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COMUNICATO STAMPA  n. 0362

 
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Prs 2016-20: ecco le linee fondamentali

Il presidente della commissione Giacomo Bugliani (Pd) illustra in aula l'importante documento di programmazione, modificato dal lavoro consiliare. I punti centrali dei progetti regionali

 

15 marzo 2017

 

Firenze –“Il testo del Piano regionale di sviluppo 2016-2020 risulta in parte diverso da quello originariamente proposto, frutto di un’intensa attività che si è svolta non solo nella commissione Affari istituzionali, ma anche in tutte le altre”. Così il presidente della Prima commissione, Giacomo Bugliani (Pd), ha iniziato la sua relazione in aula, ricordando che l’atto è stato assegnato al Consiglio nel giugno 2016 e, di lì a poco, ha ricevuto il parere favorevole del Consiglio delle Autonomie locali, della Conferenza permanente delle autonomie sociali e della Commissione per le pari opportunità. Le consultazioni svolte hanno interessato le organizzazioni di categoria, i sindacati, gli ordini professionali, le camere di commercio, le università, soggetti come Fidi Toscana, Associazione bancaria italiana, Anas, Salt, Parchi regionali ed altri ancora. Bugliani ha quindi precisato che nel febbraio scorso sono stati elaborati una serie di emendamenti al testo, che prende le mosse dal quadro istituzionale uscito dalla riforma Del Rio, dalla successiva legge regionale 22/2015 sul riordino delle funzioni e dal referendum costituzionale, che impone alla Regione nuovi rapporti con le province, notevolmente depauperate, ed i comuni.
Le realtà territoriali vedono una Toscana essenzialmente divisa in tre aree (costa, meridionale, centrale), con specificità diverse di cui tenere conto in una programmazione sostanzialmente negoziata in ambiti territoriali omogenei, indicati dagli studi e dalle ricerche dell’istituto regionale per la programmazione (Irpet), concentrando le risorse comunitarie in attività di innovazione e ricerca, che sia premio per le imprese più dinamiche, che si muovono verso la cosiddetta industria 4.0. In questo quadro dovrà essere rivisto anche il welfare locale, sia sotto il profilo sanitario, sia per le politiche attive del lavoro.
Ecco alcune peculiarità dei singoli progetti regionali, sottolineate dal presidente della commissione. Nel progetto per la montagna e le aree interne si valuterà la possibilità di introdurre agevolazioni fiscali coerenti con il quadro normativo generale e si individua nelle ‘cooperative di comunità’, uno strumento per far diventare i residenti nei piccoli borghi allo stesso tempo produttori e fruitori di beni e servizi. Le aree interne saranno interessate anche da interventi per la prevenzione del rischio sismico sulla base di un documento operativo con un quadro conoscitivo dettagliato della situazione esistente per il patrimonio immobiliare.
Sul fronte culturale, il progetto relativo ai grandi attrattori individua nelle “Celebrazioni Leonardiane” per il cinquecentenario della morte di Leonardo da Vinci nel 2019 l’evento di riferimento. Nel patrimonio immateriale sarà salvaguardata e tutelata la figura di Pinocchio, quale immagine simbolo della Toscana nel mondo. Un progetto interessante è quello sull’agenda digitale e la banda ultralarga, nel quale non solo si spinge verso la digitalizzazione, ma si tiene conto delle nuove norme regionali sulla semplificazione amministrativa, che hanno portato al test MPMI per monitorare gli effetti dell’azione amministrativa e legislativa sulle piccole e medie imprese. E’ prevista una “sessione della semplificazione” per una verifica ed una valutazione.
Nel quadro del rafforzamento della produttività delle imprese è fondamentale l’accesso al credito per le piccole e medie imprese, struttura portante dell’economia territoriale. Sarà sottoscritto uno specifico accordo con gli istituti di credito, per promuovere in particolare l’innovazione tecnologica, la reindustrializzazione, le reti d’impresa, lo sviluppo non tanto delle smart cities, ma le smart lands.
