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Immagine - La panchina monumento con la teca che raccoglie le scarpe rosse, simbolo della lotta contro il femminicidio
La panchina monumento con la teca che raccoglie le scarpe rosse, simbolo della lotta contro il femminicidio

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COMUNICATO STAMPA  n. 0602

 
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Cultura: a Carrara la ventesima edizione di ‘Torano giorno e notte’

Presentata la rassegna di arte contemporanea votata al sociale e al contrasto alla violenza di genere, che si terrà dal 26 luglio al 13 agosto Il consigliere regionale e presidente della commissione Affari istituzionali del Consiglio toscano Giacomo Bugliani: “Una kermesse allestita nella piccola frazione montana famosa per la vita della cava. Supera i propri confini e diventa centro di cultura e arte da condividere“

 

di Federica Cioni, 7 giugno 2018

 

Un percorso fatto di arte, emozioni e sensazioni, sviluppato in ogni forma d’espressione. Questo è ‘Torano giorno e notte’, manifestazione all’avanguardia, legata alla scultura del marmo, conosciuta in Italia e all’estero anche per l’impegno sociale in favore delle donne vittime di violenza che nell’edizione 2017 regala un primato a questa piccola frazione montana: essere l’unico paese al mondo ad avere un’installazione permanente contro la violenza di genere. Si tratta di una panchina monumento, quattro blocchi di marmo agganciati insieme che sorreggono una teca colma di scarpe rosse, simbolo della lotta contro il femminicidio, scelte tra le tantissime che l’anno scorso sono arrivate a Torano (alcune anche di personaggi famosi tra stilisti, politici, donne di cultura) e sono rimaste esposte lungo la scalinata della chiesa.

L’edizione 2018 segna il ventesimo anno di attività e il ricco calendario di eventi che si snoderanno dal 26 giugno al 13 agosto, è stato presentato in Consiglio regionale dal presidente della commissione Sviluppo economico Giacomo Bugliani. Tra i tanti pregi di una manifestazione che si snoda nel paese e fin dentro le case dei suoi 1200 abitanti che aprono cantine e rimesse per esporre opere private, Bugliani ha ricordato quello di “promozione di una delle località più belle e al tempo stesso meno conosciute della provincia di Carrara”. Famosa per la vita della cava, Torano è “parte integrante del bacino marmifero. Grazie a questa rassegna riesce a superare i propri confini diventando centro di cultura e di arte da apprendere, conoscere e condividere realmente”. L’approccio non didattico a questa forma di esposizione itinerante tra strade e case, è uno “strumento importante per veicolare la promozione del territorio” ha aggiunto il presidente.

Dal 2013 alla direzione artistica della rassegna che conta circa 11mila visitatori, arriva Emma Castè che “stravolge” la kermesse, comincia a parlare di arte contemporanea e “prepara Torano al ritorno della scultura e del design in marmo”. “Il paese – ha spiegato – viene completamente trasformato e ogni piazza, vicolo e scalinata diventa palcoscenico di un’opera”. Castè è anche ideatrice del progetto ‘2. Donna’, strettamente legato alla rassegna di Torano e alla panchina del ricordo, in memoria delle donne vittime della violenza di genere. “Nel 2013 - ha spiegato - ho esposto le mie scarpe rosse sulla scalinata della chiesa e chiesto ad altre donne di fare lo stesso. In quattro anni ne sono arrivate tantissime. Da qui è partito il progetto dedicato alle storie di donne di successo e alla loro esperienza umana e professionale”.

Nel corso della conferenza stampa sono stati presentati anche gli eventi che fanno da corredo a ‘Torano giorno e notte’. Tra questi i suggestivi fuochi d’artificio sparati dalla cava il 10 agosto, il Premio San Domenichino di cui è presidente proprio il consigliere Bugliani, il convegno sulla violenza di genere ‘Rispettiamoci’ in programma sempre a Carrara il 16 giugno prossimo, organizzato insieme alla commissione pari opportunità del Consiglio regionale. Il seminario si aprirà la mattina con la mostra ‘Come mi vestivo’, una esposizione di cosa indossavano le donne nel momento in cui hanno subito violenza e che dimostrano come “tutte scegliessero abiti normali, mai eccessivi” è stato spiegato.

La rassegna è promossa dall’associazione comitato pro Torano, costituita da volontari che per nascita o abitazione sono legati al paese. In totale si conteranno oltre 108 opere di 30 artisti. “Il nostro sogno – ha detto Bernardo Rossi del comitato – è quello di trasformare il fondo storico che abbiamo ristrutturato privatamente nel museo permanente di Torano”. Grazie all’impegno dei volontari si sta già pensando di superare il periodo estivo e veicolare le attività culturali durante tutto l’anno.

Responsabilità di contenuti, immagini e aggiornamenti a cura dell'Ufficio Stampa del Consiglio regionale della Toscana