Geotermia: focus sulla centrale di Bagnore
Tre diverse interrogazioni sull'impianto di Santa Fiora sono state discusse in commissione Territorio ed Ambiente
11 maggio 2016
Firenze –Due consiglieri “insoddisfatti” e uno “parzialmente soddisfatto”. Questo è l’esito delle repliche degli interroganti alla risposta fornita in commissione Territorio ed Ambiente dall’assessore alla Presidenza,
Vittorio Bugli, a tre separate interrogazioni sulla centrale geotermica di Bagnore e in particolare sulla Porta 4, situata nel territorio di Santa Fiora, zona Amiata in provincia di Grosseto. I primi firmatari delle diverse interrogazioni erano
Giacomo Giannarelli,
Tommaso Fattori e
Leonardo Marras. I primi due non sono stati soddisfatti dalla risposta, il terzo a metà.
L’interrogazione di
Giannarelli metteva l’accento sulla procedura di valutazione di impatto ambientale con le ricadute sulla salute dei cittadini, così come quella di
Marras, mentre
Fattori aveva messo maggiormente in evidenza la tutela dell’ambiente oltre che della salute.
L’assessore
Bugli ha affermato che la procedura che ha portato ad autorizzare la centrale di Bagnore 4 è stata regolare e che i pareri rilasciati dall’Agenzia regionale di Sanità sono “chiari e coerenti” e pertanto “non esistono motivi per metterli in discussione”. La Regione Toscana, dunque, conferma a cittadini ed amministratori dell’Amiata la “correttezza dell’iter relativo alla centrale”. La conseguenza - ha spiegato Bugli - è che non vi sarà alcun cambiamento di strategia, come risulta dai documenti pubblicati sul sito dell’Agenzia di Sanità, dove la Regione ha chiesto di pubblicare anche alcuni pareri. La geotermia – ha concluso - è una risorsa importante e come tale deve essere gestita per lo sviluppo dei territori, favorendo l’impiego di tecnologie sempre più efficaci e in grado di ridurre al massimo gli impatti ambientali.
Il consigliere
Marras si è detto “soddisfatto in modo parziale” affermando che se da una parte vi è “il sì alla geotermia e alla possibilità di sviluppo”, dall’altra le cose non devono essere fatte ad ogni costo, se non ci sono le condizioni. Marras ha chiesto un “supplemento di informazioni” e ha sostenuto che la geotermia è una risorsa strategica, sia dal punto di vista energetico che da quello economico, aggiungendo però che “occorre che esistano dei punti fermi che ne regolino lo sviluppo tutelando i cittadini e l’ambiente”.
Insoddisfatto si è invece detto
Giannarelli. Il consigliere, dopo aver lamentato il fatto che un’interrogazione così importante è stata discussa in commissione invece che in Aula consiliare, ha affermato che “non risulta che le procedure siano state chiare e coerenti” e ha aggiunto che – secondo lui – la questione non è da ritenersi chiusa. Giannarelli, a questo proposito, ha chiesto che il presidente
Enrico Rossi, su Bagnore, esprima direttamente in Consiglio le sue idee.
Anche
Fattori ha lamentato che questa interrogazione avrebbe meritato una discussione pubblica più ampia e il passaggio in Aula. Ed entrando nel merito, si è detto “insoddisfatto e preoccupato” perché, al di là delle rassicurazioni di Bugli, le spiegazioni fornite sembrano “poco esplicative e non adeguate”. Fattori ha inoltre affermato che vi è una “carenza di documentazione” e che “non vi è chiarezza sulle sostanze nocive utilizzate” concludendo – ha spiegato – con un “giudizio negativo” sull’operato della Giunta.
(mc)
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