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COMUNICATO STAMPA  n. 507

 
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Garante Infanzia e Adolescenza: attività 2019, Consiglio regionale approva relazione

La proposta di risoluzione, che esprime apprezzamento per il lavoro svolto e impegna il Consiglio a potenziare l'ufficio, è stata approvata a maggioranza. Gli interventi dei consiglieri Giacomo Bugliani (Pd), Gabriele Bianchi (gruppo Misto), Andrea Pieroni (Pd) e Marco Casucci (Lega)

 

di Ufficio stampa, 26 maggio 2020

 

Apprezzamento positivo per l'attività svolta e l'impegno a mettere a disposizione dell'ufficio "le necessarie risorse umane e finanziarie", per migliorare gli standard di efficienza e la capacità di risposta negli ambiti di competenza. È quanto esprime la proposta di risoluzione sull'attività 2019 del Garante per l'infanzia e l'adolescenza che è stata approvata a maggioranza dal Consiglio regionale. "Si tratta della prima relazione nel corso di questa legislatura - ha ricordato il presidente della commissione Affari istituzionali, Giacomo Bugliani (Pd), - e rappresenta una disamina puntuale dei primi mesi di attività dopo un periodo di vacatio troppo prolungato, che ha indebolito la struttura dell'ufficio, la cui dotazione, seppur rafforzata, non è ancora completa". Bugliani ha ricordato che l'operato del Garante si è orientato soprattutto "sull'ascolto e il recepimento delle segnalazioni sulle violazioni dei diritti dei minori". Intensa, ha aggiunto, è stata l'attività per il contrasto alla violenza (fisica, psichica e sessuale), per il quale è stato firmato un protocollo d'intesa con Comuni, Procura di Firenze, Tribunale dei minori e questura di Firenze. "Importante anche l'azione per il contrasto alla povertà educativa, per il diritto all'apprendimento e al sapere come presupposto per lo sviluppo economico e sociale del paese", ha sottolineato Bugliani. Infine, proficue sono state definite la disamina e l'incentivazione dei centri educativi per minori nei quartieri svantaggiati dei capoluoghi di provincia e la sinergia con il Garante nazionale.

 

"Abbiamo atteso a lungo questa nomina, ma il percorso dei primi mesi di attività, mirata sulla conoscenza dei fenomeni, va nella direzione giusta", ha detto Gabriele Bianchi (gruppo Misto). Anche Bianchi ha sottolineato la necessità di ampliare le dotazioni umane e finanziarie dell'ufficio per migliorane il lavoro. A questo proposito si è augurato che si attivino presto sinergie con l'ospedale pediatrico Meyer e l'Istituto degli Innocenti. "Il lavoro si è avviato bene e potrà offrire spunti per la programmazione del lavoro sulla povertà educativa e la violenza", ha aggiunto Bianchi. Secondo il consigliere, servono azioni per la tutela piena per la fascia di età 0-3 anni, rapporti più forti con gli altri istituti garanzia, soprattutto quello dei detenuti, e interventi sulle famiglie disfunzionali, e per il monitoraggio dello sfruttamento del lavoro minorile.

 

Apprezzamento per il lavoro svolto, ancor più meritato per le condizioni di criticità in cui si svolto, ha espresso anche Andrea Pieroni (Pd), il quale ha sottolineato che "in Toscana le figure di garanzia non sono figure che hanno solo ruoli formali, ma costituiscono un prezioso e qualificato presidio a tutela dei diritti dei più deboli e degli emarginati, là dove l'emarginazione è più intensa". Per questo, ha aggiunto, "è necessario che gli uffici siano strutturati in modo adeguato". Secondo Pieroni, inoltre, dopo 10 anni dall'istituzione, la legge sul Garante va aggiornata, perché "nel frattempo sono intervenuti cambiamenti nel tessuto sociale, in quello economico e negli stili vita". Dall'attività dell'ufficio, ha spiegato, possono scaturire proposte politiche puntuali per il lavoro del Consiglio regionale e della Giunta. "E dobbiamo seguire queste indicazioni, perché in Toscana ci sono 565mila minori e adolescenti, cioè 15 per cento della popolazione, che sono il nostro futuro e che si trovano a vivere in un contesto di crescente fragilità e e povertà di tipo materiale, sociale, culturale, educativa, di relazioni".

 

Critico Marco Casucci (Lega), secondo cui la "nomina del Garante fu un atto di forza della maggioranza, contro la prassi consolidata e irrispettosa delle opposizioni. Le nomine dovrebbero essere unitarie, per evitare il rischio che dei garanti se ne faccia un uso politico". Secondo Casucci, al Garante per l'infanzia e l'adolescenza, così come ad altri figure simili, che a giudizio della Lega dovrebbero essere unificate, va assicurata "una struttura organica e finanziaria forte" e si deve superare l'inadeguatezza della normativa di riferimento. Inoltre "va adeguato il quadro conoscitivo perché, ad esempio, in Toscana mancano i dati sulla povertà assoluta che, invece, sono disponibili a livello nazionale". Per "superare i semplici buoni auspici - ha sottolineato - presentiamo un nostro emendamento per chiedere ricerche adeguate per conoscere il numero dei minori stranieri non accompagnati, il numero degli affidamenti, e quelli sui detenuti, sulle violenza, sui minori affidati a comunità di recupero e quante sono le famiglie affidatarie". In fase di voto, l'emendamento è stato respinto.


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