore isolati e irraggiungibili e ringrazio tutti i volontari e perfino i singoli cittadini che come sempre hanno risposto. Bisogna ridare vita a quei territori”.
 
Quello che è urgente, ha sostenuto Alessandro Capecchi (Fratelli d’Italia) è “mettere mano alla situazione reale, che richiede risposte nella quotidianità. Penso ai necessari interventi di prevenzione sulla forestazione: abbiamo un patrimonio immenso, non servono tante commissioni, bisogna mettere mano alle norme regionali. Lo chiedono gli operatori del settore, che conoscono bene lo stato delle cose”.
 
Secondo la consigliera Luciana Bartolini (Lega), “la montagna è fragile per tante motivazioni, c’è bisogno di leggi speciali, penso a una specie di zona franca per le aree montane, per le quali potrebbe essere prevista una semplificazione normativa. Poi servono rimborsi veri, perché le persone sono esasperate, non ce la fanno più”. E sugli impianti sciistici ha dichiarato: “se si riuscisse a far sciare nelle zone gialle, già si risolverebbe una parte del problema”.

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