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Il consigliere regionale di Fdi Paolo Marcheschi: "Confermata la nostra posizione per lo sviluppo aeroportuale toscano"


La consigliera regionale del gruppo misto Toscana per tutti Monica Pecori: "Questo progetto non convince per economicità obiettivo. Ampliamento di Peretola non necessario"


Elisa Montemagni, consigliera regionale Lega: "Il non voto è un voto. Dato prova di essere uniti, diversamente dalla sinistra. Dimostrato che centrodestra riesce a fare sintesi"

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COMUNICATO STAMPA  n. 1276

 
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Aeroporto Peretola: in Aula risoluzione per variante automatica al Pit

Gli interventi di Stefano Baccelli (Pd), Giacomo Giannarelli (M5S), Paolo Marcheschi (FdI), Tommaso Fattori (Sì-Toscana a Sinistra), Paolo Bambagioni (Pd), Monica Pecori (Gruppo misto-Tpt), Monia Monni (Pd), Elisa Montemagni (Lega)

 

di Ufficio stampa, 21 novembre 2018

 

Il dibattito sulla risoluzione per la variante automatica al Pit (Piano di indirizzo territoriale)E’ iniziata in Aula, oggi 21 novembre, la discussione  su una proposta di risoluzione in merito alla variante automatica al Pit (Piano di indirizzo territoriale) per Peretola. Una procedura prevista all’articolo 9bis della legge sul governo del Territorio (65/2014), resasi necessaria per la “non conformità urbanistica” del Masterplan 2014-2029 di Peretola, e che permette al presidente della Giunta di esprimere parere favorevole nella conferenza di servizi per l’ampliamento dell’aeroporto prevista a dicembre.
L’atto è stato illustrato dal presidente della Commissione Territorio e Ambiente Stefano Baccelli (Pd).
 
Come ha spiegato il consigliere, sono due i punti di scostamento: il perimetro del parco urbano di Castello così come sancito dalla variante urbanistica approvata in via definitiva a novembre, e un pezzo a Ovest, direzione Prato, del Parco agricolo della Piana. La proposta di risoluzione non interviene sul Pit come integrazione al Piano paesaggistico, ma nella deliberazione del Consiglio regionale 61/2014 (relativa alla definizione del Parco agricolo della Piana e per la qualificazione dell’aeroporto di Firenze) che tuttavia sopravvive solo in parte. La sentenza del Tar 1310/2016 ne ha, infatti, annullato i contenuti riferiti all’aeroporto di Peretola. “Il tema non è dunque la lunghezza della pista – ha sottolineato Baccelli – ma il  necessario arretramento del parco regionale rispetto al Masterplan”. La variante automatica al Pit diminuirà la superficie del Parco agricolo della Piana di circa 9 ettari sui 7mila complessivi perché rientrano nel “sedime aeroportuale”. Il parco urbano di Castello invece, perderà circa 18/19 ettari sugli 80 previsti perché il verde pubblico inizialmente previsto dal Pit non trova più applicabilità.
“Da un punto di vista politico – ha proseguito Baccelli – questa proposta di risoluzione è tranchant.  Chi voterà sì darà mandato al presidente Rossi di dire sì allo sviluppo dell’aeroporto di Firenze; chi dice no vuol porre la parola fine a questo progetto”. Baccelli ha inoltre rilevato che “si tratta di esprimersi a favore o contro la realizzazione dello sviluppo aeroportuale di Firenze, richiamando precedenti risoluzioni del consiglio”. “L’idea è sempre quella di un unico sistema aeroportuale toscano nel suo complesso, mantenendo specificità territoriali e funzionali dei due aeroporti” ha spiegato il consigliere, ricordando la vocazione a city airport  per Firenze e di scalo per voli low cost  a Pisa. Inoltre, la proposta impegna la Giunta ad attivarsi nei confronti dell’Autorità per la partecipazione “affinché il dibattito relativo al ponte di Signa  e ai collegamenti viari sia portato avanti senza interruzioni”.
 
Giacomo Giannarelli (M5S) ha ribadito “quella che è sempre stata la posizione del Movimento 5 Stelle: l’aeroporto di Firenze deve avere funzione di city airport, devono essere realizzati collegamenti ferroviari veloci con Pisa e potenziare l’aeroporto di Pisa”. “Noi siamo sempre stati coerenti – ha proseguito Giannarelli – , la palla ora va al ministero che deve valutare il rapporto costi-benefici per prendere una decisione. A differenza di quanto è successo in passato, con il ministro Del Rio che ha fatto gli interessi dell’Emilia Romagna, noi stiamo lavorando nell’ottica dell’interesse nazionale. In questo senso troviamo che sia un’occasione per la Toscana favorire un collegamento di 54 minuti con Fiumicino e di 30 minuti con l’aeroporto di Bologna”.  Dunque il consigliere ha annunciato “un voto fortemente contrario a questo atto, e ci riserviamo di chiedere pareri terzi sulla legittimità di approvare una risoluzione del genere”.
 
