COMUNICATO STAMPA n. 1726
Pianeta Galileo: scienza e democrazia, il Premio `Giulio Preti` a Enrico Bellone e George Lakoff
La cerimonia questa mattina in Sala Gonfalone di Palazzo Panciatichi. Pollina: “Scienza educazione allo spirito critico, base della democrazia”. In avvio, il vicepresidente del Consiglio regionale invita ad un minuto di raccoglimento per il gravissimo attentato in Afghanistan
24 novembre 2007
FIRENZE – Si è svolta oggi, sabato 24 novembre, in Palazzo Panciatichi la cerimonia del “Premio Giulio Preti”, per la promozione del legame tra cultura scientifica e valori democratici. In avvio, il vicepresidente del Consiglio regionale, Angelo Pollina, ha chiesto un minuto di raccoglimento per il gravissimo attentato di questa mattina in Afghanistan, che è costato la vita al sottufficiale italiano Daniele Paladini e ha fatto strage di civili iracheni, uccidendo anche sei bambini.
La consegna del Premio, assegnato a Enrico Bellone, fisico, storico della scienza, divulgatore e scrittore, attuale direttore di “Le Scienze”, e a George Lakoff, professore statunitense di linguistica all`Università di California Berkeley, è l’evento conclusivo dell’edizione 2007 di Pianeta Galileo, la rassegna sulla cultura scientifica che per più di un mese ha coinvolto con le sue duecento iniziative tutti i territori della Toscana.
“Il Premio Giulio Preti viene conferito a due uomini di scienza che hanno saputo raccordare la propria ricerca ad una consapevolezza filosofica, critica e storica delle scienze − ha detto Angelo Pollina nel saluto iniziale − ponendo una specifica attenzione al valore del sapere, e della sua comunicazione, per lo sviluppo della democrazia”. La scienza di cui parliamo oggi − ha aggiunto il vicepresidente del Consiglio regionale − è la scienza intesa come educazione allo spirito critico, alla messa in discussione dei presupposti a priori. Tutti aspetti che attengono, è evidente, ai fondamenti della democrazia, nella sua accezione più moderna”.
Enrico Bellone ha tenuto un discorso su “Scienza e democrazia”, con un excursus storico sul conflitto tra innovazione scientifica e potere politico, fino ad arrivare all’Italia dei nostri giorni, dove il rapporto tra scienza, filosofia e politica sta vivendo “una fase di declino tale da richiamare non tanto la metafora del tunnel, in fondo al quale si intravede una luce, quanto quella del vicolo cieco”.
“La saggezza di Giulio Preti: perché il cervello, la mente e il linguaggio contano per la democrazia”, questo il discorso tenuto da George Lakoff, che non ha trascurato di notare come il premio a lui assegnato “dovrebbe essere collettivo” e andare alle “centinaia di scienziati e di studiosi che, lungo gli ultimi tre o quattro decenni, ci hanno fornito una comprensione profonda della mente e del cervello, tanto da consentirci di difendere la democrazia contro coloro che la metterebbero volentieri da parte”. (s.bar)
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