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COMUNICATO STAMPA  n. 48

 
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Imprese toscane: Agricoltura di precisione, avviare confronto diretto con aziende

Approvata una mozione illustrata da Stefano Scaramelli (Pd). La prospettiva è quella di avviare un protocollo d’intesa con cui individuare azioni sperimentali, favorendo ricerca scientifica e tecnologica connessa all’agricoltura di precisione (Adp)

 

di Camilla Marotti, 15 gennaio 2019

 

Favorire lo sviluppo in Toscana della ricerca scientifica e tecnologica connessa all’agricoltura di precisione (Adp), un sistema che fornisce gli strumenti per fare gli interventi nei tempi e nei modi più adeguati. Lo chiede una mozione presentata da numerosi consiglieri del gruppo Pd e illustrata all’aula dal primo firmatario Stefano Scaramelli. L’atto impegna la Giunta, tra le altre cose, “ad avviare una fase di confronto diretto con le singole aziende interessate allo sviluppo dell’Adp per predisporre un protocollo d’intesa con cui individuare azioni sperimentali da intraprendere”, a prevedere “un eventuale coinvolgimento nel protocollo d’intesa di istituzioni, Università, Asl, Arpat, sistemi d’istruzione professionale e centri di ricerca” e a valutare la possibilità di istituire un incubatore per l’innovazione tecnologica in agricoltura.
 
Come richiamato nel testo, “la sinergia tra meccanizzazione e ingegneria ad alta tecnologia sta rivoluzionando l’agricoltura”: perseguire l’agricoltura di precisione e l’integrazione tecnologica in azienda favorisce la promozione della sicurezza degli operatori agricoli, efficienze aziendali e relativi vantaggi economici, riduzioni di impatto ambientale e maggior tutela climatica.
 
Scaramelli ha parlato di “intuizione”. Si può fare in modo che la Toscana “sia apripista, frontiera di innovazione nel mondo agricolo, abbiamo bisogno di sperimentare forme di metodologia compatibili con l’ambiente, che producano innovazione e sicurezza nel luogo del lavoro”, ha detto spiegando la mozione.  La nostra regione, ha aggiunto il consigliere, ha di fronte “una sfida che può vincere se ci sono metodologie nuove”, come ad esempio “l’utilizzo dei droni” nelle colture di grande estensione. “Bisogna sperimentare fare protocolli d’intesa”, ha concluso Scaramelli, ricordando le opportunità legate all’agricoltura definita 4.0.
 
Marco Casucci(Lega) ha motivato il voto favorevole ricordando, tra l’altro, atti presentati dalla Lega in passato per un’agricoltura “che deve essere sempre più moderna e competitiva sul mercato”. “Ci auguriamo che si arrivi il prima possibile al protocollo d’intesa, per passare dalle parole ai fatti”, ha concluso.
 

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