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COMUNICATO STAMPA  n. 0103

 
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Toscana sostenibile: il dibattito sulla comunicazione della Giunta regionale

Giacomo Giannarelli (M5S):”Occorre uno sforzo per digitalizzare la macchina amministrativa”; Monia Monni (Pd): “148milioni e mezzo, virtuosismo della Toscana”; Tommaso Fattori ( Sì): “Capire come coinvolgere i cittadini”; Ilaria Bugetti (Pd): “Decentralizzazione e prossimità”; Andrea Quartini (M5S): “Sostegno all’indipendenza”; Marco Casucci (Lega nord): “Comunicazione carente di dati”

 

di Ufficio Stampa, 28 gennaio 2020

 

Apprezzamento per la comunicazione “puntuale”dell’assessore regionale Vittorio Bugli sul “Quadro strategico per uno sviluppo sostenibile ed equo 2021-2027”è stato espresso in Aula da Giacomo Giannarelli (M5S).  “Soprattutto –ha precisato Giannarelli –perché parte dal tema ambientale con un opportuno richiamo all’economia circolare”e si sofferma “sulle trasformazioni sociali e istituzionali portate dalla tecnologia, che sta stravolgendo la sfera sociale ed economica”. Secondo Giannarelli, adesso, “occorre uno sforzo per digitalizzare tutta la macchina amministrativa”, dare certezze concrete ed operative all’emergenza occupazionale della costa toscana e dare risposte al mondo informatico, che porta all’innovazione della pubblica amministrazione”. 
 
Dai numeri è partito l’intervento di Monia Monni (Pd): “44milioni di euro sono le risorse aggiuntive per lo sviluppo del fondo sociale europeo che la Regione ha destinato, ad esempio, al potenziamento dei servizi per la prima infanzia, al sostegno alle politiche del lavoro. 57milioni di euro sono le risorse aggiuntive per la buona performance di spesa e per il superamento degli obiettivi intermedi del programma di sviluppo rurale, che sostiene l’innovazione e la competitività nei settori agricolo e forestale. Infine, 47milioni e mezzo di euro, che è il premio che ci ha riconosciuto la Commissione europea per i risultati ottenuti nell’ambito del programma operativo del fondo europeo di sviluppo regionale”. “Un totale –ha precisato Monni –di 148milioni e mezzo che attesta il lavoro prezioso di questi anni e premia il virtuosismo della pubblica amministrazione toscana”.
 
“Emerge –interviene Tommaso Fattori (Sì- Toscana a sinistra) - un quadro virtuoso di piena capacità di spesa dei fondi europei da parte della Regione”.  Il consigliere ha ricordato il lavoro della commissione regionale europea anche “per risolvere alcuni problemi”, per monitorare le situazioni e svolgere un’azione di stimolo per riorganizzare ad esempio, Sviluppo toscana”e quindi il “meccanismo di controllo ed erogazione dei fondi europei”.  “La comunicazione –conclude - delinea la strategia generale e generica: adesso occorre capire come spendere i fondi europei e, dal punto di vista del metodo, bisogna capire come coinvolgere i cittadini”.
 
Sull’importanza del concetto di “decentralizzazione”, unito a quello di “prossimità”, si è soffermata la consigliera regionale Ilaria Bugetti (Pd), nominata segretaria della Federazione Toscana di Aiccre, l’Associazione italiana per il Consiglio dei Comuni e delle Regioni d'Europa che rappresenta una finestra sulle politiche e sulle opportunità che l'Europa può offrire agli enti locali. “Occorre una spinta dal basso –afferma Bugetti- per questo è strategico coinvolgere tutti gli enti possibili e i cittadini”. “Bisogna parlare del metodo”, di programmazione e di come coinvolgiamo i Comuni e la Regione, su questo il lavoro che è ancora lungo”.
 
Andrea Quartini (M5S) ha sottolineato la necessità di fare “rispetto all’Europa sociale, un lavoro di contrasto e lotta alla povertà”. Riguardo al lavoro nell’ambito del “sostegno alla non autosufficienza, preferirei parlare –ha detto Quartini –di indipendenza”. “Si deve poi ragionare di benessere equo e sostenibile e di un sistema operativo per valutare ciò che stiamo facendo in termini di monitoraggio e poi di suggerimento sulle scelte delle politiche da fare, dalla rigenerazione urbana alla transizione energetica,  alle scelte di educazione alimentare su cui sono in campo alcuni progetti che tengono insieme salute, paesaggio, sostenibilità economica e transizione energetica piuttosto che cultura e scuola”.  
 
A chiudere il dibattito l’intervento di Marco Casucci (Lega Nord). “Una situazione che non ci convince affatto –ha detto Casucci –la virtuosità non si collega ad una gestione delle risorse per risolvere efficacemente i tanti problemi di questa Regione”. Ad esempio, “sulle politiche climatiche –ha affermato il consigliere regionale –quali politiche contro i cambiamenti climatici di una certa efficacia sono stati portati avanti?”. “Facciamo un’analisi delle aree con problemi di inquinamento e vediamo se la situazione è migliorata in questi 5 anni”. “Questa comunicazione –conclude Casucci –è carente anche di dati, dimostra una mancanza di programmazione e di visione”, “un quadro che ci preoccupa”. “La Regione merita di più e occorre agire anche sul fronte della partecipazione”.

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