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COMUNICATO STAMPA  n. 1299

 
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Mostre: ‘Arno sicuro, pulito, da vivere’, apertura nel ricordo di Marcello Giannini

Il presidente Eugenio Giani consegna una targa ai familiari del giornalista Rai e saluta l’esposizione, “simbolo di una bella Italia che lavora egregiamente”. L’inaugurazione questa mattina nello spazio espositivo dedicato a Carlo Azeglio Ciampi

 

di Paola Scuffi, 4 novembre 2019

 

Il 4 novembre di cinquantatré anni fa il giornalista della Rai regionale, Marcello Giannini, portò la “voce dell’alluvione”nella diretta delle 14.30, aprendo la finestra e calando il microfono, per dare la parola all’acqua impetuosa, che scorreva con forza nel centro della città. Il mondo scoprì così cosa stava accadendo a Firenze e in Toscana, e oggi, quel momento è stato ricordato con la consegna di una targa ai familiari, durante l’inaugurazione della mostra “Arno. Sicuro. Pulito. Da vivere”, aperta al pubblico proprio il 4 novembre, nello spazio espositivo intitolato a Carlo Azeglio Ciampi (via de’Pucci, 16 - Firenze).
 
Come sottolineato dal presidente del Consiglio regionale, Eugenio Giani, “l’alluvione di Firenze visse un momento di disattenzione, ma grazie alla professionalità di Giannini, che riuscì a trasmettere l’acqua che correva in Santa Maria Maggiore, quella diretta fu la scossa nazionale, con la conseguente catena di solidarietà”. Il presidente ha ricordato l’impegno di Franco Zeffirelli e di Richard Burton e gli angeli del fango al lavoro per recuperare quanto andato distrutto alla Biblioteca nazionale, fino al “momento culmine, con il mondo che si stringe attorno a Firenze, con il Santo Padre, Paolo VI, che celebra la Messa in Santa Croce la Notte di Natale".
 
“Consegnare oggi una targa commemorativa al figlio di Marcello, Cesare Giannini, significa per noi celebrare quella ‘scossa’e dire grazie ad un professionista –ha affermato il presidente –elemento di fiorentinità nei valori più autentici”. Da Cesare, il grazie commosso: “Oggi mio padre sarà soddisfatto –ha commentato –perché viene ricordato per il fulcro della sua carriera giornalistica”.
 
Dal 4 novembre del 1966, come sottolineato nel corso dell’inaugurazione, molto è stato fatto. “Questa immersione tecnologica dentro l’Arno ci permette di restituire il Fiume a se stesso, ma soprattutto di recuperare il rapporto tra cittadini e fiume –ha affermato Erasmo DAngelis, associazione Vivi l’Arno, ideatore della mostra insieme a Mauro Grassi e Giorgio Federici –di conoscere le tre tratte del fiume, nei territori aretino, fiorentino e pisano, per scoprire che le acque non sono più inquinate da reflui urbani o industriali, e che i grandi cantieri della sicurezza dalle alluvioni sono aperti”.
 
Come ricordato anche da Angelo Borrelli, capo del Dipartimento della Protezione Civile: “Sul fiume Arno è stato fatto un grande lavoro di messa in sicurezza – ha assicurato – e come Protezione civile stiamo realizzando una piattaforma nazionale di allertamento per la popolazione: è importante usare le tecnologie ed educare i cittadini, a partire dai ragazzi delle scuole”.
 
Di divulgazione e conoscenza del territorio hanno parlato anche Massimo Lucchesi (Autorità dell’Arno), Lorenzo Perra (Publiacqua spa) e Alessandro Mazzei (Autorità idrica), sottolineando che l’Arno pulito e sicuro risponde ad azioni fatte nel corso degli anni, grazie a investimenti voluti dalle comunità locali della Toscana. Ancora una rassicurazione: “I lavori di messa in sicurezza stanno andando avanti e rispetteranno il cronoprogramma”, parola dell’assessore regionale all’ambiente Federica Fratoni, che ha ringraziato per l’importante mostra, “momento non di celebrazione ma di formazione”. A testimonianza di un “cambio di passo fatto in questi anni”, come ricordato da Giorgio Federici, per una memoria documentata che ci porta a guardare oltre, “per vivere l’Arno non come un pericolo, ma come una risorsa”, quindi per “un fiume d’argento e da amare”, come ha detto Luca Milani, presidente del Consiglio comunale di Firenze.
 
Il presidente del Consiglio regionale è andato oltre: “Sarebbe bello poter passare sotto l’Arno, lavorare al riattraversamento del fiume”, ha auspicato, “ma oggi celebriamo questa mostra, con la squadra di eccellenza coinvolta, simbolo di una bella Italia che lavora egregiamente”. 

Fino al 21 novembre, l’esposizione multimediale (promossa da Confservizi Cispel Toscana e Associazione Vivi l’Arno), insieme a convegni, incontri, video e performance, sarà anche l’occasione per coinvolgerele scuole, di ogni ordine e grado, di tutta la Toscana, attraverso “un fiume per amico”, progetto didattico di educazione ambientale alla scoperta degli ecosistemi fluviali.
 
Il 4 novembre segna anche il ritrovo degli Angeli del Fango che alle 16, sempre all’interno dello spazio espositivo, si ritroveranno per commemorare e per non dimenticare. Ci saranno, fra gli altri, Giancarlo Antognoni, l’ex capitano viola e campione del mondo ’82, oggi direttore tecnico e club manager della Fiorentina; Furio Valcareggi, figlio dell'ex commissario tecnico della Nazionale, Ferruccio; i giornalisti Franco Marianie Sandro Bennucci, presidente dell’Associazione stampa Toscana.
 
Giovedì 7 novembre, dalle 15.30 alle 18.30, sempre nello spazio espositivo del palazzo del Pegaso intitolato a Carlo Azeglio Ciampi, i riflettori si accenderanno su “Arno sicuro: il piano per la messa in sicurezza di Firenze”, mentre venerdì 8, dalle 9 alle 11, si terrà un incontro su “Un vicino di casa: l’Arno”, rivolto alle scuole primarie, sul tema del fiume; dalle 16 alle 18 “Sulle onde dell’Arno. Un progetto di navigabilità”, tavola rotonda con esperti di navigazione fluviale e amministratori.

Responsabilità di contenuti, immagini e aggiornamenti a cura dell'Ufficio Stampa del Consiglio regionale della Toscana