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COMUNICATO STAMPA  n. 0201

 
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Mostre: omaggio al maestro Volturno Morani

Inaugurata a palazzo Panciatichi l’esposizione “Il tempo lo spazio l’infinito”. Eugenio Giani: “Antologica di grande efficacia per conoscere l’opera del celebre artista toscano”. Fino al 4 marzo

 

23 febbraio 2015

 

Firenze – “La mostra di Volturno Morani rappresenta una tappa importante nell’evoluzione della capacità espressiva di un artista famoso e dotato di indubbio talento, ma anche un contributo significativo allo sforzo del Consiglio regionale di promuovere l’interesse verso l’arte contemporanea sul territorio”. Così ha esordito il consigliere Eugenio Giani al doppio appuntamento nel nome di Volturno Morani, con l’inaugurazione della mostra “Il tempo lo spazio l’infinito” e la consegna del “Premio internazionale” dedicato all’artista originario di Figline.
“Morani si caratterizza per l’impegno autentico e per la poliedricità della formazione - ha continuato il consigliere – essendosi formato a Napoli ma lasciando testimonianza della propria opera in varie realtà italiane, a partire da Roma e dalla Toscana: a Firenze, Figline, Abetone ha vissuto momenti di successo e grande attenzione da parte della critica come degli appassionati d’arte”.
“L’essenzialità nel proporre geometrie, spazi, armonie cromatiche fanno della sua opera qualcosa che rimane dentro l’osservatore attento – ha concluso Giani – e l’esposizione in Consiglio costituisce antologica di grande efficacia per conoscere il celebre maestro toscano, oltreché una ricomposizione con le sue radici”.
La mostra sarà visitabile fino al 4 marzo al secondo piano di palazzo Panciatichi dalle 14 alle 18. L’evento – curato dall’associazione People&Freedom Communication con la collaborazione di Città Viva, Circolo Fanin e Comune di Figline e Incisa Valdarno, SPFantasy e il centro Giacomo Alberione di Modena – ha offerto l’occasione di vedere esposte opere di Morani e degli artisti che hanno ricevuto il riconoscimento: Carlo Monopoli, Valeria Lilith Finazzi e Pasquale Mastrogiacomo.
Il premio celebra il decennale della morte del caposcuola del Neocostruttivismo italiano e rappresenta un vero e proprio omaggio alla “poetica dell’arte moraniana”, dove cultura ed arte sono unite armoniosamente, nel grande disegno anticipatore e promotore di nuove soluzioni, ardite e classiche.
Ai saluti di Eugenio Giani sono seguiti gli interventi di Enrico Scannavini, vicesindaco comune di San Prospero (Modena), che ha annunciato l’intenzione di realizzare a San Prospero una piccola bottega degli artisti ispirata a Volturno Morani; Cristina Simoni, presidente del Consiglio comunale Figline e Incisa Valdarno; Valter Reggiani, presidente della Casa delle Culture di Modena ed ex sindaco di Nonantola; a chiudere l’incontro Marina Tagle, consorte di Morani e oggi presidente del Premio a lui intitolato. (ps)
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Volturno Morani nasce a Figline Valdarno (Firenze) nel 1932. Discendente da una generazione di pittori e scultori, si diploma all’Accademia Belle Arti in pittura e scultura. Quindi consegue le lauree in Architettura e Teologia. Nell’ultimo scorcio della sua vita, ha vissuto in una casa tutta dipinta di blu a San Prospero, piccolo centro immerso nella campagna modenese, dove ha lavorato, lontano dal frastuono e dalle mode, con rinnovata curiosità intellettuale.
Non abbandonando mai la sua più grande passione, la pittura, ha tenuto corsi presso alcune facoltà italiane, ha lavorato come giornalista pubblicista, come architetto in varie Regioni, ricevendo riconoscimenti ed esponendo per oltre trent’anni in Italia e all’estero. Circa 520 suoi dipinti sono presenti in alcune chiese, collezioni italiane e straniere: USA, Francia, Inghilterra, Giappone e Australia.
Il Maestro Volturno Morani morì il tre novembre del 2004 a San Prospero, nella sua casa blu.

Responsabilità di contenuti, immagini e aggiornamenti a cura dell'Ufficio Stampa del Consiglio regionale della Toscana