Per migliorare l’esperienza di navigazione delle pagine e la fruizione dei servizi online, questo sito utilizza cookie tecnici e analitici.
Questo sito permette inoltre l’utilizzo di cookie di terze parti per funzionalità quali la condivisione e la visualizzazione sui social media.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando su collegamenti nella pagina acconsenti all’uso di questi cookie.
Per informazioni sui cookie e su come eventualmente disabilitarli, leggi la Cookie policy dei siti del Consiglio regionale della Toscana.
» Ufficio stampa » Comunicati » Comunicato Indietro

COMUNICATO STAMPA  n. 0845

 
dal   
  al     
 

Rendiconto 2017: il dibattito in aula

L’illustrazione dell’atto da parte del consigliere Andrea Pieroni (Pd). Gli interventi dei consiglieri Paolo Sarti (Sì-Toscana a sinistra), Jacopo Alberti (Lega), Monica Pecori (gruppo misto Tpt), Gabriele Bianchi (M5S) e la replica dell’assessore al Bilancio Vittorio Bugli

 

di Paola Scuffi, 31 luglio 2018

 

Con numeri alla mano e partendo dal giudizio di parifica della Corte dei Conti del 26 luglio scorso, Andrea Pieroni (Pd), presentando il “Rendiconto generale per l’anno finanziario 2017”, ha parlato di un “bilancio sostanzialmente in ordine e di una gestione oculata”. Sul fronte dell’indebitamento, il consigliere ha ricordato che i cittadini toscani sono indebitati per 512 euro procapite in confronto a una media nazionale di circa 1000 euro procapite. “In un quadro segnato da difficoltà di contesto c’è lo sforzo di contenere e di razionalizzare la spesa”, ha affermato Pieroni, parlando anche della spesa del personale “sotto controllo”, nonostante le Regioni abbiano assorbito personale dalle Province. “Questo rendiconto, fermo restando gli elementi di criticità, come le società partecipate – ha concluso il consigliere – merita il voto positivo del Consiglio regionale”.
 
“Il 26 luglio c’ero anch’io e mi sembrava che il giudizio della Corte dei Conti fosse diverso”, ha esordito Paolo Sarti (Sì -Toscana a sinistra) ricordando le parole pronunciate nel corso della requisitoria dal Procuratore regionale: “risultato del rendiconto 2017 in negativo e in peggioramento rispetto al 2016”. Il consigliere ha, quindi, ripercorso le varie criticità: dalla stipula dei contratti derivati alle società partecipate alle politiche sanitarie definite “in crisi”, alla “scelta insensata” del project financing.
 
“C’ero anch’io il 26 luglio e possiamo parlare di un bilancio con tantissime ombre e poche luci”. Così il consigliere Jacopo Alberti (Lega), che tra le ombre ha parlato di grave deficit di gestione, indebitamento, project financing, derivati finanziari, debiti in sanità, società partecipate “con iniezione di soldi pubblici pari a 110 milioni di euro anche nel 2017”. “Siamo preoccupati per il debito pubblico, che nel 2020 potrebbe portare la Regione al dissesto”. 
 
Sulla stessa lunghezza d’onda anche la consigliera Monica Pecori (Gruppo misto Toscana per tutti), che avendo partecipato all’udienza ha “notato qualcosa che non va”. A partire dai 680 milioni di saldo negativo, in aumento rispetto all’anno precedente: “si tratta di soldi che arrivano dai contribuenti”, ha affermato. Ed anche la consigliera ha puntato il dito sul problema dei derivati, sulle società partecipate, sul project financing “che già lo scorso anno aveva visto la Corte bacchettare la Regione per i nuovi quattro ospedali”, sui debiti in sanità. 
 
“Il nostro sarà un voto nettamente insufficiente”, ha esordito Gabriele Bianchi (M5S), parlando di “mala gestione di risorse”. Anche Bianchi si è soffermato in particolare sui capitoli delle società partecipate e del mancato controllo sulle stesse, da parte della Regione, e sul mondo della sanità, dove “il servizio non è certamente migliorato, come dimostrano le lamentele dei cittadini toscani”. “Parere negativo sul rendiconto” e richiesta di direttive che portino l’ente a migliorare la razionalizzazione delle risorse pubbliche e il controllo”.  
 
“Capisco la polemica politica, ma il bilancio è una cosa seria e non si può esagerare, invito a moderare i toni”. Questo l’incipit della replica dell’assessore al Bilancio Vittorio Bugli, che ha sottolineato: “la gestione corretta è dimostrata da una parifica della Corte dei Conti; di mala gestione e di scorretto non ha fatto nulla nessuno”. “Il nostro è sempre stato un bilancio trasparente, naturalmente nella complessità di un bilancio regionale – ha affermato – se voi siete tanto bravi fate in modo che lo Stato si adegui a fare il pareggio di bilancio”. E se “sulle società partecipate non si può dire che siamo stati fermi, anche se c’è bisogno di una revisione”, sull’indebitamento Bugli ha invitato a vedere le cose come stanno: “aumenta perché, se dobbiamo fare investimenti, dobbiamo prendere un mutuo”.  

Responsabilità di contenuti, immagini e aggiornamenti a cura dell'Ufficio Stampa del Consiglio regionale della Toscana