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COMUNICATO STAMPA  n. 1232

 
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Precari scuola: stabilizzare i docenti, passa risoluzione all’unanimità

L’atto, illustrato da Daniela Lastri (Pd), chiede l’impegno della Giunta col governo nazionale. Approvata, sempre all’unanimità, anche una mozione, presentata da Marina Staccioli (FdI), sull’accesso alle graduatorie dei laureati in Scienze della formazione

 

3 dicembre 2014

 

Firenze – Per andare verso la stabilizzazione dei precari della scuola, il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità una proposta di risoluzione che impregna la Giunta ad attivarsi con il governo e il ministero dell’istruzione perché sia previsto “un piano di assunzione che, in tempi e modi adeguati, assorba tutto il precariato con almeno 36 mesi di servizio”. L’atto, già approvato all’unanimità dalla commissione Cultura, è stato illustrato in aula da Daniela Lastri (Pd), che ha parlato di “un problema antico che rappresenta un nodo centrale per il funzionamento della scuola”. Il documento rileva che anche nella Regione Toscana è presente “in modo massiccio” il fenomeno del precariato dei docenti. “La nostra riflessione – ha ricordato Lastri – è iniziata proprio da questo dato regionale, prima ancora che la Corte di giustizia europea si pronunciasse a favore dei precari che vi avevano fatto ricorso”. Per Alessandro Antichi (Forza Italia), “l’attesissima sentenza della Corte europea ha risolto in parte il problema del precariato nella scuola italiana, ma non esaurisce l’ampia gamma di precariato originata dalle pubbliche amministrazioni”. Dichiarando il voto favorevole del suo gruppo ha poi annunciato che “presto presenteremo una mozione per stanare il precariato creato e voluto dalla Regione Toscana”. Soddisfatto del testo della risoluzione si è detto Mauro Romanelli (gruppo Misto) che ha sottolineato come “il governo, in questi anni, abbia costantemente disatteso i patti con gli insegnanti e i cittadini cambiando di continuo le regole”. Romanelli ha aggiunto di “accogliere con favore qualsiasi iniziativa che affronti il tema del precariato”, anche in settori diversi da quello della scuola. Il Consiglio regionale, sempre all’unanimità, ha poi approvato una mozione presentata dal gruppo Fratelli d’Italia, prima firmataria Marina Staccioli, che impegna la Giunta ad intervenire presso il governo per sanare la situazione di penalizzazione in cui sono venuti a trovarsi laureati e studenti di Scienze della formazione, laureatisi o iscritti senza ancora aver conseguito il titolo di studio, prima della riforma del corso avvenuta nel 2012. “A causa della riforma e nonostante il titolo acquisito – ha spiegato Staccioli – a queste persone o è negato l’accesso alle graduatorie o è possibile solo l’accesso alla II fascia delle graduatorie”. (lm/Cam)

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