COMUNICATO STAMPA n. 1088
Cresce “Pianeta Galileo”: ecco la quarta edizione (II)
Il presidente Nencini: “Cultura scientifica fondamentale per la contemporaneità e per la crescita della Toscana”. Intervenuti in conferenza stampa anche l’assessore Simoncini ed i professori Franco Pacini ed Alberto Peruzzi
10 luglio 2007
Firenze – “La Toscana continua ad avere un ottimo nome nel mondo, ma è un nome che rischia di rimanere legato al passato. L’unico modo per non perdere il treno della crescita, è puntare sulla cultura scientifica, sulla ricerca, sulla tecnologia: ecco perché manifestazioni come “Pianeta Galileo” sono fondamentali. Perché contribuiscono a diminuire la forbice fra il passato e il contemporaneo”. Con queste parole il presidente del Consiglio regionale della Toscana, Riccardo Nencini, ha parlato di Pianeta Galileo, durante la conferenza stampa di presentazione dell’edizione 2007. “Pianeta Galileo è nato nel 2004 – ha ricordato Nencini – e in soli 4 anni è cresciuto enormemente nelle dimensioni e nella qualità degli eventi: è una manifestazione che riguarda ormai tutti i territori della regione, coinvolge università, scuole, centri di ricerca, e punta ad una sempre maggiore partecipazione di studenti e cittadini. Un’estensione quasi “tattile”, che permette di vivere, sperimentare, toccare con mano il piacere della scienza”.
“Pianeta Galileo – ha affermato l’assessore regionale all’istruzione e alla formazione, Gianfranco Simoncini – sta diventando un appuntamento fondamentale, con il quale la Regione sostiene la promozione della scienza e della ricerca. Intendiamo infatti continuare ad investire in modo sempre più deciso sul rafforzamento del sistema universitario toscano, sulla ricerca, sulla formazione; questa manifestazione, che fa perno sul rapporto con gli studenti, con i ricercatori e i docenti, insieme ad altre iniziative – ad esempio le borse di studio per sostenere l’iscrizione delle ragazze alle facoltà scientifiche - diventa un modo per diffondere e rafforzare sempre di più la cultura scientifica”.
Alla conferenza stampa, durante la quale sono stati anche presentati e distribuiti gli atti dell’edizione 2006, sono intervenuti i professori Alberto Peruzzi e Franco Pacini, che fanno parte del comitato scientifico della manifestazione. Peruzzi, professore di filosofia teoretica all’Università di Firenze e coordinatore del progetto, ha annunciato le iniziative principali per la prossima edizione: un convegno su musei, biblioteche, università e rapporto con la scuola, un convegno sull’utilizzo delle tecnologie multimediali nell’apprendimewnto scolastico e sulla formazione degli insegnanti, una tavola rotonda sulle ultime novità nel campo della ricerca contro i tumori; e poi, il concorso sul miglior “giocattolo scientifico” ed il premio “Giulio Preti” per il dialogo fra scienza e filosofia. “Ma le iniziative sono numerosissime e coinvolgono tutti i territori – ha affermato – la collaborazione delle Province e dei Comuni infatti, anche nell’organizzazione degli eventi, è stata veramente preziosa”.
“Il bambino è, di natura, uno scienziato – ha aggiunto Franco Pacini, che insegna astronomia all’Università di Firenze, è stato a lungo direttore dell’Osservatorio astrofisico di Arcetri e presidente dell’International Astronomical Union – La sfida è quella di prmettergli di continuare ad essere tale. Ricordiamoci poi che cultura scientifica non significa solo conoscenza. Faccio un esempio: nella scorsa edizione di Pianeta Galileo, abbiamo portato il nostro planetario itinerante a Brozzi, in un quartiere dove il 25% dei bambini è cinese; abbiamo parlato di stelle e di mitologie. Adesso, ad un anno di distanza, i ragazzi ed i loro insegnanti ci presenteranno le “storie multiculturali” che hanno costruito: la scienza diventa un modo per mettere a confronto le culture, favorire gli scambi, il dialogo”. E ha concluso: “Il messaggio è: la scienza è non solo interessante, ma anche divertente. Può essere faticosa, ma costituisce la base della nostra comune civiltà umana”.
(ab)
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