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COMUNICATO STAMPA  n. 0491

 
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Sanità : strutture per disabili, prevedere accoglienza anche dopo i 65 anni di età

Approvata all'unanimità una mozione del Partito democratico. Scaramelli: "Cambiare regolamento regionale, i bisogni legati alla disabilità non si interrompono"

 

29 marzo 2017

 

Firenze – La normativa regionale dovrà prevedere la possibilità di continuare ad ospitare le persone disabili anche dopo il raggiungimento del sessantacinquesimo anno di età, nelle strutture residenziali e semiresidenziali, che erogano interventi e servizi sociali e a integrazione socio-sanitaria. Il Consiglio regionale approva con voto unanime una mozione del Partito democratico, primo firmatario il presidente della commissione Sanità, Stefano Scaramelli, sulla “permanenza delle persone disabili presso le strutture residenziali o semiresidenziali per disabili dopo il compimento del sessantacinquesimo anno di età”. La Giunta regionale è chiamata ad assumere le iniziative necessarie, “laddove in sede di valutazione multidisciplinare della situazione di bisogno tale ulteriore permanenza si configuri come la soluzione più appropriata rispetto alle esigenze dell’individuo”.
Il tema, ha dichiarato in Aula Scaramelli, “è molto sensibile e molto delicato”, il bisogno collegato alla disabilità “non si interrompe con il raggiungimento di un limite di età”. Di qui la ricerca di “una norma più malleabile. Abbiamo la possibilità – ha detto ancora Scaramelli – di modificare il regolamento e questa riteniamo sia una delle modifiche che debbano essere apportate”. Il consigliere Paolo Sarti ha motivato il voto favorevole di Sì-Toscana a sinistra: “Il vero nodo è questo: prima dei 65 anni non si paga la quota alberghiera, dopo questa è a carico degli utenti e dei familiari. Risolviamo questo problema”. (s.bar)

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