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COMUNICATO STAMPA  n. 1009

 
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Premio Architettura: Giani, esempio di valorizzazione del made in Tuscany

La cerimonia di premiazione si terrà domani, giovedì 6 luglio alla palazzina Reale. La consigliera Meucci: "Il Premio serve ad aprire una riflessione e a lanciare un messaggio per il futuro". L'elenco dei vincitori della prima edizione

 

5 luglio 2017

 

Firenze – E' stata 'una sana competizione tra progetti', come vuole la formula del concorso di architettura. E la Toscana, prima Regione ad avere attivato un apposito Premio, è già modello nazionale. Il Premio Architettura Toscana (Pat) si presenta in anteprima in vista del doppio appuntamento che domani, giovedì 6 luglio alle 18, si terrà alla palazzina Reale di Firenze (piazza Stazione, 50). Ovvero la cerimonia di premiazione dei cinque progetti vincitori e l'inaugurazione della mostra dei lavori premiati, menzionati e selezionati. Sono risultati vincitori: il nuovo Museo degli Innocenti e la riqualificazione di piazza dei Tre Re a Firenze, piazza dell'Immaginario a Prato, il nuovo Museo delle Statue Stele Lunigianesi a Pontremoli (Ms) e la Cantina Bulgari a Podernuovo a San Casciano dei Bagni (Si). Cinque premiati su centocinquanta partecipanti e venti opere selezionate, che incarnano il meglio del Premio organizzato da Consiglio Regionale, Ordine degli Architetti di Firenze, Federazione degli Architetti della Toscana, Ordine degli Architetti di Pisa, Fondazione Architetti di Firenze e Ance Toscana: tutti rappresentati alla conferenza stampa di questa mattina, mercoledì 5 luglio alla palazzina Reale (nuova sede della Fondazione e dell'Ordine degli Architetti di Firenze). Il presidente del Consiglio regionale, Eugenio Giani, che firma anche la prefazione al catalogo della mostra, ha manifestato la "soddisfazione" nel vedere sviluppo ed esiti del concorso "attivato con il contributo di una legge della Regione Toscana: la competizione si è sviluppata nel modo più partecipato e compiuto e anche con qualità". Il presidente ha dedicato alla consigliera Titta Meucci "il plauso per aver portato avanti l'iniziativa" e perché ha "curato fin dall'inizio per noi il rapporto con coloro che hanno dato vita al concorso". Il presidente ha aggiunto l'auspicio che il Premio possa continuare negli anni e che "successo e possibilità di raccogliere contributi dalla Regione Toscana possano essere di esempio per altre iniziative" nell'ambito della valorizzazione del made in Tuscany. Dalla consigliera Titta Meucci la cifra del progetto che "non è una rassegna di opere"; se c'è un obiettivo di valore "tutti gli attori che partecipano l'hanno a cuore e allora tutti lavorano per raggiungerlo". Meucci ha ribadito di aver accolto "con grandissimo piacere la proposta venuta dall'Ordine degli architetti di Firenze, dalla Fondazione e dalla Federazione all'Ance": hanno manifestato "l'idea giusta e fondata di sperimentare a livello regionale un concorso che, pur con risultati interessanti, aveva avuto solo valenza provinciale. Un'idea originale perché nessuna regione ha mai istituito un premio simile". Tanto che, ha aggiunto la consigliera, da altre regioni stanno già arrivando richieste di informazioni per iniziative simili. Oggi, secondo Meucci, è giusto parlare di architettura in un territorio, come il nostro, che "deve la sua bellezza alla trasformazioni dell'uomo; dobbiamo continuare a trasformarlo stando all'altezza del passato non stando immobili, ma sostenendo la qualità dell'architettura". La consigliera ha precisato: "Il Premio serve ad aprire una riflessione e a lanciare un messaggio per il futuro". Alla conferenza stampa sono intervenuti i presidenti di Ordine e Fondazione Architetti Firenze, Roberto Masini e Tommaso Rossi Fioravanti; Riccardo Spagnoli, presidente di Ance Toscana; Elvio Cecchini, coordinatore della Federazione Architetti della Toscana; per l'Ordine degli architetti di Pisa, Rino Pagni e il presidente del Comitato organizzatore Tommaso Barni. Il concorso è nato con l'obiettivo di stimolare la riflessione intorno all'architettura contemporanea e diffondere la cultura del progetto come garanzia di qualità ambientale e civile. La prima edizione del Pat era rivolta alle opere ultimate in Toscana negli ultimi cinque anni, tra il 2012 e il 2017. Cinque le categorie in cui era articolato il premio: opera prima; opera di nuova costruzione; opera di restauro o recupero; opera di allestimento o di interni; opera su spazi pubblici, paesaggio e rigenerazione. Le opere sono state valutate da una Giuria internazionale composta dal professor Marco De Michelis, architetto Sandy Attia, architetto João Luís Carrilho da Graça, architetto Simone Sfriso, professor Guido Borelli. La mostra dei progetti vincitori, che rimarrà allestita fino al 23 luglio nella palazzina Reale.(Cam-GdA)

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