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COMUNICATO STAMPA  n. 0847

 
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Rievocazioni storiche: Toscana stanzia 500mila euro l’anno per valorizzare identità e culture popolari

Il Consiglio regionale approva la proposta di legge con 24 voti a favore e 4 astenuti

 

di Paola Scuffi e Federica Cioni, 28 luglio 2021

 

Una governance diffusa per valorizzare, promuovere, tutelare e riconoscere il patrimonio identitario della Toscana rappresentato dalle numerose rievocazioni storiche. È il cuore della proposta di legge approvata dal Consiglio regionale (24 voti a favore, 4 astenuti) che prevede lo stanziamento di 500mila euro l’anno fino al 2023. L’Aula approva anche un ordine del giorno della Lega, illustrato da Luciana Bartolini, per dare in concessione ai privati immobili di proprietà dello Stato o degli enti locali per un periodo fino a 50 anni in modo da ampliare lo spettro dei possibili fruitori ai beni dei piccoli centri e borghi.
 
La legge, come illustrato dalla presidente della commissione Cultura Cristina Giachi (Pd), è “aderente ai tempi, ai soggetti che governano il settore. Si tratta, metaforicamente, di un ponte tra passato e futuro inteso come passione e impegno”. In sede di dibattito la stessa presidente Giachi ha annunciato emendamenti in particolare sulla composizione del Comitato regionale per le rievocazioni storiche (previsto all’articolo 6 dell’articolato messo in votazione) per cui tra i sei sindaci delegati, almeno due saranno espressione di Comuni con dimensione demografica inferiore a 15mila abitanti designati da Anci.   
 
Respinti, invece, gli emendamenti proposti da Fratelli d’Italia per ampliare la platea del Comitato a tutti e dieci i sindaci dei capoluoghi di Provincia o loro delegati. In fase di illustrazione degli emendamenti il consigliere Diego Petrucci ha lamentato come il testo originario della Giunta sia stato “sciupato in commissione” visto il ruolo a suo dire “arbitrario” che si riserva all’Anci sulla scelta dei Comuni all’interno del Comitato.
 
Plauso al testo è arrivato dai consiglieri Pd. Il lavoro fatto è stato giudicato “importante” da Francesco Gazzetti (Pd). “È la prima in Italia di applicazione della legge sul Terzo Settore. Ne seguiranno altre come quella sui cammini”. Soddisfazione l’ha espressa Elena Rosignoli: “Il testo è completo” e alle critiche sullo stanziamento di 500mila euro, ritenuto non sufficiente, ha riposto: “Si può fare di più, ma è un buon inizio”. Il punto di caduta trovato in commissione “risponde alla conformazione della nostra regione, sia da un punto di vista di popolazione che di rappresentatività delle tradizioni” secondo Andrea Vannucci mentre per il capogruppoVincenzo Ceccarelli le “premesse sono buone. Interveniamo a sostegno di memoria e identità delle nostre comunità”.
 
Per Luciana Bartolini (Lega) la Toscana è la regione in cui le rievocazioni storiche sono “sistematiche e capillari, sparse su tutto il territorio. La nostra è una forte tradizione”. Le ha fatto eco la capogruppo Elisa Montemagni: “Dobbiamo sempre ricordarci da dove veniamo e dove vogliamo andare” e ha auspicato sostegno alla memoria storica delle “aree periferiche, sature di cultura e tradizioni”. Andrea Ulmi (Lega) ha rilevato quanto “Mantenere le peculiarità territoriali sia fondamentale”.
 
Le rievocazioni storiche hanno un ruolo importante anche perché è “veicolo di promozione a livello mondiale” per Gabriele Veneri (Fratelli d’Italia) mentre per Alessandro Capecchi (Fratelli d’Italia) l’attaccamento alle proprie radici “rappresenta un valore aggiunto importante”.
 
 
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La proposta di legge in sintesi
La proposta di legge intende mettere in atto una governance diffusa del fenomeno delle manifestazioni storiche, con un maggior coinvolgimento delle amministrazioni locali, anche attraverso gli strumenti normativi della coprogettazione tra enti e associazioni”.
Altri obiettivi sono da un lato quello di “profilare una più spiccata azione di promozione degli eventi con una valorizzazione e una premialità dell’iniziativa dal basso”, dall’altro quello di “sancire il riconoscimento del valore culturale delle manifestazioni, con il coinvolgimento del mondo della scuola”. È prevista la possibilità di attivare specifici accordi di collaborazione tra soggetti del terzo settore ed enti accreditati dal ministero dell’Istruzione e dal ministero dei Beni e delle Attività culturali o dalle Regioni e Province autonome, con l’intento di promuovere la partecipazione degli studenti a percorsi di conoscenza del patrimonio culturale.
Viene inoltre semplificato l’impianto originario degli elenchi delle associazioni e delle manifestazioni di rievocazione storica, previsti dalla legge 5 del 2012, attraverso il superamento della dicotomia tra ricostruzione e rievocazione storica, mediante un calendario articolato su base territoriale.
Si istituisce infine il Comitato regionale delle rievocazioni storiche, affiancando alla Regione, in rapporto sinergico con il Comitato stesso, l’Osservatorio regionale delle rievocazioni storiche, organismo di consulenza scientifica che supporti l’azione pubblica con ricerche, organizzazione di convegni e offerta formativa per le associazioni operanti nel campo della rievocazione storica.

Responsabilità di contenuti, immagini e aggiornamenti a cura dell'Ufficio Stampa del Consiglio regionale della Toscana