“Dispiace dover ribadire ancora una volta una posizione che abbiamo espresso più e più volte: Fratelli d’Italia è favorevole allo sviluppo del sistema aeroportuale toscano, Firenze e Pisa sono complementari e perderemmo un’opportunità a non valorizzare questo aspetto, tenendo presente il fatto che i soldi per un collegamento ferroviario veloce da Firenze a Pisa non ci sono”. Questo è il parere di Paolo Marcheschi (FdI). “L’orientamento della nuova pista garantirebbe maggior sicurezza per un aeroporto che oggi è tra i 10 peggiori al mondo, ma anche il miglioramento ambientale” ha proseguito il consigliere, il quale tuttavia ha espresso perplessità a votare questo atto, prevedendo in particolare problemi per quanto riguarda la variante per Signa.
 
“Noi diciamo sì al parco agricolo della Piana e al polo universitario di Sesto Fiorentino, sì alla ricerca e alla preservazione ambientale, e quindi no alla pista lunga” ha detto Tommaso Fattori  (Sì-Toscana a Sinistra).  “Siamo favorevoli a una programmazione aeroportuale regionale che serva effettivamente a ridurre il divario della Toscana con altri  territori – ha aggiunto Fattori – e dunque a puntare sul potenziamento dell’aeroporto di Pisa e dei collegamenti con Firenze, lasciando a Peretola il ruolo di city airport”. “Allungare la pista del Vespucci non servirebbe nemmeno a garantire più sicurezza – ha concluso  il consigliere – perché si tratterebbe dell’unica pista perpendicolare ai venti prevalenti, e per ottenere questo si vuole sovrascrivere di imperio gli strumenti di Comuni che hanno pagato già molto in termini di consumo di suolo e di inquinamento. Allora, mi domando, a che cosa serve pianificare?”.
 
Secondo Paolo Bambagioni (Pd) “oggi riusciremo a vedere chiaramente posizioni e scelte. E io dico: nessun tentennamento. Oggi deve uscire dall’Aula una posizione che permetta di superare il gap infrastrutturale della Toscana, siamo indietro di 20 anni. Non abbiamo governato lo sviluppo, lo abbiamo subito”. “L’aeroporto c’è, c’è una grande richiesta di atterrare in Toscana – ha proseguito il consigliere  – come si fa a discutere ancora se questa cosa sia da fare o meno?”.
 
“Voterò no senza alcun dubbio – ha detto invece Monica Pecori (Gruppo misto-Tpt) -. Dobbiamo portare avanti piuttosto un progetto che potenzi la rete ferroviaria che porti rapidamente all’aeroporto di Pisa; a Firenze deve rimanere il ruolo di city airport”.
 
Monia Monni (Pd) ha ribadito che “è il momento di essere chiari e di decidere da che parte stare. Noi stiamo dalla parte dello sviluppo del sistema aeroportuale, che è determinante per lo sviluppo regionale e per la nostra competitività in molti settori. Noi siamo per la crescita felice, dobbiamo creare occasioni di crescita intelligente e questa è un’occasione che la Toscana non può mancare”. “Nelle posizioni contrarie – ha aggiunto la consigliera – io vedo molto campanilismo, oppure un ambientalismo fossilizzato su un’idea di ambiente involutiva”.
 
“Oggi votiamo il mandato al presidente della Giunta Enrico Rossi ad andare in Conferenza dei servizi per modificare il Pit – ha precisato Elisa Montemagni (Lega) – e questo è un fatto, così come è un fatto che la posizione della Lega a proposito non sia mai cambiata. La questione è che la modifica al Pit poteva essere fatta in via ordinaria, passando dal Consiglio regionale e dunque coinvolgendo anche le opposizioni, come noi avremmo auspicato. Invece non si è fatto e oggi si chiede a noi di dare mandato a Rossi, che non è il nostro presidente, per seguire il procedimento. Quello che contestiamo noi è la modalità, non il contenuto dell’atto, il fatto che sia stata impedita la partecipazione delle opposizioni”. Per questo la consigliera ha annunciato il voto contrario alla proposta di risoluzione e la contestuale presentazione di un documento a nome del centrodestra, in cui “si ribadisce il favore allo sviluppo del sistema aeroportuale e si chiede di velocizzarlo”.

 

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