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COMUNICATO STAMPA  n. 1180

 
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Libri: racconti di donne da Sollicciano

Sarà presentato domani da Daniela Lastri dell’Ufficio di Presidenza il volume “Alice, la guardia e l’asino bianco” curato da Monica Sarsini che raccoglie i racconti scritti da alcune detenute del carcere fiorentino. Domani alle 17, alle Oblate

 

18 novembre 2013

 

La presentazione di un libro che diventa anche convegno. O meglio, diventa l’occasione per approfondire un tema importante e di attualità come quello della detenzione carceraria in Italia. Questo è il senso della conferenza sul volume “Alice, la guardia e l’asino bianco” curato da Monica Sarsini, edizioni Le Lettere, che si svolgerà domani, martedì 19 novembre, alle 17, nella sala Conferenze della Biblioteca delle Oblate (via dell’Oriuolo, 26, Firenze).
A presentare il libro, che reca come sottotitolo la significativa dicitura “Racconti delle detenute di Sollicciano”, sarà la consigliera Daniela Lastri, esponente dell’Ufficio di presidenza dell’Assemblea regionale. Con lei, per il coordinamento della editor di narrativa Roberta Mazzanti, interverrà il docente Giuseppe Di Chiara dell’Università di Palermo e il provveditore Carmelo Cantone dell’Amministrazione penitenziaria della Toscana. Sarà inoltre presente la curatrice del volume. E durante la serata si svolgerà una performance teatrale di Valeria Landi.
L’iniziativa rientra nella Festa della Toscana edizione 2013, dal titolo “Una comunità, le mille voci della Toscana”, il cui scopo è “fotografare” la realtà regionale a partire dalle “diversità” e dal desiderio di “farsi comunità”, attraverso la coesione e la sintesi delle differenze, che sono anche “differenze sociali” e come tali da valorizzare.
Il libro è decisamente particolare in quanto raccoglie i racconti che le detenute della sezione femminile del carcere di Sollicciano hanno scritto al termine di un corso di scrittura creativa tenuto in quella casa circondariale dalla stessa Sarsini, che già due anni fa curò un analogo volume, dal titolo “Alice nel Paese delle domandine”, sempre inerente racconti scritti dalle detenute del carcere di Firenze, che venne anch’esso presentato nell’ambito della Festa della Toscana, nel 2011 dedicata alla “diversità come ricchezza”. (mc)

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