Grosse novità sullo sviluppo rurale e l’agricoltura di qualità. Vengono, tra l’altro, incentivati i contratti di filiera e di distretto promossi dal Ministero, si ampliano le possibilità di intervento nel settore vivaistico, sostegno all’olivicoltura per investimenti che riguardano tecnica, raccolta e le colture innovative. Sostegno anche al rimboschimento delle aree periurbane. Si punta inoltre al potenziamento degli acquedotti privati ad uso potabile per la crescita anche economica delle zone rurali.
La riqualificazione e rigenerazione urbana interesserà anche le città termali di Chianciano, Casciana e Montecatini, mentre attenzione particolare sarà assicurata ai beni confiscati alla criminalità organizzata, con un nuovo ruolo affidato all’Osservatorio regionale per introdurre procedure semplificate ai fini del loro riutilizzo. Tema centrale è l’assetto idrogeologico, per il quale serve un’intensa attività di prevenzione, mentre nel governo del territorio si sottolinea che la nuova disciplina delle cave assegna alla Regione un ruolo centrale non solo nella pianificazione, ma anche nel controllo e nella valutazione di impatto ambientale.
Nelle politiche per il lavoro si è allargato il campo degli interventi per il reimpiego e la riqualificazione dei lavoratori. Sul fronte del contrasto alla povertà si prevede di introdurre un ‘reddito di solidarietà attiva’, a carattere straordinario, nella prospettiva di giungere ad un ‘reddito di inclusione’.
Sul fronte dell’economia circolare, si segnala Piombino per l’attività di smantellamento delle navi, che ne fa un polo di rilevo internazionale e si sottolinea la necessità delle bonifiche nelle aree industriali di Piombino, Massa Carrara e Livorno.
Nel progetto per le grandi infrastrutture regionali si citano in modo molto specifico il potenziamento della linea ferroviaria Empoli-Siena-Chiusi; la linea ferroviaria Pontremolese quale ‘priorità strategica’, il collegamento con l’area portuale di Piombino a carico di Anas. Per il servizio pubblico è previsto il potenziamento dei collegamenti ferroviari Pistoia-Prato-Firenze, dei collegamenti tra gli aeroporti di Pisa e Firenze, mentre per la mobilità in bicicletta la Ciclopista Tirrenica. Interventi sono previsti sulla portualità, a partire dalla nuova Darsena Europa ed il Piano regolatore portuale di Livorno, la riqualificazione di Marina di Carrara ed il potenziamento di Piombino.
Ai giovani, con il progetto GiovaniSì, si dà una spinta all’auto imprenditorialità, oltre ad ampliare la possibilità di utilizzo della Carta dello studente nelle reti teatrali e museali.
Nel progetto di riforma e sviluppo della qualità sanitaria sono previsti interventi a sostegno di ricerca e sviluppo, oltre alla sperimentazione della nutraceutica, quale disciplina a cavallo tra alimento e farmaco.
Nel settore turistico si punta ad un rilancio del settore termale, alla valorizzazione di specifici sistemi territoriali di riferimento, specie nella Toscana del Sud, mentre si cerca di sostenere le imprese nel loro sforzo di intercettare i mercati on line. Si chiede infine un rafforzamento delle condizioni di sicurezza sul territorio di Prato e lo sviluppo del profilo internazionale della formazione universitaria.
Bugliani ha infine sottolineato che la recente approvazione del Piano strategico per lo sviluppo della Costa toscana, che diviene un allegato al Piano regionale di sviluppo, ha spinto ad eliminare il progetto specifico originario, i cui contenuti sono stati trasferiti negli altri progetti. E’ stato, infine, recepito il testo di ricerca ‘Rinascimento metropolitano’, di cui la risoluzione condivide i contenuti, auspicandone l’adozione in tempi brevi da parte della Città metropolitana di Firenze ed impegnando la Giunta regionale alla sottoscrizione di tutte le intese per l’adozione del Piano strategico metropolitano. (dp)

Responsabilità di contenuti, immagini e aggiornamenti a cura dell'Ufficio Stampa del Consiglio regionale della Toscana