Per migliorare l’esperienza di navigazione delle pagine e la fruizione dei servizi online, questo sito utilizza cookie tecnici e analitici.
Questo sito permette inoltre l’utilizzo di cookie di terze parti per funzionalità quali la condivisione e la visualizzazione sui social media.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando su collegamenti nella pagina acconsenti all’uso di questi cookie.
Per informazioni sui cookie e su come eventualmente disabilitarli, leggi la Cookie policy dei siti del Consiglio regionale della Toscana.
» Ufficio stampa » Comunicati » Comunicato Indietro

COMUNICATO STAMPA  n. 127

 
dal   
  al     
 

Carceri: Corleone, a Pistoia ambienti migliorati ma resta sovraffollamento

Il garante regionale dei diritti dei detenuti, in sopralluogo, questa mattina, all'istituto penitenziario

 

16 febbraio 2018

 

Firenze– Nel carcere di Pistoia la ristrutturazione ha portato migliorie a spazi e ambienti ma resta ancora una situazione di sovraffollamento. E’ l’analisi del garante regionale dei diritti dei detenuti che questa mattina ha effettuato un sopralluogo nel carcere di Pistoia, accompagnato dal direttore Tazio Bianchi. La tappa rientra nel tour che Franco Corleone sta effettuando negli istituti penitenziari della Toscana per verificare criticità, aspetti positivi e condizioni di vita dei detenuti.
Quello di Pistoia è un carcere piccolo con 4 reparti destinati alla media sicurezza, alla semilibertà, al transito-isolamento ed alla custodia attenuata. L’istituto, costruito negli anni ’30, è stato recentemente riaperto dopo la chiusura di un anno e mezzo per i danni causati da un uragano. Corleone ha evidenziato alcune positività in seguito alla recente ristrutturazione ma ha sottolineato ancora alcune carenze e lavori da effettuare il prima possibile. Secondo il garante va eliminata la copertura pesante che impedisce lo sguardo al cielo nel passeggio e devono essere aggiunti dei lavandini fuori dai bagni. Tra le criticità Corleone ha parlato del sovraffollamento, il carcere, infatti ospita 83 detenuti dei quali 41 stranieri provenienti da Albania, Nigeria, Marocco e Romania per una capienza di 57. Le celle non sono a misura d’uomo ma troppo piccole e troppo affollate, oppure troppo grandi, alcune anche con 6 letti. Tra gli aspetti positivi Corleone ha messo in risalto la presenza di una sala per i colloqui ampia e funzionale, di una bella area verde che favorisce gli incontri, della biblioteca aperta tutti i pomeriggi e della sala polivalente per l’attività teatrale.
L’impegno del garante è adesso quello di chiedere fondi al Provveditore per l’apertura di uno spazio da adibire a palestra e per sistemare il locale per i servizi sanitari specialistici come l’odontoiatria. (bb)
 
 
 

Responsabilità di contenuti, immagini e aggiornamenti a cura dell'Ufficio Stampa del Consiglio regionale della Toscana