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COMUNICATO STAMPA  n. 1652

 
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Premio Giulio Preti: il riconoscimento al fisico de Bernardis

Il presidente del Consiglio, Giani: "L'importanza della scienza nella storia e nella vita della Toscana"

 

14 dicembre 2015

 

Firenze – Il Premio Internazionale Giulio Preti è stato consegnato questa mattina al fisico Paolo de Bernardis. Nato a Firenze, docente all'Università la Sapienza di Roma, De Bernardis ha come campi di attività l'Astrofisica Sperimentale e la Cosmologia, e in particolare lo studio della radiazione cosmica di fondo a microonde tramite esperimenti da pallone stratosferico. Dinanzi ad una platea folta di ragazzi delle scuole, nella sala delle Feste di Palazzo Bastogi, il presidente del Consiglio, Eugenio Giani ha spiegato l'importanza della cultura scientifica nella storia e nell'identità stessa della Toscana, un tratto che il Consiglio regionale riconosce con Pianeta Galileo. Giani ha citato il seminario di studi su Hugo Shiff, padre fondatore della chimica a Firenze, che si è tenuto questa mattina nell'Auditorium di Palazzo Panciatichi. "Pensate a questa terra come alla culla dell'arte, del Rinascimento, dell'architettura e avete ragione, ha prodotto dei geni assoluti", ha detto rivolgendosi agli studenti. Ma puntando gli occhi ciò che accade "dal '600 in poi" lo scenario si arricchisce: la stessa famiglia che fa da mecenate, i Medici, investe molte energie nella scienza; Galileo Galilei lascia una scuola; c'è l'accademia del Cimento, ci sono i Lorena (la Specola), ci sono i secoli più recenti fino, di nuovo, a Hugo Shiff. Oggi, quindi, il premio Giulio Preti assegnato a de Bernardis, a significare "L'importanza della scienza nella storia e nella vita della Toscana", ripete il presidente. A introdurre la lectio magistralis tenuta da de Bernardis, "Osservare il passato remoto dell'universo: fisica e cosmologia", è stato Roberto Casalbuoni, dell'Università di Firenze. Il premio internazionale Giulio Preti viene conferito ogni anno a studiosi che si sono distinti per l'apporto al dialogo tra scienza e democrazia, coniugando la propria ricerca con una riflessione sulla scienza e sulla sua storia. (Cam)

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