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COMUNICATO STAMPA  n. 1551

 
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Sanità: partecipazione, via libera alla nuova proposta di legge

Approvata a maggioranza, apre a confronto e verifiche attraverso il consiglio dei cittadini per la salute, i comitati aziendali e i comitati delle zone-distretto. Scaramelli: "Prima esperienza in Italia"

 

16 novembre 2017

 

Firenze – Via libera in commissione sanità, presieduta da Stefano Scaramelli (Pd), alla proposta di legge sulla partecipazione e la “tutela dell’utenza nell’ambito del sistema sanitario regionale”. Il testo, presentato a firma dei consiglieri del Partito democratico Scaramelli, Marras, Sostegni, Ciolini, Anselmi, Monni, Mazzeo, Meucci, Giovannetti, Niccolai, Bugetti, Bugliani, Bezzini, Pieroni, De Robertis e della consigliera Spinelli(art.1-Mdp), ha ottenuto il voto favorevole del gruppo Pd, quello contrario della Lega nord, e il voto di astensione del Movimento 5 stelle. Apporta modifiche alla legge regionale 40 del 2005, interviene per aggiornare gli strumenti di partecipazione a livello regionale, aziendale e di zona-distretto, anche a seguito della riforma sanitaria.
Obiettivo della nuova legge promuovere la partecipazione e assicurare un’integrazione attraverso il Consiglio dei cittadini per la salute (livello regionale), i comitati aziendali di partecipazione (livello aziendale) e i comitati di partecipazione delle zone-distretto, con funzioni di consultazione e proposta in merito all’organizzazione ed erogazione dei servizi. Il Consiglio dei cittadini per la salute avrà funzioni consultive e propositive nelle materie attinenti alla tutela del diritto alla salute, dell’equità di accesso e della qualità e sicurezza dei servizi sanitari e socio-sanitari e dovrà contribuire alla predisposizione degli atti di programmazione di ambito regionale o di area vasta; fornire contributi all’Organismo toscano per il governo clinico; collaborare allo sviluppo di strumenti di rilevazione sulla qualità dei servizi dal punto di vista del cittadino e promuove iniziative culturali, di studio e ricerca. Sarà chiamato a riferire annualmente alla commissione Sanità in merito all’attività svolta, così come accadrà ai direttori generali delle Asl toscane.
“Abbiamo portato a termine il lavoro per la prima legge sulla partecipazione in sanità a livello nazionale – spiega Scaramelli –. Consentire ai cittadini e alle associazioni di entrare nel merito delle scelte socio-sanitarie sui livelli locali, aziendali e regionali, di fare delle proposte, utilizzare strumenti per conoscere i propri diritti è una conquista importante, che favorirà maggiore conoscenza di bisogni e diritti, questo rende possibile la nuova legge. È una prima esperienza che consente di fare verifiche annuali insieme ai cittadini”. (s.bar)

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