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COMUNICATO STAMPA  n. 079

 
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Memoria: persecuzioni naziste, mozione per diffondere le 'pietre d'inciampo'

L'atto di iniziativa del gruppo Pd chiede di sensibilizzare le comunità locali per un segno concreto e tangibile di memoria quotidiana. Piccole targhe d'ottone da collocarsi dinanzi alla porta di casa dove vissero vittime del nazismo e nel luogo in cui vennero fatte prigioniere

 

30 gennaio 2018

 

Firenze– Approvata in aula la mozione sulla diffusione delle cosiddette ‘pietre d’inciampo’ in ambito regionale, di iniziativa del gruppo Pd (e sottoscritta da Art.1-Mdp).
L’atto, illustrato dalla consigliera Elisabetta Meucci, è stato votato in modo compatto dall’aula che quest’oggi è impegnata nella seduta solenne per il Giorno della memoria.
La mozione richiama l’impegno che la Regione, fin dalla sua nascita, ha messo in atto per la salvaguardia del patrimonio storico-ideale della Resistenza e dell’antifascismo, di conservazione della memoria dello sterminio del popolo ebraico, delle deportazioni militari e politiche e delle numerose stragi perpetrate dalle truppe nazifasciste sul nostro territorio.
Ora il Consiglio si impegna, anche in modo congiunto con la Giunta, ad avviare un’opera di sensibilizzazione nei riguardi delle comunità locali per promuovere, a partire dalla città di Firenze e anche sulla base di quanto già realizzato in importanti realtà cittadine, l’installazione diffusa di ‘pietre d’inciampo’, quale segno concreto e tangibile di una memoria chiamata ad essere parte integrante della nostra vita quotidiana.
La locuzione ‘pietra d’inciampo’, si spiega, è espressione che indica un progetto artistico messo in atto fin dal ’93 da parte di un artista tedesco, Gunter Demning, in memoria di quanti a vario titolo sono stati deportati a nei campi di sterminio nazisti. L’opera consiste in una piccola targa d’ottone da collocarsi dinanzi alla porta di casa dove visse la vittima del nazismo e nel luogo in cui venne fatta prigioniera (incisi il nome della persona, l’anno di nascita, la data, l’eventuale luogo di deportazione e la data di morte, se conosciuta).
La mozione ricorda come la valenza culturale ed etica delle ‘pietre d’inciampo’ sia tale che in alcuni uffici scolastici regionali sono stati predisposti specifici progetti rivolti ad istituti scolastici per la costruzione di eventi attorno alla posa delle pietre e successivamente al mantenimento e alla cura delle targhe.
La Regione, che sostiene varie attività legate alle politiche della memoria (l.r. 38/2002), da tempo è impegnata a contrastare ogni forma di revisionismo storico e negazionismo, mentre è in crescita il numero dei Comuni della Toscana che, su iniziativa di privati e associazioni, scelgono di ospitare ‘pietre d’inciampo’ sul proprio territorio in ricordo di cittadini vittime delle persecuzione nazista.       
Nel 2018, si ricorda nella premessa del testo approvato, ricorrono gli ottant’anni dalla firma, avvenuta a San Rossore, del regio decreto che 1938 recava ‘provvedimenti per la difesa della razza nella scuola fascista’. (Cam)
 

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