Per migliorare l’esperienza di navigazione delle pagine e la fruizione dei servizi online, questo sito utilizza cookie tecnici e analitici.
Questo sito permette inoltre l’utilizzo di cookie di terze parti per funzionalità quali la condivisione e la visualizzazione sui social media.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando su collegamenti nella pagina acconsenti all’uso di questi cookie.
Per informazioni sui cookie e su come eventualmente disabilitarli, leggi la Cookie policy dei siti del Consiglio regionale della Toscana.
» Ufficio stampa » Comunicati » Comunicato Indietro

COMUNICATO STAMPA  n. 1053

 
dal   
  al     
 

Minori: Sestini, educare i genitori per dire ‘no’ alla violenza

Rilanciata a Palazzo Vecchio la campagna di Save the children “A mani ferme, per dire no alle punizioni fisiche contro i bambini”, in un incontro organizzato dalla Regione e dal Garante per l’infanzia e l’adolescenza

 

26 settembre 2012

 

Firenze – “Questa campagna e questa giornata vogliono essere un approfondimento e un contributo al grande tema dell’educazione e della genitorialità”. Così ha esordito il Garante per l’infanzia e l’adolescenza Grazia Sestini, al rilancio della campagna di Save the Children “A mani ferme, per dire no alle punizioni fisiche contro i bambini”. Appuntamento che ha riunito oggi, mercoledì 26 settembre, nel Salone de’ Dugento di Palazzo Vecchio (piazza della Signoria), esperti, professionisti e rappresentanti delle istituzioni, per un confronto promosso dalla Regione e dal Garante, con il patrocinio del Comune di Firenze.

“Non è superfluo ricordarsi di condannare tutte le forme di punizione fisica ma anche quelle morali degradanti per il bambino – ha continuato Sestini - Il bambino è innanzitutto una persona, come ricordano tutti i documenti internazionali a partire dalla convenzione di New York, e come tale ha diritto ad essere rispettato nella sua autonomia e integrità”. “Si offende l’inviolabilità di un bambino e di un adolescente non solo alzando le mani ma anche denigrandolo, mettendo in evidenza i suoi difetti prendendolo in giro pubblicamente – ha sottolineato – e questo talvolta lascia più tracce di uno schiaffo”. Da qui l’invito del Garante a spostare l’obiettivo dai fanciulli ai genitori: “Gli adulti alzano le mani spesso in momenti di rabbia o di stress: allora il problema non è dei ragazzi, ma di genitori che non sono capaci di controllare la loro emotività o che pretenderebbero dai figli atteggiamenti non consoni alla loro età”. “L’adultismo è un grande rischio – ha affermato -. A questi genitori, che magari pensano di avere figli difficili o situazioni particolari diciamo di farsi aiutare dai servizi (consultori, spazi famiglia) che, pur oberati di lavoro e con problemi organizzativi e di organico, sono ancora in grado di rispondere ai bisogni”.

Per il Garante, alle famiglie che chiedono di essere sostenute nelle difficoltà quotidiane è necessario rispondere rafforzando la rete dei servizi territoriali con cui si interviene in maniera preventiva.

“L’altro motivo per cui ho promosso questa giornata è che riflettere su questi temi è prevenzione verso i maltrattamenti sui minori”, ha chiarito Sestini. ”La fragilità delle famiglie, l’incertezza del lavoro e della condizione sociale, la difficoltà dei rapporti, sono tutte situazioni che spingono a scaricare la propria aggressività sui più piccoli”, ha aggiunto il Garante. Inoltre, “la legge italiana vieta le punizioni in ambito scolastico e penitenziario, ma non abbiamo una legge sulle punizioni corporali in famiglia perché la nostra cultura giuridica rispetta l’inviolabilità dell’ambiente familiare e dei rapporti che vi intercorrono, a meno non diventino violenti; anche per questo motivo è importante ci sia una forte formazione culturale”.

Secondo i dati dell’ultima ricerca realizzata da Ipsos, per conto di  Save the children, il dialogo e l’ascolto si confermano i principali pilastri sui quali i genitori costruiscono il loro rapporto educativo con i figli, rispettivamente per il 50 e per il 35 per cento di essi; tuttavia più di un quarto dei genitori italiani ricorre allo schiaffo e considera lo sculaccione educativo. Da qui le azioni previste dalla campagna per aiutare i genitori e rispondere ai loro bisogni. Ancora un dato: il 20 per cento dei genitori intervistati sostiene di essere lasciato solo nel proprio difficile ruolo.

Insieme al Garante regionale, hanno partecipato alla giornata fiorentina Stefania Saccardi, assessore al Welfare del Comune di Firenze, Arianna Saulini (responsabile campagna “a mani ferme”, Save the children Italia), Marcello Lanari (consigliere società italiana di Pediatria), Celeste Pernisco (presidente regionale dell’associazione nazionale dei pedagogisti italiani), Donata Bianchi (responsabile ricerca e monitoraggio Istituto degli Innocenti), Beatrice Bessi (associazione Artemisia). Le conclusioni sono state affidate a Salvatore Allocca, assessore regionale Welfare e politiche per la casa.

Durante l’evento sono stati presentati lo spot della campagna, la pubblicazione “Guida pratica alla genitorialità positiva. Come costruire un buon rapporto genitori-figli”, i risultati del sondaggio condotto da Save the Children sui metodi educativi in Italia. (ps)

Responsabilità di contenuti, immagini e aggiornamenti a cura dell'Ufficio Stampa del Consiglio regionale della Toscana