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COMUNICATO STAMPA  n. 1206

 
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Gonfalone d’argento: riconoscimento ad Arma Carabinieri e memoria Giuseppe di Girolamo

Fedeli: “I carabinieri, punto di riferimento per i cittadini”. Saltalamacchia: “Il nostro stipendio sono i riconoscimenti di affetto della comunità e delle amministrazioni”. Romanelli: “Il suo eroico gesto non venga dimenticato”; Longo: “Gesto che merita l’orgoglio di essere italiani”

 

30 novembre 2014

 

Firenze – Commozione e orgoglio di essere italiani, questa mattina in una sala Gonfalone gremita, per il conferimento del Gonfalone d’argento alla Legione Carabinieri della Toscanae alla memoria di Giuseppe di Girolamo. La più alta onorificenza del Consiglio regionale è stata consegnata in occasione della Festa della Toscana, all’Arma dei Carabinieri, nel loro duecentesimo anniversario e alla memoria del musicista rimasto ucciso durante il naufragio della Costa Concordia.
Il vicepresidente del Consiglio regionale Giuliano Fedeliha consegnato il Gonfalone al generale Emanuele Saltalamacchia. “Per il continuo contributo dell’Arma dei Carabinieri al rispetto della legge e dell’ordine pubblico - ha detto -, garantendo sicurezza e legalità ai cittadini e sono vicini ai giovani”. “Per  aver sempre adempiuto – ha continuato Fedeli - con onore al proprio dovere al servizio del nostro Paese e della comunità internazionale, partecipando, anche a rischio della stessa loro vita, ad interventi internazionali umanitari e di supporto alla pace nel mondo, portando valore al Tricolore”. Saltalamacchia, commosso ed emozionato, dopo aver ricordato la nascita dell’Arma, cinquant’anni prima della nascita dello Stato, ha ribadito:  “Il pagamento del nostro stipendio non è economico ma morale, sono le testimonianze e i riconoscimenti di affetto da parte sia della comunità che delle amministrazioni”. Il generale ha ricordato il sacrificio di molti carabinieri come Salvo D’Acquisto o i martiri di Fiesole ma anche le piccole gesta quotidiane di colleghi che chiamati per arrestare un anziano che rubava generi alimentari al supermercato, invece di arrestarlo, hanno pagato la spesa. “Essere carabinieri – ha concluso – significa offrire. Il nostro impegno è quello di difendere legalità, sicurezza e diritti”.
Mauro Romanellidell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale ha consegnato il Gonfalone alla memoria di Giuseppe di Girolamo a Michele Maria Longo, sindaco di Alberobello, città nativa delgiovane batterista che morì dopo aver ceduto il suo posto nella scialuppa di salvataggio ad un bambino. Romanelli ha ricordato “il supremo atto di umanità e coraggio” del giovane durante il naufragio della Costa Concordia, il 13 gennaio 2012. “Un encomiabile gesto – ha detto il consigliere regionale – che gli è costato la vita”. “La sua tragica fine ha suscitato commozione e ammirazione, sentimenti condivisi da tutto il Consiglio regionale che, conferendo a Giuseppe la sua massima onorificenza, vuole che questo gesto eroico non venga dimenticato e rimanga impresso a futura memoria nelle nostre coscienze”. Romanelli ha ringraziato il consigliere regionale Antonio Gambetta Vianna, per aver presentato in Consiglio la mozione per conferire la medaglia al valor civile del Presidente della Repubblica alla memoria di Giuseppe di Girolamo.
“Un gesto del genere – ha detto il sindaco Longo – merita l’espressione dell’orgoglio di essere italiani. Di Girolamo sapeva di consegnarsi alla morte, non sapeva nemmeno nuotare. E’ diventato il nostro angelo protettore”.
Alla cerimonia erano presenti anche Daniela Lastri eGianluca Lazzeridell’Ufficio di Presidenza e numerosi consiglieri regionali. (bb) 



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